lunedì 28 ottobre 2013

Pellegrinaggio tradizionale : la nuova fase della Chiesa Militante incomincia ora !

Dovrei scrivere qualcosa sul 2° Pellegrinaggio romano dei fedeli legati al Motu Proprio " Summorum Pontificum" appena terminato " in gloria ".
Forse lo farò.
Ora sono troppo commosso dal vivo ricordo di quelle giornate di grazia : la possibilità di confessarsi e di avere dei consigli spirituali, di accostarsi al trono della grazia attraverso delle indimenticabili liturgie , di avere uno scambio fraterno di opinioni e di ipotesi per l'immediato futuro con i fratelli e ( visto che noi siamo quelli dei " pizzi e dei merletti") di godere della contemplazione della bellezza liturgica e della musica sacra.
Per ora mi limito a scrivere " GRAZIE " alla Divina Provvidenza che ha suscitato degli eroici ed intrepidi organizzatori che ci hanno fatto dono di tre giornate meravigliose che rimarranno impresse nel nostro cuore rimettendosi, di tasca loro, fatiche, tempo e soldi ...
Che il Signore li ricompensi per l'impegnativo lavoro che hanno fatto per il bene nostro e di tutta la Sua Santa Chiesa !
Il pellegrinaggio è stato anche un regalo per  tutti noi che operiamo attivamente per la realizzazione del Motu Proprio : ce lo siamo meritato e lo abbiamo accettato, inutile fare gesti di efficace teatralità ...  ci siamo fatti un bel regalo per il nostro impegno a favore della bella e santa liturgia antica. 
Ma ora dobbiamo tornare a lavorare con più impegno e più creatività... missionaria !
L'albero del Summorum Pontificum sta crescendo in modo diverso sfuggendo dalle nostre superficiali e fallaci analisi  troppo umane perchè è un  frutto spirituale che ci apre alla contemplazione dell'infinita grandezza della Chiesa che si attua attraverso lo splendore della Liturgia !
L'amore per la bella e santa Liturgia non si è affievolito neppure in questo momento in cui i poteri massmediatici sembrano sostituirsi offuscando la luminosità del Vangelo e del Magistero : noi avvertiamo tangibilmente il desiderio dei Sacerdoti di volersi affidare totalmente alla lode a Dio senza, ovviamente, trascurare l'aspetto pastorale e assistenziale ad imitazione di tutti i Santi Pastori della storia della Chiesa !
La nuova fase della Chiesa Militante inizia ora e noi ne siamo i protagonisti perchè così ha disposto la Divina Provvidenza !
Forse non conosceremo mai e non ci sarà dato modo di contattare i fratelli e le sorelle che come noi si abbeverano alla fresca sorgente della liturgia tradizionale della Chiesa, forse è meglio così per loro e per noi.
Noi, con le nostre polemiche , le nostre critiche a tutti e a tutto e le nostre insanabili diffidenze rappresentiamo il passato mentre il Motu Proprio è la novità : ha appena compiuto 6 anni e deve crescere perchè la liturgia della Chiesa non è appannaggio di gruppi o di organizzazioni ma è il bene supremo per tutta la Comunità Ecclesiale !
Domandiamoci però in ogni istante cosa stiamo facendo oggi per diffondere la buona e bella liturgia tra nostri conoscenti, tra i cristiani del nostro quartiere, nella nostra parrochia...
Rimaniamo ben ancorati alla roccia di Pietro , anche se questa roccia viene mediaticamente fatta passare per una torta di panna , il rischio è di diventare sedevacantisti...
Gli interventi recenti di alcuni fratelli nella fede, anche se non condivisibili in ogni dettaglio, sono animati da uno spirito di stupore nei confronti di coloro che esprimono in contrinuazione troppe critiche  davanti all'attuale crisi della Chiesa.
Ognuno di noi in questo momento vive dubbi e dilemmi.
I toni di assoluta stroncatura nei  confronti dei fratelli che perseverano per l'unità dei cattolici attorno all'unico Pastore non sono accettabili  .
Tutti ci arranchiamo come possiamo ... però anche in " casa " degli iper- papalini di CL ( ad esempio ) , vedi Tempi, ci si batte come un leone sui temi su cui oggi il diavolo sta tentando un definitivo colpo di coda.
Non è dato a tutti di possedere uno spiccato amore per la liturgia , una questione di sensibilità d'animo, di studio e di preconcetti ... soprattutto dei Prelati non tutti hanno i nobilissimi intendimenti di Benedetto XVI " il grande " ma stiamo certi che quando la prova arriverà, molti di essi ci staranno vicini perchè hanno fede !
Una fedele ha scritto in un blog : " Il rischio di essere dottrinari ,a mio modesto parere, c'è .
Le reazioni di fronte a chiunque, dalla parte della tradizione, rompa il coro unanime delle critiche a Bergoglio, ne sono la prova. 
Siamo così sicuri di aver capito tutto? 
Io non ci capisco molto, quello che vedo non mi convince,e in questo sono d'accordo con voi, ma accetto la provocazione di Radio spada, di Colafemmina e dello stesso Socci, come ho accettato quella di Gnocchi e Palmaro, di cui anche non ho condiviso i toni ed anche alcune critiche. 
Ad esempio tutta la storia della "borsa" del Papa, mi è parsa abbastanza demenziale. 
Ad ogni modo in questo casino in cui si trova il mondo e la chiesa una cosa vedo con chiarezza: il diavolo sta riuscendo a dividerci..."
Se da una parte stiamo isolando coloro che hanno scambiato l'impegno liturgico  per una specie di " lotta continua " dalle confuse connotazioni , denunciamo altresì gli abili furbacchioni , in malafede, che paragonano le critiche fatte a Papa Francesco con quelle che subiva Benedetto XVI :  è disonesto pure saltare su qualche disgustosa esternazione,  eccessiva, per farne una generalità e mettere tutti nello stesso sacco.
Chi oggi esprime dubbi, perplessità e anche critiche per certe parole e gesti del Papa lo fa perchè nutre un grande amore per la Chiesa e per il Papato !

Che il Signore ci aiuti nella santa perseveranza facendoci rigettare tutto ciò che offusca la bellezza e la grandezza del Motu Proprio in una perfetta visione del " sentire cum Ecclesia "!

Andrea Carradori - pellegrino

Foto di Emanuele Fiocchi, sabato 26 ottobre 2013 , Papale Basilica di San Pietro , durante la Messa Pontificale all'altare della Cattedra

Rimini : Il Convegno di studi cattolici ( 25-17 ottobre )

Un primo e molto sintetico resoconto sul convegno di studi cattolici, organizzato dal distretto italiano della FSSPX fra il 25 e il 27 ottobre a Rimini.
L'afflusso di pubblico è parso in forte aumento rispetto alle ultime edizioni, nonostante la concomitanza del Pellegrinaggio romano "Summorum Pontificum".
Marco BONGI

"Stiamo sperimentando, in questi giorni, la ferocia della Chiesa della Misericordia...".

Con queste significative parole Alessandro Gnocchi ha iniziato il suo breve e commovente intervento al XXI Convegno di Studi Cattolici che la FSSPX ha organizzato, anche quest'anno, nella città romagnola di Rimini. E così ha quindi proseguito, dopo il lunghissimo applauso del folto pubblico:

"Se il nostro garbato articolo, pubblicato sul quotidiano 'Il Foglio' del 9 ottobre ha provocato così tante reazioni, significa certamente che abbiamo toccato un aspetto molto importante della situazione ecclesiastica attuale e che tale situazione è molto grave".

Ma, a parte la toccante testimonianza di Alessandro Gnocchi, il simposio riminese, dedicato principalmente allo studio della gnosi e della massoneria, ha ospitato numerosi interventi di grande spessore culturale. Proveremo a passarli brevemente in rassegna, pur nella consapevolezza che è assai difficile sintetizzare, in poco spazio, contenuti così profondi e complessi.
Si è iniziato venerdì sera con l'intervento di Stefano Colombo che ha presentato un profilo storico della massoneria moderna: dai Rosacroce alle varie obbedienze inglesi e francesi.
Secondo il suo pensiero la genesi di questa società segreta va ricercata essenzialmente in ambito protestante e potrebbe essere scaturita dal tentativo maldestro di ricomporre la perduta unità religiosa dell'Europa teorizzando una nuova dottrina che si ponesse al di sopra di Cattolicesimo e Riforma.
Sabato mattina è quindi stata la volta del prof. Giovanni Turco. 
Egli ha analizzato, con grande profondità di argomentazioni, la storia e l'evoluzione del naturalismo liberale. Il suo intervento si è sviluppato partendo dagli studi di p. Matteo Liberatore, un colto gesuita vissuto nella seconda metà del XIX secolo. Attraverso ampie citazioni di questo autore il prof. Turco ha dimostrato come il liberalismo tende sempre a separare la natura dalla Grazia, e, in ambito più filosofico, la ragione dalla Fede.
Don Mauro Tranquillo ha quindi proseguito il filo di questo ragionamento esponendogli effetti del liberalismo e del modernismo all'interno della Chiesa con particolare riferimento alla sistematica distruzione del concetto di Papato.
La relazione successiva, affidata invece ad Andrea Giacobazzi, ci ha riportato a temi di attualità geopolitica: la complessa situazione del Medio Oriente e, soprattutto, la drammatica condizione dei cristiani perseguitati sia dagli islamici che da Israele.
Nel pomeriggio è intervenuto il dott. Domenico Savino il quale, partendo dalla gnosi antica, ha evidenziato le numerose assonanze, collegate a tale pensiero filosofico, nella cultura contemporanea. Prima fra tutte l'ideologia del gender che nasce inequivocabilmente da un rifiuto della realtà naturale, della creazione e, in ultima analisi, di Dio stesso.
Infine, prima delle conclusioni del superiore di distretto don Pierpaolo Petrucci, abbiamo potuto ascoltare, come è ormai tradizione del convegno riminese, l'appassionata relazione del prof. Matteo d'Amico. 
Egli ha sapientemente ricostruito la storia della gnosi evidenziandone come, pur essendo nata come eresia cristiana, essa abbia poi finito per configurarsi come un anti-Cristianesimo esoterico ed, in fin dei conti, satanico. 
In definitiva, sempre secondo il prof. D'Amico, anche molte espressioni teologiche del modernismo, non fanno altro che incarnare, adeguandole ai tempi, posizioni nate all'interno della galassia gnostica: il desiderio utopistico di un mondo nuovo e perfetto su questa terra, la rimozione del peccato originale, l'atteggiamento benevolo nei confronti della sessualità contro natura ecc.


Marco BONGI

giovedì 24 ottobre 2013

2° Pellegrinaggio a Roma del popolo " Summorum Pontificum "



PROGRAMMA

1 > Giovedì 24 ottobre, ore 19,15: Vespri pontificali di San Raffaele cantato dalla Schola Sainte Cécile e presieduti da Mons. Guido Pozzo, segretario della pontifica Commissione Ecclesia Dei, e accoglienza dei pellegrini alla Santissima Trinità dei Pellegrini (parrocchia personale per la forma straordinaria del rito romano curata dalla FSSP)

2 > Venerdì 25 ottobre, ore 9: Rosario a Santa Maria in Campitelli con i Benedettini dell’Immacolata, seguito dalla visita delle stanze di San Filippo Neri all’Oratorio dei Filippini (ore 11.30, prenotazione raccomandata a cisp@mail.com)

3 > Venerdì 25 ottobre, ore 11,45: Incontro sacerdotale con Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione (per sacerdoti e seminaristi: prenotare presso barthe.cisp@mail.com)

4 > Venerdì 25 ottobre, ore 16,45: Via Crucis di San Leonardo di Porto Maurizio sul colle Palatino con l’Opera Familia Christi di don Riccardo Petroni, appuntamento sotto l’arco di Tito

5 > Venerdì 25 ottobre, ore 19: Messa pontificale alla Santissima Trinità dei Pellegrini, celebrata da Mons. Schneider, vescovo ausiliare di Astana, e cantata dalla Schola Sainte Cécile (Parigi)

6 > Sabato 26 ottobre, ore 9: Adorazione eucaristica alla Chiesa Nuova (Santa Maria in Vallicella) con don Marino Neri, segretario dell’Amicizia sacerdotale Summorum Pontificum, seguita dalla processione verso San Pietro

7 > Sabato 26 ottobre, ore 11: Messa pontificale cantata dalla Schola Sainte Cécile e celebrata da Sua Eminenza, il cardinale Dario Castrillón Hoyos all’altare della Cattedra della basilica vaticana nella ricorrenza del giorno della sua ordinazione sacerdotale (a seguire, picnic delle famiglie nei giardini di Castel Sant’Angelo)

8 > Sabato 26 ottobre, ore 16: Presentazione di “Corpus Christi – La Santa Chiesa e il rinnovamento della Chiesa”, l’ultimo libro di Mons. Athanasius Schneider, al centro Russia ecumenica, borgo Pio, 141

9 > Domenica 27 ottobre, 9.30: Festa di Cristo Re celebrata da Mons. Rifan, ordinario della diocesi personale di Campos, basilica di Santa Maria sopra Minerva (servizio liturgico a cura dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote)

IL PROGRAMMA MUSICALE DELLA SCHOLA "SAINTE CECILE" DI PARIGI
ROME - 24-27 OCTOBRE 2013
PELERINAGE SUMMORUM PONTIFICUM


JEUDI 24 OCTOBRE – 2NDES VEPRES DE SAINT RAPHAËL – TRINITE DES PELERINS
v Entrée : orgue
v Deus in adjutorium à 8 voix (double choeur) – polyphonie de Costanzo Antegnati (1549
† 1624) organiste de la cathédrale de Brescia
v Antiennes en plain-chant - 5 psaumes en plain-chant & faux-bourdons parisiens
v Hymne en plain-chant
v Magnificat du premier ton à 8 voix (double choeur) - Giovanni Pierluigi da Palestrina (c.
1526 † 1594) Maître de la chapelle pontificale

VENDREDI 25 OCTOBRE – MESSE VOTIVE DE LA SAINTE CROIX – TRINITE DES
PELERINS
v Propre en plain-chant grégorien
v Ordinaire : Missa Octava de Hans Leo Hassler (1564 † 1612) Archimusicien de la cité de
Nuremberg, organiste et maître de chapelle de l'électeur de Saxe – 8 voix (double
choeur)
v Pendant les encensements de l’offertoire : Vexilla Regis prodeunt - Anthoine de
Bertrand (c. 1530 † avant 1582)
v Pendant la communion des fidèles : Tantum ergo sacramentum « mozarabe » – Sur le
plain-chant des livres de Tolède - Tomás Luis de Victoria (1548 † 1611), maître de
chapelle aux Descalzas Reales de Madrid
v Adoramus te, Christe - de la Missa Galeazescha de Loyset Compère (c. 1445 † 1518),
maître de la chapelle de Galeazzo Maria Sfoza, duc de Milan
v Pendant le dernier évangile : Ave Maria - Tomás Luis de Victoria (1548 † 1611)
v Sortie du clergé : Exsultáte justi in Domino, motet sur le psaume 32 de Ludovico Grossi
da Viadana (1564 † 1627), maître de chapelle de la cathédrale de Mantoue

SAMEDI 26 OCTOBRE – MESSE VOTIVE DE LA SAINTE VIERGE – BASILIQUE SAINTPIERRE
v Entrée du clergé : Ave Maris stella – plain-chant & alternance polyphonique à 6 voix de
Guillaume Bouzignac (c. 1587 † ap. 1643), maître de chapelle des cathédrales
d'Angoulême, de Bourges, de Rodez et de Clermont-Ferrand
v Propre en plain-chant grégorien
v Ordinaire : Missa VIII – De Angelis
v Pendant les encensements de l’offertoire : Ave Virgo gloriosa à 5 voix – Henri de
Villiers, sur un thème de Loyset Compère
v Benedictus polyphonique : alternance du chanoine Nicolas-Mammès Couturier (1840 †
1911), maître de chapelle de la cathédrale de Langres
v Après la consécration : O Salutaris Hostia – François Giroust (1739 † 1799), maître de
chapelle du roi de France Louis XVI
v Pendant la communion des fidèles : Tantum ergo sacramentum - Michel-Richard de
Lalande (1657 † 1726), maître de la chapelle des rois Louis XIV & Louis
v Pendant le dernier évangile : Salve Regina (plain-chant – ton simple)
v Sortie du clergé : Christus vincit – Plain-chant d’Aloys Kunc (1832 † 1895), maître de
chapelle de la cathédrale de Toulouse, harmonisation du chanoine Gaston Roussel
(1913 † 1985), curé de Port-Marly, maître de chapelle de la cathédrale de Versailles

mercoledì 23 ottobre 2013

San Francesco d'Assisi ardente d'amore !

"(S. Francesco) ardeva di amore in tutte le fibre del suo essere verso il sacramento del Corpo del Signore, preso da stupore oltre ogni misura per tanta benevola degnazione e generosissima carità.
Riteneva grave segno di disprezzo non ascoltare ogni giorno la Messa, anche se unica, se il tempo lo permetteva. 
Si comunicava spesso e con tanta devozione da rendere devoti anche gli altri.
Infatti, essendo colmo di reverenza per questo venerando sacramento, offriva il sacrificio dl tutte le sue membra, e, quando riceveva l'agnello immolato, immolava lo spirito in quel fuoco, che ardeva sempre sull'altare del suo cuore.

Per questo amava la Francia, perché era devota del Corpo del Signore, e desiderava morire in essa per la venerazione che aveva dei sacri misteri.

Un giorno volle mandare i frati per il mondo con pissidi preziose, perché riponessero in luogo il più degno possibile il prezzo della redenzione, ovunque lo vedessero conservato con poco decoro".

Tommaso da Celano, Vita Seconda, 201.

lunedì 21 ottobre 2013

Nuove professioni : INSEGNANTI DI SOSTEGNO DI ( pubblico ) ENTUSIASMO VERSO QUESTO PAPA


Dopo il Conclave del marzo 2013 si sono fatti vedere allo scoperto i militi dell'esercito dei novatori ( alias modernisti ) .
I capi, i generali e i colonnelli, sono anziani ma abbastanza arzilli , abituati al comando e alle comodità.
I soldati ( quasi tutti i preti ) sono stati addestrati durante il Pontificato di Benedetto XVI nella contestazione, nella guerriglia liturgica e morale e nel rifiuto dell’autorità. 
Chi ha tradito una volta lo rifarà anche in futuro anche perchè è allenato nella defezione :  le cellule dell'infedeltà e della disobbedienza rimangono per sempre nel suo sangue pronte a venir fuori come in un virus . 
I fanti e i soldati dell’esercito dei novatori non hanno tanto voglia di combattere ... tanto da far sembrare che fanno parte di un’organizzazione sgangherata MA in loro aiuto sono arrivate la sera del 13 marzo le schiere dei mercenari laici al soldo del Potere.
I mercenari pagati dalle organizzazioni anti cattoliche si sono strategicamente stabiliti nelle piazze, nelle radio e tv - cattoliche e laiche - pronti a filmare e fotografare quanti applaudono al Prence e a registrarne l'intensità dell'applauso ( hanno pure suggerito di recente il rimprovero da parte dei curiali ad un vecchio prete che, per motivi di artrosi, non poteva battere troppo le mani ...)  .
Insomma l'esercito dei novatori ( i cui soldati sono occupati nelle chat e nelle discoteche ) ha delegato ai mercenari - novelli Lanzichenecchi che hanno in odio tutto quanto è " romano" - l'occupazione, la spia e il controllo di tutti coloro che non applaudono abbastanza il Prence.
Se non è  pre - apocalisse questa … poco ci manca…
 
Chi scrive è stato “ rimproverato” nella pubblica piazza da due soggetti che pur essendo lontani mille miglia si sono ritrovati uniti alla critica verso il sottoscritto colpevole, senza possibilità di appello, di non sostenere abbastanza il Prence come aveva fatto con il precedente Pontefice.
Un insegnante di sostegno di ( pubblico) amore verso il Papa è  appartenente ad un gruppo ecclesiale , insegnante di religione alle scuole superiori ) . 
Come uno  schiavo il professore ha dovuto contare meticolosamente, annotandosele, le (poche) foto del nuovo Papa che ho postato nella mia bacheca di facebook e tutti i “mi piace” che ho attribuito ai gesti ed ai discorsi di Papa Francesco ( naturalmente il professore si è meritato un bell’epiteto da parte mia che ora non sto a trascrivere).
L’altro  “ insegnante di sostegno” di amore verso il Papa-Prence è un elegante, colto e forbito membro della Massoneria.
Mi ha esortato con un fervore, che non ha mai sfoderato neppure nelle elezioni politiche, ad appoggiare questo pontificato che , a suo dire, porta a termine quanto aveva iniziato Giovanni XXIII.
Si è pure raccomandato di fuggire come la peste dai pericolosi lefebvriani ( " seguaci di quel fanatico Lefebvre,  pericolosissimi ! " )
Ignorati, nel massonico ragionamento, i grandissimi successori al caro e venerato Papa Giovanni XXIII : Paolo VI - che amerò ed ammirerò sempre  ! - , Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI  equivocato ed ignorato sia dai modernisti che dai tradizionali ( sti).

Ad ambedue improvvisati “insegnanti di sostegno” verso il Papa-Prence ho risposto : “ Come cattolico è mio dovere amare e pregare per il mio Papa. Cosa che faccio regolarmente. Noi siamo papisti non papolatri”.

E i preti ?

E i Vescovi ?

Ambedue le categorie avrebbero bisogno degli insegnanti di sostegno per la materia “ entusiasmo verso questo Papa” se non avesso in cuore la classica furbizia pretesca  ...
I vescovi adottando le croci pettorali argentee o di vile metallo hanno dimostrato pubblicamente di essere in linea con il nuovo Papa-Prence... non basta questo per soddisfare la voglia di rivoluzione totale del Papa ? 
Basta avere  una croce pettorale in metallo e delle casulacce da  4 soldi ... e voilà ! La rivoluzione pauperista della Chiesa è fatta e la Chiesa è salva !
I preti, soprattutto quelli italiani, hanno organizzato pellegrinaggi redditizi alle udienze generali … quindi sono stati benevolmente schedati …
Completiamo au contraire il concetto sopra esposto: coloro che hanno dimostrato di essere fedeli alla sana Dottrina splendidamente rappresentata dal mite e buono papa Benedetto XVI non possono geneticamente trasformarsi in traditori : neppure per le minacce dei mercenari soldati improvvisamente neo-guelfi perché nel loro sangue, che la virtù dell’obbedienza ha reso simile a quello dell’Agnello, c’è solo amore e santità.
Ecco allora i due eserciti : quello che si avvale dei mercenari laicamente addestrati contro la Chiesa e la Sua Dottrina che ora controllano e fotografo coloro che applaudono al Papa-Prence e quello dei puri, degli Idealisti, degli obbedienti che seguono il Papa, perché è il Successore di Pietro, ma non vogliono che la loro casa, la Chiesa, sia riempita dai branchi di lupi che hanno assalito ed isolato il buon Benedetto XVI .
Intanto a rimetterci sono I GIOVANI , I VOCATI, I SEMINARISTI ( che stanno diminuendo dal 13 marzo 2013 ).

Ha scritto un giovane : " Mi spiegate come io che sono giovane dovrei essere attratto dalla prospettiva di ballare balli da deficienti in mondovisione (dato che l'Episcopato è il sacerdozio completo)? 
Non c'è più l'attrazione del divenire Sacerdos in Æternum, di rinnovare il Sacrificio, di poter rendere Cristo realmente presente in un pezzettino di pane con una semplice formula, no. 
Tanto la messa è solo una cena, un banchetto tra amici! 
Tanto l'ostia è solo un simbolo! 
Tanto l'ideale sacerdotale, che dovrebbe essere incarnato dai Successori degli Apostoli, è rendersi ridicoli agli occhi di tutti! 
Un mio amico ateo diceva che la chiesa è un parco giochi. 
Come dargli torto?! 
Che credibilità abbiamo? 
I clown sono molto più credibili, dato che quello è il loro mestiere lo sanno fare meglio!"


Raccomandiamoci con la preghiera alla Madonna " Mater Divinae Gratiae" perchè  sostenga con il suo materno affetto e protezione il Papa, Successore dell'Apostolo Pietro e Vicario di N.S.G.C. sulla terra e noi poveri e miseri peccatori !   
Non praevalebunt !

Andrea Carradori

sabato 19 ottobre 2013

La “profezia” di un vescovo : “ Il concilio di Milano : a Roma ne debbono prendere atto”. E così fu !


La copertina di “ Famiglia Cristiana “  in occasione della ricorrenza di un anno dalla morte del Cardinale Carlo Maria Martini è inquietante , scioccante e foriera di brutti presagi.
Il titolo dice : “ a un anno dalla scomparsa si avvera il suo sogno di una nuova chiesa”
IL CARDINALE CHE ANNUNCIO’ PAPA FRANCESCO

Parole incommentabili ! 
Però solo ora mi sovviene quanto un alto prelato ( di impronta innovatrice ) mi disse pochi giorni dopo i funerali del Cardinale Martini ( provo a citare a memoria ) : “ I funerali – che videro un’enorme partecipazione di Cardinali, Vescovi e Sacerdoti – sono stati un  concilio :  il concilio di Milano ! 
Questa E’ la chiesa : a Roma ne debbono prendere atto !

Difatti ne presero atto e cinque mesi dopo  Papa Benedetto XVI, Successore di Pietro e Vicario di N.S.G.C., rassegnò le dimissioni : l’ultimo atto di un Papa che aveva dovuto sopportare, per il supremo amore per la Chiesa e per la sua impossibile unità, una serie di imposizioni e di angherie che rimarranno sempre impresse nella nostra memoria come la via crucis di Papa Ratzinger  !

Per la verità, senza tenere conto del “ concilio milanese ” tenuto in concomitanza della morte del Cardinale Martini, l’uscita di scena di Papa Benedetto XVI era già stata annunciata nel febbraio 2012 con un’inquietante indiscrezione del Card. Paolo Romeo che forse venne interpretata erroneamente dalla stampa come “ la morte del Papa” a seguito di un complotto e di un attentato.
Ma il Cardinale forse non aveva parlato di morte ma di uscita di scena del Papa … ed anche le date “indicate” dal Cardinale Romeo coincidono più o meno con l’abdicazione del Papa.

Confidiamo nella Divina Provvidenza avendo in cuore la granitica virtù della SPERANZA che neppure la copertina di Famiglia Cristiana riuscirà a scalfire .

“A coloro che , ieri come oggi, ci faranno pregustare “sorella persecuzione” rispondiamo calmi con le parole di Gamaliele, dottore della legge : « Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio! »
Noi vogliamo vivere e morire cattolici perchè sappiamo che la salvezza della nostra anima sarà elargita dalla Santa Chiesa ( extra Ecclesia nulla salus ) “.

La speranza e la preghiera siano le nostre uniche armi  in questo momento difficile per la fede:
"E' soltanto con la preghiera che tutti i giusti hanno avuto la fortuna di perseverare. La preghiera è per la nostra anima ciò che la pioggia è per la terra. Concimate una terra quanto volete, se manca la pioggia, tutto ciò che farete non servirà a nulla. Così, fate opere buone quanto volete, se non pregate spesso e come si deve, non sarete mai salvati; perché la preghiera apre gli occhi della nostra anima, le fa sentire la grandezza della sua miseria, la necessità di far ricorso a Dio; le fa temere la sua debolezza." - (Santo Curato d'Ars).

Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. 
La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!



Andrea Carradori









“ Di questi cristiani - che baciano Gesù e Maria, ma non abbracciano chi è solo - non abbiamo bisogno”.


Secondo i mass media qualche giorno fa Papa Francesco ha coniato l’ennesima espressione : “ Cristiani da pasticceria”.
Chi sono i Cristiani "da pasticceria" come dice il Papa Francesco?
Uno studente di teologia ha ammesso candidamente : “ Ho cercato tra i miei dizionari di teologia, la definizione di Cristiani da Pasticceria. Nemmeno consultando i miei libri di Patristica e quelli del Magistero, ma anche in quel caso le ricerche non hanno dato buoni risultati. Qualcuno può darmi una definizione chiara e papale?
Un Seminarista  salendo prematuramente  in cattedra gli ha risposto distribuendo, come fanno i suoi insegnanti, frustate a destra e a sinistra per non scontentare nessuno ...

“... dall'espressione del Papa ho intuito che i cristiani “da pasticceria” fossero quelli belli solo per stare in vetrina. 
Quelli dei primi posti nelle chiese, degli onori nelle piazze, delle grandi feste e delle lunghe processioni.
Quelli che vanno a messa, ma non si lasciano interrogare dal Vangelo. 
Quelli che nel tragitto dal sagrato a casa hanno dimenticato già tutto. Che la fede è importante, ma poi la vita è una cosa seria. Tutta un’altra cosa.
Ma i cristiani “da pasticceria” sono anche quelli che si vedono solo in alcune occasioni. Per opportunità o tradizione ( veramente la Tradizione della Chiesa insegna esattamente il contrario N.d.R.). 
Quelli che pensano che la Chiesa sia soltanto un organismo esistenziale. 
Che Gesù è stata tanto una bella persona ma poi la sua Parola non influisce sulla mia vita e non riguarda le mie scelte. 
Quelli della messa a Natale e Pasqua (oltre ai funerali), senza nessuna appartenenza alla comunità cristiana ( fra poco per colpa dei continui sconvolgimenti innovativi dentro la Chiesa non ci saranno più neppure loro ! N.d.R.). 
Quelli che vanno dietro al prete bravo, simpatico e bello, come se fosse tutto un teatro e basta ( ahaahaha ! proviamo a trascrivere questa frase con una piccola variazione : Quelli che vanno dietro al Papa bravo, simpatico e bello, come se fosse tutto un teatro e basta dopo aver flagellato il precedente perché non era abbastanza mondano ... N.d.R.) .
Infine ci sono i cristiani “da pasticceria” come quelli solo devoti e sdolcinati. 
Che sorridono a tutti, senza amare nessuno. Che vivono di rassegnazione senza assumersi alcuna responsabilità. 
Quelli che baciano Gesù e Maria, ma non abbracciano chi è solo ( Un po’ di demagogia pupulista non fa mai male vero ? … N.d.R.).
Di questi cristiani non abbiamo bisogno, insomma ( e chi lo dice che non c’è bisogno di questi cristiani ? “ Siano bene impresse nei cuori e delle menti dei vocati le parole che il grande Papa Benedetto XVI ha ripetuto anche ai suoi confratelli vescovi :  " Nessuno è di troppo nella Chiesa. Ciascuno, senza eccezioni, in essa deve potersi sentire “a casa sua”, e mai rifiutato. Dio, che ama tutti gli uomini e non vuole che alcuno perisca, ci affida questa missione facendo di noi i Pastori delle sue pecore. ?". Gli ha fatto eco il suo successore Papa Francesco nell'udienza generale del 9 ottobre scorso N.d.R.).
E mi permetterei di suggerire   al Papa  ( un seminarista che pretende di suggerisce al Successore di Pietro ??? ) di citare anche i cristiani “da yogurteria”. 
Quelli acidi, astiosi e lamentosi. 
Quelli con le risposte sempre pronte e dalle domande assenti. 
Quelli che vedono nemici, invece che fratelli; problemi, invece che persone. 
Quelli che assumono, come criterio interpretativo, la paura, invece della speranza. ( Frase in parte condivisibile e qui rimandiamo il link all’ultimo intervento di Francesco Colafemmina QUI N.d.R.).
Ma c’è anche il “salato”. 
Ed è proprio dei cristiani “come il sale” che ha bisogno il mondo. 
E lo aveva detto Gesù.
Allora cristiani, profeti gioiosi, come il sale. 
Chiamati a dare sapore e a preservare dalla corruzione il mondo. 
Cioè chiamati a rivelare con la propria vita, gesti e parole, il senso vero della storia e di ogni esistenza. 
Rendendo tutto degno di essere vissuto. 
Chiamati a esaltare il valore di ogni persona e la bellezza di ogni stagione della vita. 
Mescolati al mondo, senza perdere autenticità.
Pochi, rifiutati, ma coerenti e liberi da ogni sorta di compromesso. 
Discepoli del Vangelo e non dei sondaggi di opinioni. 
Senza la pretesa di dare risposte certe, ma capaci di suscitare domande autentiche. 
Disposti a perdere la propria vita, ma non il suo sapore, il suo senso pieno.
Come il sale. Che vale poco, poco visibile, così silenzioso. 
Eppure necessario a dare sapore alla vita e bellezza al mondo. Senza pretese”.

Poichè il dotto seminarista non ha citato per intero la ( bella ) frase del Papa lo facciamo noi : 
Ma non possiamo fare un cristianesimo un po’ più umano?' dicono: senza Croce, senza Gesù, senza spogliazione. 
E diventeremo cristiani di pasticceria, come belle torte, come belle cose dolci… Bellissimo, ma non cristiani davvero! 
Qualcuno dirà: ‘Ma di che cosa deve spogliarsi la Chiesa?’. 
Ma deve spogliarsi oggi di un pericolo gravissimo, che minaccia ogni persona nella Chiesa, tutti: il pericolo della mondanità. 
Il cristiano non può convivere con lo spirito del mondo. 
La mondanità che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio. 
E questo è un idolo, non è Dio. 
E’ un idolo! 
del sito Radio Vaticana )

Una domanda al seminarista  : come inquadrerebbe lei gli organizzatori della Veglia Mariana nel Santuario del Divino Amore di Roma del 12 ottobre scorso ? 

Cristiani da pasticceria, cristiani da yogurteria o cristiani salati ?

Dal blog Chiesa e post concilio prendo la testimonianza di Alessandra che ha scritto : “Sabato sera al Divino Amore era presente un gran folla. Sono andata al santuario con la mia famiglia e con un'amica ed i suoi figli per partecipare alla veglia. 
Nel Santuario nuovo, gremito di fedeli, era stato allestito un grande maxischermo con schieramento di stampa e TV. La mia sorpresa è stata grande nel vedere che, anziché la recita del Santo Rosario era stato allestito un vero e proprio spettacolo. Il tempio era attraversato da fasci di luci e la preghiere erano interrotte da "meditazioni" lette da un'attrice e dall'esibizione di ballerine. 
Il nostro piccolo gruppo era abbastanza in fondo. 
Ci siamo raccolti per recitare il Santo Rosario, compresi i bambini. 
Dopo un po' siamo stati interrotti da alcuni giovani sacerdoti, che ci hanno detto "smettetela con quella cantilena". 
A quel punto siamo andati via. Ma non siamo stati i soli. 
Erano parecchi quelli che uscivano pieni di sorpresa e delusione. (Alessandra) [Guardare per credere]

Con la scusa del nuovo Papa, ma un Papa può controllare tutto ? dalla Via Crucis del GMG alla veglia mariana al Divino Amore ? , anche la devozione mariana, la forma più toccante, bella e salvifica che nasce dal cuore dell’uomo, si è riempita di fatue espressioni di sapore carismatico e pentecostale in cui il sensazionalismo ha usurpato la preghiera intima ed il professionalismo – degli attori e dei cantanti pop-rock- è unilateralmente proiettato verso una dimensione orizzontale …
Un fedele ha commentato : “Io ho visto la diretta su Sat 2000 e ne sono rimasta scandalizzata.
Pregavo la Madonna di ascoltare le preghiere che arrivavano dalle chiese di altre parti del mondo (in collegamento, giusto per poter scandalizzare un po' anche loro)e di perdonare l'orribile "spettacolo" inscenato al Divino Amore. 
Ho notato anch'io lo sconcerto nel volto dei presenti che si aspettavano una veglia di preghiera e che parecchi non resistevano si alzavano e se ne andavano.
Orribili davvero le performance "artistiche" e la lettura recitata mettendo in bocca alla Madonna parole discutibili con le attrici che parlavano in prima persona a suo nome.
La preghiera spezzettata, 5 Ave Maria alla volta e senza il Gloria, canti sguaiati, sembrava quasi una provocazione...”

“ …le persone ovviamente erano disgustate da quel che hanno trovato in un luogo di preghiera. 
Poi, guarda caso - ma questo me lo tira fuori perché viene da sé - mi ricorda molto quel che è successo a Copacabana durante una cosiddetta "Via Crucis": la "Via Dolorosa" trasformata in esibizioni da discoteca. Se non è dissacrazione questa!

Dissacrazione mondana che stride con le parole ( sopra citate ) del Papa : Il cristiano non può convivere con lo spirito del mondo. 
La mondanità che ci porta alla vanità, alla prepotenza, all’orgoglio. E questo è un idolo, non è Dio. 
E’ un idolo! 
E l’idolatria è il peccato più forte, eh!


Andrea Carradori


giovedì 17 ottobre 2013

I 25 anni della Fraternità Sacerdotale San Pietro ( FSSP ) ed i nuovi chierici !


( Foto alcuni Sacerdoti, Seminaristi e laici collaboratori presenti all'Udienza Generale di Papa Francesco del 16 ottobre 2013 in piazza San Pietro. Fonte Facebook  )


( Foto : Fraternità Sacerdotale San Pietro. Un'ordinazione Sacerdotale. Fonte : Facebook )




( Foto : Fraternità Sacerdotale San Pietro. L'antico rito della tonsura. Fonte Facebook)


Sabato 19 ottobre 2013 nella Basilica della Beata Vergine Assunta, in Lindau, Baviera, Germania, S.E.R. Wolfgang Haas, Arcivescovo di Vaduz, accorderà la tonsura a Samuel, Janosch, Remi, Julius, Helge, Hubert, Arthur, Stefan, Peter, Thomas e Michael seminaristi della Fraternità Sacerdotale San Pietro ( FSSP ) .
Lo stesso giorno a Nostra Signora di Guadalupe International Seminary in Denton, USA, S.E.R. Fabian Bruskewitz, Vescovo emerito di Lincoln, conferirà prima tonsura ai seminaristi della FSSP : Daniel, Michael, Andrew, John, Christopher, Michael, John, Ralph, Matthew (dal Galles), Luc, Daniel e John.
Inoltre nella stessa cerimonia il vescovo Bruskewitz elargirà il Suddiaconato a Zachary, Joshua e Daniel.
La Fraternità festeggia quest'anno 25 anni di apostolato e di dedizione liturgica nella Chiesa !
Auguri alla Fraternità San Pietro :  preghiamo per questa importante istituzione ecclesiale, per i giovani seminaristi e i futuri chierici !

QUI il video realizzato per festeggiare la fausta ricorrenza comunitaria.

A.C.


mercoledì 16 ottobre 2013

Francescani dell'Immacolata. Il Commissario Volpi : basta alle critiche contro la persona e l’opera del Papa !

Riportiamo la Nota ufficiale di smentita e di dissociazione che il Commissario dei Francescani dell'Immacolata ha diffuso dopo la pubblicazione dell' articolo " Questo Papa non ci piace a firma di di Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro".
Nella loro pur breve storia di vita religiosa i bravi Francescani dell'Immacolata, fedeli al carisma del loro fondatore P. Manelli,  hanno sempre insegnato che la principale virtù per un cattolico è la fedeltà e la sottomossione nell'amore al Successore di Pietro e Vicario di N.S.G.C. sulla terra : il Papa ! 
Nulla di eccezionale, dunque, se anche il "successore pro tempore" di Padre Manelli segue le stesse indicazioni del suo precedecessore. 
Da parte nostra aggiungiamo che : " LA MARCIA DEI QUARANTAMILA E’ INIZIATA " : “ Il fatto che la messa nell’antico rito faccia spesso da polo aggregatore per gruppi integralisti , fondamentalisti e dalle più scure e strane colorazioni è vero ! E’ necessario ed urgente che i cattolici si riappropino essi stessi della “ loro” Messa Vetus Ordo oppure questi estremisti ne decreteranno la fine”. ( Un intellettuale cattolico ) .
Forse interverremo di meno su Internet per un motivo assai pratico : vorremmo imitare i nostri fratelli nella fede, soprattutto della Francia, scrivendo di meno, pregando di più ed operando più attivamente con spirito missionario  a favore della tradizione liturgica della Chiesa : da cui viene la nostra salvezza ( ed il nostro entusiasmo ) !
In Corde Matris !

Andrea Carradori


NOTA UFFICIALE DI SMENTITA E DISSOCIAZIONE


Il quotidiano “Il Foglio” e vari siti web stanno pubblicando reiterate critiche contro la persona e l’opera del Santo Padre Francesco, esortando i religiosi e i laici alla disobbedienza nei confronti del Papa.
In tali testi ricorre la citazione del caso dei Frati Francescani dell’Immacolata e si prende posizione in merito al loro commissariamento.

A tale riguardo, l’Istituto dichiara che intende vivere il proprio particolare carisma come contributo all'unità della Chiesa, intesa quale "Cor Unum" del Santo Padre con i fedeli e dei fedeli tra loro.

Sua Santità ha impartito una paterna disposizione afferente al modo di concepire e di praticare tale concezione della Chiesa, cui i Frati Francescani dell’Immacolata aderiscono incondizionatamente con gratitudine e spirito filiale verso le Sue sapienti esortazioni.

Pertanto, ogni subdolo tentativo volto tanto a criticare l'operato del Santo Padre nei confronti dei Frati Francescani dell’Immacolata, quanto a motivare e suscitare forme di grave disobbedienza nei riguardi della Santa Sede viene fermamente respinto dai componenti dell’Istituto, da parte dei quali non deve essere offerta alcuna complicità in tali macchinazioni: né vale asserire falsamente l'esistenza di supposte divisioni o discordie tra essi, strumentalizzate da soggetti esterni non in comunione con la Chiesa.



Roma, lì 16 ottobre 2013



P. Fidenzio Volpi - Commissario Apostolico

P. Alfonso M. A. Bruno - Segretario Generale e portavoce ufficiale FI

martedì 15 ottobre 2013

Cardinal Bertone : adieu !

"Ciò che ci ha appassionato con Papa Benedetto XVI è stato vedere la Chiesa comprendere se stessa nel profondo come comunione, e nello stesso tempo capace di parlare al mondo, al cuore e all’intelligenza di ognuno con chiarezza di dottrina e con altezza di pensiero. 
Cito solamente i grandi temi del rapporto tra fede e ragione, tra diritto e legge naturale; i grandi discorsi fra i quali mi piace ricordare quello al Parlamento tedesco e alla Westminster Hall, così come al Collège des Bernardins a Parigi; la valorizzazione della comune identità cristiana dei fratelli delle altre chiese e comunità; il rinnovato dialogo teologico con i fratelli maggiori ebrei; i rapporti improntati a stima reciproca con i musulmani (e di essi fanno fede i viaggi in Turchia e in Libano) dopo il difficile equivoco del discorso a Regensburg, che hanno fatto della Chiesa un interlocutore ricercato ed apprezzato; infine, le encicliche fra le quali si staglia sul panorama politico, sociale ed economico la Caritas in veritate, che ha riscosso un generale consenso.

Papa Benedetto XVI è stato un riformatore delle coscienze e del clero. 
Il Suo pontificato è stato percorso da forti progetti pastorali: l’anno paolino, l’anno sacerdotale e quello che sta per concludersi, l’anno della fede. 
Ha sofferto profondamente per i mali che deturpano il volto della Chiesa e per questo l’ha dotata di una nuova legislazione che colpisca con decisione il vergognoso fenomeno della pedofilia fra il clero, senza dimenticare l’avvio della nuova normativa in materia economico-amministrativa".

Card. Tarcisio Bertone, 15 ottobre 2013.


CERIMONIA DI CONGEDO DALL’UFFICIO DI SEGRETARIO DI STATO DEL CARDINALE TARCISIO BERTONE, 15.10.2013

Alle ore 12.00 di oggi, nella Biblioteca della Segreteria di Stato, alla presenza dei Superiori ed Officiali, ha avuto luogo la cerimonia di congedo dall’ufficio di Segretario di Stato dell’Em.mo Card. Tarcisio Bertone. 
Il nuovo Segretario di Stato, S.E. Mons. Pietro Parolin, prenderà possesso del suo nuovo incarico tra qualche settimana, a motivo di un piccolo intervento chirurgico a cui ha dovuto sottoporsi.