Ieri notte è arrivato un sms che ho potuto leggere solo questa mattina .
L’sms è di un Sacerdote, molto attento alle tematiche dell’Arte Sacra, decisamente contrario alle pagliacciate teologiche-liturgiche e artistiche.
Un giovane Sacerdote del “nuovo corso” Benedettiano, il neonato movimento di serietà liturgica che stenta a crescere, speriamo che non muoia ancor infante… soffocato ai potentati liturgici, con l’appoggio dei colpevoli Vescovi a cui dobbiamo lo sfascio teologico, devozionale e artistico degli ultimi tristissimi decenni.
Il messaggio sms diceva “ AVVENIRE DI OGGI DEDICA UN PAGINONE DI ELOGI PER LA CATTEDRALE DI REGGIO EMILIA E DICE CHE – COSTITUISCE UNA PIETRA MILIARE PER IL DIALOGO TRA ARTE E FEDE- APOLOGIA DI UN ORRORE !”
In attesa di leggere il pezzo di ANDREA DALL’ASTA S.J. in “Agorà” di Avvenire di ieri, citato nel messaggio sms del giovane prete mi sento di fare un unico commento :
“ A che gioco giochiamo?
Al gioco della “casta” che si autodifende?”
A chi sbaglia in buona fede va tributato l’onore perché solo chi opera, chi fa può anche sbagliare perché errare è umano.
Chi sbaglia sapendo di sbagliare deve essere accusato di dolo, augurandosi che qualcuno prima o poi possa porre rimedio all’errore volontario e pernicioso.
Non occorre che un autorevole quotidiano cattolico intervenga a difesa dell’indefendibile : non solo otterrà l’effetto contrario ma aumenterà il già basso livello di stima dell’opinione pubblica nei confronti delle organizzazioni ecclesiastiche in generali.
Niente difesa, anche se solo “d’ufficio”, della bruttura entrata nel Duomo di Reggio Emilia o del Concerto di musica consumistica , anche se piacevole, del Maestro Allevi al Congresso Eucaristico di Ancona.
So che un esponente CEI, fra una tartina e l’altra, ha esclamato “ … tanto noi abbiamo la pienezza dell’informazione … lasciamoli scrivere …”
Anche Pilato e i Giudei, insieme, avevano la pienezza dell’informazione nella loro epoca… che si è dissolta alla radiosa luce della Risurrezione di Cristo : via , verità e vita !
A.C.
Vale la pena di fare : copia-incolla del commento di B.Z. " In genere quando si parla di un grande artista si dice anche che ha la pazzia del genio. Nel caso di Reggio Emilia, dove si é voluto modernizzare una struttura d'epoca con opere d'avanguardia é bastata la sola pazzia".
AGGIORNAMENTO
Da IL CARLINO DI REGGIO, Venerdì 2 Dicembre 2011 :
Eccellenza, io sono una pecorella del Suo gregge e come tale sono consapevole di non poter eguagliare i pensieri e gli intendimenti del suo Pastore, tuttavia essendo la cattedrale l’ovile dei reggiani, mi permetto alcune considerazioni e le pongo una domanda. Lei ritiene che i fedeli siano spinti, passando per la piazza, ad entrare per raccogliersi in preghiera nella cattedrale così “adeguata”? Dove potrebbero inginocchiarsi se i banchi sono stati sostituiti da orribili seggiole di ferro? Qualora questa difficoltà fosse giudicata superabile dovrebbero raccogliersi davanti ad un “blocco” di marmo spoglio. Io che sono una pecora abituata agli alpeggi, di simili massi ne incontro a decine e in confidenza le dico che mai mi hanno ispirato non dico a farmi il segno della Croce ma neanche attirato uno sguardo distratto! Eccellenza al termine del suo mandato, non leghi il suo nome ad un simile stravolgimento, faccia un gesto di saggezza: mandi al diavolo cattivi consiglieri e raffinati intellettuali che con le loro alte idee non fanno che disorientare, dividere e infine disperdere il gregge e restituisca un ovile in cui le sue pecore si sentano a proprio agio. Una chiesa è qualcosa di più alto e di intrinsecamente diverso rispetto ad un teatro, una sala di conferenze o un museo a cui la nostra cattedrale è ridotta.
Dottor Giuseppe Magnani"