Nel momento della massima audience televisiva al TG più seguito dalla gente normale ( = con minime cognizioni religiose – come ben sappiamo il Credo è stato spesso sostituito da un tipo di sensazionalismo importato dai gruppi carismatici pentecostali nord-americani ) lo speaker/giornalista ha ghigliottinato cinque Cardinali di Santa Romana Chiesa, definiti “conservatori” rei di aver disobbedito alla legge di misericordia imposta da Papa Francesco.
Divorziati. 5 cardinali contro apertura papa.
Qual'è la colpa dei “ cinque ” ???
Quella di avere ribadito in un libro appena pubblicato ( v.sotto la nota bibliografica) l'impossibilità di far accedere tout court alla Comunione Eucaristica le coppie che non sono in regola con le norme canoniche espresse dal Magistero della Chiesa, fondato sul Vangelo .
Ne parlavo pochi giorni fa con un Sacerdote : con l’approssimarsi del Sinodo ( Sinodo mediatico ...) assisteremo impotenti al linciaggio televisivo e giornalistico di coloro che cercheranno di difendere la sana e vera Dottrina della Chiesa : saranno fatti affogare nelle putride ed infide acque dell’ignoranza, del populismo, del qualunquismo e della propaganda mondialista del poteri forti ( economici e ideologici ) che cercano in ogni modo di piegare la Chiesa di Cristo al volere del “principe di questo mondo”.
Nel servizio del TG di oggi queste parole sono state forzatamente e furbescamente accostate all’iniziativa editoriale dei Cinque Cardinali come una specie di risposta di Papa Francesco alla pubblicazione del libro .
Ancora una volta si fa dire al Papa quel che i mass media vogliono ...
Peccato che lo speaker/vaticanista non ha voluto inquadrare il libro nella sua vera ed unica ottica ecclesiale del “sentire cum Ecclesia”.
Come mai au contraire agli occhi dei compiacenti mass media le iniziative progressiste ( che spesso si basano più sulla demagogia che sulla verità evangelica ) sono presentate benevolmente anche se vanno vistosamente contro il Magistero della Chiesa ?
Difatti oggi Papa Francesco nel corso dell'Udienza genrale del Marcoledì ha detto : “3. Che cosa comporta, per le nostre comunità e per ciascuno di noi, far parte di una Chiesa che è cattolica e apostolica?
Anzitutto, significa prendersi a cuore la salvezza di tutta l’umanità, non sentirsi indifferenti o estranei di fronte alla sorte di tanti nostri fratelli, ma aperti e solidali verso di loro. Significa inoltre avere il senso della pienezza, della completezza, dell’armonia della vita cristiana, respingendo sempre le posizioni parziali, unilaterali, che ci chiudono in noi stessi.”
Anzitutto, significa prendersi a cuore la salvezza di tutta l’umanità, non sentirsi indifferenti o estranei di fronte alla sorte di tanti nostri fratelli, ma aperti e solidali verso di loro. Significa inoltre avere il senso della pienezza, della completezza, dell’armonia della vita cristiana, respingendo sempre le posizioni parziali, unilaterali, che ci chiudono in noi stessi.”
Nel servizio del TG di oggi queste parole sono state forzatamente e furbescamente accostate all’iniziativa editoriale dei Cinque Cardinali come una specie di risposta di Papa Francesco alla pubblicazione del libro .
Ancora una volta si fa dire al Papa quel che i mass media vogliono ...
Peccato che lo speaker/vaticanista non ha voluto inquadrare il libro nella sua vera ed unica ottica ecclesiale del “sentire cum Ecclesia”.
Come mai au contraire agli occhi dei compiacenti mass media le iniziative progressiste ( che spesso si basano più sulla demagogia che sulla verità evangelica ) sono presentate benevolmente anche se vanno vistosamente contro il Magistero della Chiesa ?
A tal proposito, senza dare particolarmente importanza all’argomento, dobbiamo registrare un aumento considerevole di esorcismi nei quali il demonio, prima di essere cacciato, si prende particolarmente beffa del Sacerdote , dell’alter Christus nelle cui mani consacrate si concretizza sacramentalmente la “ tenerezza” misericordiosa di Dio.
Ritorneremo sull'argomento sempre nell'ottica dell'obbedienza e del "sentire cum Ecclesia".
Ecco la breve scheda illustrativa del lavoro editoriale tanto odiato dai mass media allineati : "Rimanere nella verità di Cristo - Il matrimonio e la Comunione nella Chiesa Cattolica"), curato da p. Robert Dodaro O.S.A. (Agostiniano, Preside dell'Istituto "Patristicum Agostinianum" di Roma), il testo raccoglie gli interventi di 5 Cardinali : Walter Brandmüller, Raymond Leo Burke, Carlo Caffarra, Velasio De Paolis, Gerhard Ludwig Müller e di 4 Studiosi (di cui due dello stesso ordine di Papa Francesco): p. Robert Dodaro, OSA, p. Paul Mankowski, S.J., Prof. John M. Rist e S. E. Mons Cyril Vasil, S.J. il cui intervento è molto significativo sulla disciplina orientale”.
Il libro (uscirà quasi in contemporanea in Italia, il 1° ottobre, editore Cantagalli, e negli Stati Uniti)
"NON POSSUMUS" DICONO CON FERMEZZA 5 CARDINALI . NON POSSUMUS, NON POSSIAMO PERCHE' SAREBBE ANDARE CONTRO LE LEGGI DI DIO: GESU' HA DETTO ALL'ADULTERA "VA' E NON PECCARE PIU'..."
Da Corriere della Sera del 17/09/14 pag.12
«No alla comunione ai divorziati» Cinque cardinali contro le aperture
Presa di distanza da Kasper, incaricato dal Papa di fare la relazione al Concistoro
Müller (ex Sant’Uffizio): «Misericordia non è dispensa dai comandamenti»
di M. Antonietta Calabrò
«Comunione ai divorziati, non si può» Il libro di 5 cardinali contro le aperture.
ROMA — «Non possumus», la celebre risposta di papa Clemente VII a Enrico VIII, all’origine dello scisma della Chiesa anglicana, quando il Pontefice non assecondò la richiesta di scioglimento di un singolo matrimonio, sia pure reale e nonostante le conseguenze, riecheggia più volte in un volume molto atteso in vista del prossimo Sinodo dei vescovi sulla famiglia.... (Continua QUI )
Andrea Carradori