domenica 23 novembre 2014

Prete indignato : " Il papa si scaglia -solo-contro noi poveri preti ?"

Un "presunto" Sacerdote ha replicato sul web alla forte esternazione che alcuni giorni fa il Papa ha pronunciato durante l'Omelia nella Cappella di Santa Marta ( prontissimamente ripresa da tutti i TG come se lo sapessero già... )   “Io penso allo scandalo che possiamo fare alla gente con il nostro atteggiamento  con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità … 
Quante volte vediamo che entrando in una chiesa, ancora oggi, c’è lì la lista dei prezzi”.


Non sappiamo da quali fonti il Papa attinga le Sue informazioni : io ad esempio, pur frequentando tante chiese, NON ho mai visto esposta, ne' in Italia ne' all'estero, una “lista dei prezzi” dei Sacramenti ne' delle Messe votive.


Sono invece testimone di autentici e grandi gesti di quotidiana carità  che i Parroci NEL PIU' ASSOLUTO NASCONDIMENTO usano nei confronti di chi soffre veramente.
Ma qui mi fermo per non andare "fuori tema".


Su un social network  ho avuto modo di vedere la "foto" ( tra virgolette di una specie di "tariffario" dei Sacramenti in una presunta Parrocchia. 
Un giovane, aspirante religioso, mi aveva mandato in privato quella "foto" ( tra virgolette) per condividere assieme me la sua riprovazione.
"Logico" e condivisibile  il senso di ripugnanza che l' aspirante frate aveva provato nel vedere quella specie di "documento" che  dopo una veloce analisi   ad opera di un mio amico super esperto di informatica si è  rivelato una grossa bufala costruita per diffamare un'intera comunità parrocchiale.



Sul web vedo però che l’ANSA ( ed altre fonti informative italiane) aveva riportato : “ Il caso del parroco con le 'tariffe' per i sacramenti “ e la conseguente reazione di alcuni parrocchiani che : “presa carta e penna, hanno scritto a Papa Francesco per informarlo di quanto avviene e chiedergli se è in linea con le indicazioni che arrivano dal suo pontificato”.


Tralasciamo per un istante la bruttezza del gesto che si è consumato in quella comunità   ( noi insegnanti siamo abituati ...   va  infatti ormai di “moda” che i Genitori per contestare un Insegnante si rivolgono direttamente al Provveditorato, scavalcando il Dirigente Scolastico )  : perché i Parrocchiani non si sono rivolti al loro Vescovo o al Vicario Generale ?



Mi chiedo se il Papa prima di fare, Urbi et Orbi, quelle pur condivisibilissime osservazioni  fosse stato  informato dai Suoi collaboratori di Curia oppure se aveva attinto le notizie direttamente dai fedeli ...


Come avviene spesso in questo Pontificato il Papa esprime i concetti a metà e il Suo "menar" colpisce solo una parte dimenticando che esiste anche un'altra ( come guardare solo la piccola parte emergente dell'iceberg ... la parte più grande e temibile sta sotto l'acqua ... )




Alcune parole del Papa se avessero un effettivo fondamento nella realtà sarebbero condivisibilissime : "Quando quelli che sono nel Tempio – siano sacerdoti, laici, segretari, ma che hanno da gestire nel Tempio la pastorale del Tempio – divengono affaristi, il popolo si scandalizza. 
E noi siamo responsabili di questo. 
Anche i laici, eh? 
Tutti. 
Perché se io vedo che nella mia parrocchia si fa questo, devo avere il coraggio di dirlo in faccia al parroco. 
E la gente soffre quello scandalo. 
E’ curioso: il popolo di Dio sa perdonare i suoi preti, quando hanno una debolezza, scivolano su un peccato … sa perdonare. 
Ma ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente. 
Non ce la fa a perdonare! 
E lo scandalo, quando il Tempio, la Casa di Dio, diventa una casa di affari, come quel matrimonio: si affittava la chiesaspecialmente per quanto riguarda : “un prete che maltratta la gente” noi fedeli legati alla Tradizione della chiesa potremmo scrivere un libro/dossier
- maltrattati perché abbiamo suggerito la Croce sull’altare ( = leggasi tavolino); 
- maltrattati perché abbiamo chiesto delle tovaglie meno sudice;  
- maltrattati perché abbiamo chiesto meno chitarre e bonghetti;
- maltrattati per aver cercato, in qualche modo, di intronizzare la spodestata bellezza liturgica... ecc. ecc. ecc. ecc.ecc.ecc.ecc.


Anche se abbiamo a disposizione molto materiale, vecchio e nuovo, non scriveremo mai un dossier contro la classe sacerdotale che ha maltrattato, e continua a farlo, i fedeli tradizionali ( anche se diversi di questi lo meritano appieno … ) perchè siamo visceralmente uniti ai Sacerdoti ( anche a quelli che in buona fede sbagliano).
Siamo e saremo sempre dalla parte dei preti !


Tralasciamo per questo ogni considerazione sulle vere tariffe ecclesiali e sulle vere fonti di ricchezza  dei VIP/chierici attuali …



In modo assai ponderato il “presunto” prete indignato , anzi indignatissimo, contesta sul web  questa ennesima “picconatura” del Papa scrivendo  :
Il papa si scaglia contro noi poveri preti che in Italia ci facciamo in quattro per andare avanti con spese di ogni tipo per rendere le chiese accoglienti e degne.
Chi ci paga le nostre malattie? 
Nessuno! 
Chi ci aiuta se stiamo male ? 
Se uno non ha parenti, nessuno! 
Ma lui pontifica sparando nel mucchio, non solo ma offre la corda ai laicisti anticlericali per impiccarci.
Vergogna ,vergogna vergogna! 
Il Papa non dice una parola contro i vescovi tedeschi che incassano milioni di euro dal sistema cesaropapista tedesco, forse perché progressisti e finanziano argentini e brasiliani , i suoi compagni di merende al conclave?

Andrea Carradori