Quanta pena e commiserazione fanno quegli individui che affannandosi di compiacere il Prence si fanno lecchini de l’ENTURAGE del Prence non immaginando che sono essi stati giudicati negativamente "in primis" proprio da coloro che sono oggetti ignari ed innocenti delle interessate attenzioni degli aspiranti "cortigiani".
Eppure il Prence ha più volte chiaramente dichiarato di DISDEGNARE ogni forma di servilismo .
In cotal modo quegli aspiranti cortigiani perdendo l’altissima dignità di uomini liberi offuscano anche la nobilitazione che il Verbo, incarnato e fatto uomo, ha gratuitamente elargito a tutti.
Al fine di sbirciare come servette dentro qualche porta degli sgabuzzini dentro le Mura a qualcuno fa comodo sparlare ORA (ma non prima ... )di un Principe Elettore universalmente conosciuto ed amato per il suo devoto ed indiscusso “sentire cum Ecclesia” e per la sua diamantina fedeltà al Prence.
Nel delirio di sentirsi più principeschi del Prence essi non disdegnano scagliare termini come “cripto-lefebvriani” affibbiati a quei malcapitati che per disgrazia gli passano accano, facendo finta di non sapere che quella discussa e discutibile Comunità è assai più dignitosa e leale di chi ne prende a prestito, a mo’ di dileggioso disprezzo, l’aggettivo derivante.
Lasciamo sparlare quegli individui ( già uomini liberi e nobili; buoni per tutte le stagioni ) : le loro stesse parole, che cambiano continuamente a seconda di dove soffia il vento, li accompagneranno come magigno pesante sulle loro curve spalle quando si presenteranno al cospetto del giusto Giudice.
Aspettatiamoci di tutto da quegli individui che hanno contemporameamente perso dignitas et humanitas.
Daltronde cosa ci può aspettare dai cortigiani, o aspiranti tali ?
La coerenza ?
La lealtà?
La bontà?
La misericordia?
No ... solo siacallaggio ideologico .