Che strano, c'è qualcosa che non mi convince...
L'Eminentissimo Cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, lamenta che in breve tempo alcuni (già) importanti Ordini Religiosi si estingueranno a causa di "sorella morte corporale" e soprattutto per non essere stati "rimpiazzati" (v.articolo sotto).
Eppure le cronache statistiche avevano registrato che esisteva un Ordine religioso ( maschile e femminile) che stava rimpiazzando i religiosi e le religiosi d'età avanzata.
Quell'Ordine si chiamava Francescani (ne) dell'Immacolata.
Ne abbiamo tessuto gli elogi tante volte così come ne abbiamo umilmente criticato alcuni aspetti del tutto marginali.
I Francescani e le Francescane dell'Immacolata, che costituivano il più florido ramo del Francescanesimo, albero sempre vivo che produce continuamente dei nuovi germogli, potevano essere una risposta alla crescente secolarizzazione della società.
Il Vangelo ci insegna che «dai frutti giudicherete l'albero».
I rami dei Francescani (ne) dell'Immacolata erano pieni di buoni frutti fra i quali, occorre sottolinearlo in questo periodo che trabocca di retorica populista, il buon frutto della "Madonna de claritade. Signora de povertade"...
Improvvisamente alcuni Consacrati, che dovrebbero seguire fedelmente l'insegnamento dell'Apostolo delle Genti «Non vogliate contristare lo Spirito santo di Dìo, nel quale siete segnati», si sono messi a perseguitare durissimamente quell'Ordine così ricco di buoni frutti senza neppure fornire un capo d'accusa.
Anche noi, semplici e sperduti fedeli, abbiamo tante volte girato la stessa domanda che Pilato rivolse ai Giudei che chiedevano la morte di Nostro Signore : «Quam accusationem affertis adversus hominem hunc?».
Di cosa sono accusati questi Frati ?
Nessuna risposta.
La persecuzione scagliata contro i Francescani e le Francescane dell'Immacolata ha automaticamente decretato la
- chiusura di antichi Conventi, ripristinati e restaurati a spese loro;
- chiusura di Chiese, riaperte al culto dopo decenni a spese loro;
- la perdita per tanti fedeli di una devota e sicura guida spirituale, genuinamente cattolica.
- chiusura di antichi Conventi, ripristinati e restaurati a spese loro;
- chiusura di Chiese, riaperte al culto dopo decenni a spese loro;
- la perdita per tanti fedeli di una devota e sicura guida spirituale, genuinamente cattolica.
In questo tremendo periodo della storia della Chiesa nessuno ha in mano una bacchetta magica, però quell'andare "contro corrente" e contro lo "spirito del mondo" dei Francescani (ne) dell'Immacolata ci era sembrato un modo evangelicamente efficace per dare una "risposta" alla sterilità che ha colpito gli Ordini Religiosi soprattutto nel vecchio continente.
Cosa fanno ora i Consacrati, membri della Curia Romana, di fronte all'ammonimento divino che si mostra visibile a tutti noi attraverso il disseccamento rapido di diversi Ordini Religiosi ?
Stanno ravvedendosi questi uomini di Chiesa ?
Si stanno mettendo umilmente in ascolto dell'insegnamento del Santo Vangelo, di "Mosè e i Profeti" e del Magistero immutabile della Chiesa?
Purtroppo no.
Gli uomini di Chiesa, posti dalla Provvidenza come sentinelle della Chiesa, continuano invece a deambulare "laicamente" fra lo spirito del mondo : "neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi"...
Non vorremmo stare al loro posto di quegli Uomini di Chiesa perchè : «dai frutti giudicherete l'albero» ...
In un'azienda o in una fondazione o associazione se un amministratore si dimostrasse incapace di fronteggiare la crisi della ditta, perchè non ricorre neppure nella consultazione dei propri statuti costitutivi, sarebbe licenziato senza tanti preavvisi.
Dio non voglia che quando avremo preso atto dell'insegnamento evangelico «dai frutti giudicherete l'albero» sarà troppo tardi e la crisi della Chiesa sarà già in metastasi avanzata.
Preghiamo per la Chiesa, il Papa, i Consacrati e tutti gli Ordini religiosi.
Maria Madre della Chiesa, prega per noi !
Crisi dei religiosi, la Chiesa ne perde 2.000 all'anno.
Braz de Aviz: provare con comunità miste
La Chiesa cattolica perde ogni anno 2.000 religiosi, uomini e donne, in tutti i continenti ma soprattutto in Europa.
Lo ha detto lo scorso 19 agosto il cardinale João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, in un incontro con i religiosi nella Cattedrale di San Paolo, in Brasile.
«L’età media delle suore in Europa è di 85 anni, il che vuol dire che tra poco moriranno senza essere rimpiazzate» ha fatto presente il porporato focolarino.
Ovvero si estingueranno.
Un crollo che non ha precedenti nella storia della Chiesa.
Il portale governativo dello Stato di Minas Gerais ha riportato alcuni nodi che secondo Braz de Aviz andrebbero sciolti.
Per quanto riguarda il voto di povertà, molti ordini posseggano patrimoni milionari, lo dimostra anche il fatto che il 50% dei depositi dello IOR sono appunto di religiosi.
Il cardinale ha denunciato un modo spesso oppressivo di vivere l’obbedienza all’interno delle comunità – l'obbedienza è necessaria, ha detto, ma deve essere esercitata tra fratelli – e uno scarso “turn over” dei superiori.
Ha quindi citato il caso di una superiora, provinciale di una congregazione di suore, che ha chiesto la dispensa dai voti all’età di 80 anni per seguire il suo ideale di maternità: è uscita e ha adottato un bebé di tre mesi.
È necessario alimentare un clima di famiglia all’interno delle comunità, ha sottolineato Braz de Aviz, indicando una via possibile, ossia quella di favorire la nascita di comunità miste, superando ataviche apprensioni al riguardo: «Nel passato abbiamo avuto difficoltà per quanto riguarda la convivenza, perché si diceva che bisognava fare attenzione, perché la donna è un pericolo, perché l’uomo è un pericolo…».
Tuttavia, ha specificato sempre il cardinale, «non consiglierei molto di formare comunità miste nella stessa casa» ricordando che il voto di castità non è stato abolito.
Fonte : Il Timone