Ribadiamo ancora una volta che NON ci piacciono i discorsi apocalittici ne' tantomeno lo "stile", spesso condito da fanatismo, di coloro che vogliono "mettere in guardia" gli altri fratelli.
Il problema dell'ora presente è inquietante per questo dobbiamo sempre confidare nella Fede ( e nel buon senso) dei nostri padri.
Il problema dell'ora presente è inquietante per questo dobbiamo sempre confidare nella Fede ( e nel buon senso) dei nostri padri.
Nella Sacra Scrittura , nel Magistero della Chiesa e naturalmente nella pratica sacramentale "vivendo la Chiesa di Dio, da lui fondata nei sacramenti" (-v. sotto-) c'è tutto quanto occorre per la nostra salvezza.
Il Santo Vangelo nella parabola del ricco Epulone insegna: «Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”.
Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”.
E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”.
Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Postiamo una parte dell' Articolo di Tempi (link sotto) come se fosse una semplice riflessione spirituale su questo passo del Vangelo di Matteo : «Dicci quando accadranno queste cose, e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo.
Gesù rispose: «Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno. Sentirete poi parlare di guerre e di rumori di guerre.
Guardate di non allarmarvi; è necessario che tutto questo avvenga, ma non è ancora la fine.
Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi; ma tutto questo è solo l'inizio dei dolori.
Allora vi consegneranno ai supplizi e vi uccideranno, e sarete odiati da tutti i popoli a causa del mio nome.
Molti ne resteranno scandalizzati, ed essi si tradiranno e odieranno a vicenda.
Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà.
Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.
Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine.
Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda.
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Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo».
A casa della Madonnina di Civitavecchia
di Benedetta Frigerio
TEMPI ( link sotto)
25 giugno 2016
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Che messaggio voleva dare Maria apparendo alle porte di Roma? «Ci ha messo in guardia dall’attacco di Satana alla famiglia, dagli scandali e dell’apostasia, ossia dal rinnegamento della dottrina nella Chiesa romana per colpa di “molti sacerdoti” che avrebbe fatto scorrere il sangue di Gesù nella terra e nella croce.
Ci parlò poi di una terza guerra mondiale fra Oriente e Occidente, evitata grazie all’atto di affidamento, l’8 ottobre del 2000, a Maria fatto dal Papa.
Il Pontefice poi ringraziò con una lettera Jessica di averlo informato della richiesta della Madonna di consacrare l’umanità e la Chiesa al cuore immacolato di Maria».
Nei messaggi la Vergine ha ripetuto che occorre consacrarsi al suo cuore, sapendo che «Satana vuole distruggere l’umanità colpendo la famiglia, fonte della vita e della fede.
La Madonna chiede questo anche per proteggerci dal grande e finale attacco del 2017, centenario di Fatima».
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Gregori vuole spiegare come parlando a un bambino presente: «Vedi Leo, noi siamo già consacrati a Dio tramite il battesimo, ma consacrarsi a Maria, che ha lo stesso Dna di suo Figlio, significa farsi condurre a Lui tramite lei, che, come Chiesa, ci porterà alla vittoria finale sotto la sua protezione nello scontro finale fra bene e male».
«Siamo in tempi eccezionali, anche per questo, come ha chiarito lei stessa nel messaggio del 26 agosto del 1995, sta parlando in ogni parte del mondo per aiutarci a superare il dramma attuale che precede la seconda venuta di Cristo annunciata nei messaggi».
Ma tutto questo «non ci faccia scappare di paura», perché «la consacrazione, insieme ai sacramenti, la preghiera, la confessione settimanale, l’adorazione eucaristica e la Messa, a cui la Madonna ci richiama», serve a «vivere la normalità della vita ordinaria mettendo al primo posto Dio».
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Una bambina non resiste e domanda a Gregori se vede ancora la Madonna: «Tutti i giorni, quando mi alzo e vedo mia moglie». Come a dire che lo straordinario «accade in momenti particolari della storia, quando Dio vuole richiamare l’uomo che si è allontanato da Lui. Ma questo intervento diretto serve a farci ricominciare a riconoscere Dio nella quotidianità. Maria, infatti, dice che la preghiera sono anche gli atti di amore di ogni giorno».
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Salutiamo Gregori come fossimo stati ospiti di una amico, «un peccatore come tutti», dice lui, ma che ha ricevuto una grande grazia: «Pregate ogni mattina così: “Dacci la forza e la perseveranza di rimanere inchiodati alla tua croce”», conclude mentre dietro di noi un altro gruppo di persone aspetta di ascoltare da capo la sua testimonianza.
È così che i Gregori vivono da vent’anni, aprendo le porte di casa ogni giorno nel nascondimento.
E si capisce che cosa significhi che il giogo della responsabilità è leggero perché comunica amore, ma resta pur un giogo.
Da rifiutare o accettare a servizio della Chiesa: «Amatevi – comunicò a Gregori una voce interiore precedente alle apparizioni – tornate a essere il vero popolo di Dio, un popolo di vera umiltà, amore, preghiera e vivendo la Chiesa di Dio, da lui fondata nei sacramenti».
Salutiamo grati e torniamo al santuario per la Messa scoprendo che è la festa del cuore immacolato di Maria.
La sera mangiamo insieme sul mare.
Ci conosciamo da pochissimo, ma tra noi e le famiglie si è già generata un’unità inspiegabile.
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