MiL aveva dedicato alla squallida vicenda questo post QUI
Il giornale Avvenire ed il nostro sconcerto
di Sabino Paciolla
Il vignettista Sergio Staino lascia il giornale Avvenire.
Della cosa non posso che essere contento.
Si può immaginare pure che Staino se è entrato ad Avvenire è perché qualcuno lo ha invitato.
Della cosa non posso che essere NON contento.
A proposito della questione, rilancio l’articolo dell’amico don Gabriele Mangiarotti, che ringrazio.
«Non ingannatevi; Dio non si prende in giro» dice San Paolo nella lettera ai Galati (6,7).
E questo vale anche per i cristiani, che non amano essere presi in giro né ingannati.
E questo vale anche per i cristiani, che non amano essere presi in giro né ingannati.
Tanto meno dalle pagine di quegli strumenti di
comunicazione che sono la cosiddetta stampa cattolica. Ricordo i tanti
sacrifici fatti per sostenere un giornale come Avvenire che sembrava
essere la voce di una fede limpida e coraggiosa, presente nell’ambiente
così spesso ostile dei mass-media laicisti e massonici.
Che sconcerto dopo l’ultima vignetta di Staino contro Salvini e dopo la lettura delle sue dimissioni dall’Avvenire stesso, ma soprattutto che fastidio leggere il commento del Direttore Tarquinio alla sua missiva.
Già tempo fa avevo scritto con amici una lettera al Card. Bassetti a proposito di una striscia offensiva della fede ospitata dall’Avvenire.
Che sconcerto dopo l’ultima vignetta di Staino contro Salvini e dopo la lettura delle sue dimissioni dall’Avvenire stesso, ma soprattutto che fastidio leggere il commento del Direttore Tarquinio alla sua missiva.
Già tempo fa avevo scritto con amici una lettera al Card. Bassetti a proposito di una striscia offensiva della fede ospitata dall’Avvenire.
Ed era una lettera chiara, pacata e niente affatto offensiva né violenta
nei toni. Ecco che cosa avevamo scritto:
«A Sua Eminenza reverendissima Card. Gualtiero Bassetti Le scriviamo in merito alle oltraggiose vignette di Sergio Staino, pubblicate ogni domenica sul quotidiano Avvenire, giornale di proprietà della Conferenza Episcopale Italiana, ed espressione del mondo cattolico. In queste vignette, come Ella potrà bene vedere nella
striscia allegata e nel sito di Staino dove sono tutte raccolte, Nostro Signore Gesù Cristo è presentato come un vero e proprio bamboccione, poco sveglio e poco pulito, che crede di essere Figlio di Dio. Insomma, uno tipo un po’ fissato come dichiarato da Staino a Marina Corradi nell’intervista del I° ottobre 2017: Però il punto è che Gesù sosteneva di essere morto e risorto…
Staino sorride, da toscano la mette in facezia: “Massì, va bene, Gesù aveva questa sua idea”
Questi disegni offendono l’onore di Nostro Signore Gesù Cristo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, vero Dio e vero uomo, offendono la Chiesa italiana e, per giunta, violano il secondo Comandamento del decalogo. Nella sostanza, nulla hanno da invidiare alle vignette blasfeme di Charlie Hebdo. Siamo indignati e scandalizzati che il giornale dei Vescovi italiani pubblichi tali disegni assolutamente irriguardosi verso Dio, verso la Chiesa, verso i credenti e verso l’umanità intera. Confidiamo che Ella possa intervenire per porre fine a tale scempio. Le auguriamo un fecondo cammino nella guida dei Vescovi italiani, certi che la Sua paternità aiuti tutta la Chiesa italiana a vivere la testimonianza a Nostro Signore nella gioia e nel coraggio. Don Gabriele Mangiarotti, Laura Costantini, Andrea Mondinelli»
Non
mi riconosco affatto nelle parole di Tarquinio, che indicano un
atteggiamento malevolo che sarebbe presente in chi ha criticato questa
specie di umorismo blasfemo che non dovrebbe avere spazio sulle colonne
di un quotidiano cattolico:
«Ti ringrazio per la tua schiettezza e il tuo rigore morale. (sic) E mi dispiace, mi dispiace davvero. Così come mi dispiace che altre persone, turbate e in qualche caso eccitate anche solo dall’idea di un «ateoche disegna per “Avvenire”», abbiano perso la loro serenità fino a concepire e scrivere invettive come quella che citi.
Anche passandosi parola. Terribile, ma purtroppo per me non sorprendente. Proprio come la lente da microscopio ostile che hai sentito addosso, soprattutto per dimostrare che “Staino deride Gesù”, sebbene il “tuo” Jesus abbia fatto e faccia pensare e sorridere in modo dolce o amaro sulla vita, sulle ingiustizie, sul prezzo dell’amore per la verità, sulle scelte dei potenti, e mai (sic) sia oggetto e vittima di sberleffo, come fu fin sulla croce… Sappi, però, che non somigliano, quelle parole arse e brucianti, ai pensieri e alle parole di tanti cattolici accanto ai quali io cammino dentro le pagine di questo giornale “uguale e speciale”, ma prima ancora, e ormai da una vita, nella Chiesa e sulle strade del mondo. Strade che non sono solo nostre e lungo le quali incontriamo e affianchiamo donne e uomini che vengono da altre direzioni, ma hanno voglia di parlare la stessa lingua (sic), di riconoscere il bene, di capirsi e di appassionarsi insieme per l’umanità e soprattutto per i più poveri e i più piccoli. Ognuno porta la luce che ha, e accende quella che trova o che gli viene donata lungo il cammino. Tu sei così. Grazie, caro Sergio, per le parole che riservi ai nostri lettori e al nostro lavoro. Grazie per la limpida preoccupazione per il nostro Papa. Grazie per il tuo abbraccio di saluto in forma di “striscia”. Lo ricambio con altrettanta forza, perché so che non resterai svenuto… Diranno che ora sei senza avvenire, ma non è vero.»
Non
nascondiamoci dietro la storia dell’ateismo, che non c’entra proprio
nulla.
Tali vignette sono oggettivamente blasfeme in se stesse e lo
sarebbero ugualmente, anche se le avesse disegnate il direttore
Tarquinio in persona…
Per il tramite di: Sabino Paciolla QUI