"Malgrado il progressivo affievolirsi di una tradizione che fino a pochi decenni fa era rispettata da ogni contadino, l’usanza sta pian piano tornando in auge, grazie alla riscoperta delle tradizioni legate al mondo pastorale e agricolo.
Le rogazioni minori hanno origini molto antiche e sembrerebbero risalire ad un evento occorso intorno al V secolo dopo Cristo in Gallia.
Nel 474 molte calamità naturali, fra cui un disastroso terremoto, colpirono il Delfinato, cosicché Mamerto, allora
vescovo della città di Vienne, invitò i propri concittadini ad organizzare processioni e preghiere.
I tre giorni culminarono nella giornata dedicata all’Ascensione. Le rogazioni maggiori, invece, sembrerebbero ancora più antiche. Si tengono ogni 25 aprile e tradizione vuole che provengano da un’antichissima ricorrenza pagana, i riti dell’Ambarvalia, i quali consistevano in processioni tese a propiziare un buon raccolto.
Durante i riti, veniva invocata la dea Cerere e tutte le preghiere erano destinate a lei. Intorno alla metà del IV secolo, la pratica venne trasformata in un rito cristiano da Papa Liberio, anche se parecchi decenni più tardi la celebrazione restava ancora saldamente radicata negli usi della popolazione pagana sopravvissuta all’ondata di cristianizzazione di quegli anni.
La pratica fu approvata definitivamente durante il concilio tenuto ad Orleans nel 511, ma in quell’occasione fu applicata una modifica sostanziale: per rendere omaggio a questa pratica religiosa diventava obbligatorio astenersi dal lavoro, al fine di dedicarsi completamente al digiuno e alla preghiera.
Oltralpe il rito venne riconosciuto anche dagli imperatori carolingi, mentre a Roma fu ammesso definitivamente nell’anno 816, perché fortemente voluto da Papa Leone III. Da quel momento in poi, l’antica celebrazione di origini pagane venne estesa a tutto il mondo cristiano.
Le Rogazioni vennero osservate da ogni parrocchia d’Europa, al fine di garantire la protezione divina al lavoro nei campi." ( QUI )
Leggere anche le Rogazioni nel territorio vicino il Santuario della Madonna del Piratello di Imola QUI
Le Rogazioni e la Grande Rogazione
In occasione delle Rogazioni (il lunedì, il martedì e il mercoledì prima dell’Ascensione) segnaliamo l’insegnamento del Catechismo Maggiore di San Pio X su questa antica pratica.
Segnaliamo inoltre un commovente video sulla Grande Rogazione dell’Altipiano di Asiago, nata negli anni ’30 del XVII secolo: ( v. sotto il video )
Catechismo Maggiore di San Pio X
- Della processione che si fa nel giorno di S. Marco e ne' tre giorni delle Rogazioni minori
79 D. Che cosa si fa dalla Chiesa nel giorno di S. Marco e ne' tre giorni delle Rogazioni minori?
R. Nei giorni di S. Marco e ne' tre giorni delle Rogazioni minori si fanno dalla Chiesa processioni e preghiere solenni per placare Iddio, e renderlo a noi propizio affinché ci perdoni i peccati, tenga da noi lontani i suoi castighi, benedica i frutti della terra che cominciano a mostrarsi, e provveda ai nostri bisogni si spirituali che temporali.
80 D. Le processioni di S. Marco e delle Rogazioni sono esse antiche?
R. Le processioni di S. Marco e delle Rogazioni sono antichissime, e il popolo soleva concorrervi a piedi scalzi con vero spirito di penitenza ed in grandissimo numero, lasciando ogni altra occupazione per intervenirvi.
81 D. Che facciamo noi colle litanie dei Santi che si cantano nelle Rogazioni, o in altre simili processioni?
R. Colle litanie dei Santi
1 imploriamo misericordia dalla santissima Trinità; e per essere esauditi ci rivolgiamo in particolare a Gesù Cristo con quelle parole: Christe audi nos, Christe exaudi nos, cioè: Cristo ascoltateci, Cristo esauditeci.
2 invochiamo il patrocinio di Maria Vergine, degli Angeli e dei Santi del cielo, dicendo loro; orate pro nobis: pregate per noi.
3 ci rivolgiamo nuovamente a Gesù Cristo e lo preghiamo, per tutto ciò che Egli ha fatto per la nostra salute, a liberarci da tutti i mali, e principalmente dal peccato, dicendogli: libera nos, Domine: liberateci, o Signore.
4 gli domandiamo il dono di una vera penitenza, e la grazia di perseverare nel suo santo servizio, e preghiamo per tutti gli ordini della Chiesa, e per l'unione e felicità di tutto il popolo di Dio dicendo: te rogamus, audi nos: ascoltateci, o Signore, ve ne preghiamo.
5 terminiamo questa preghiera colle parole con cui si comincia, cioè coll'implorare la misericordia di Dio, dicendogli di nuovo: Kyrie eleison etc.: Signore, abbiate pietà di noi etc.
82 D. Come dobbiamo noi intervenire alle processioni?
R. Noi dobbiamo intervenire alle processioni
1 con buon ordine e con vero spirito di penitenza e di orazione, cantando adagio e con pietà ciò che canta la Chiesa; o, non sapendo, unendoci col cuore e pregando in particolare;
2 con modestia e raccoglimento, non guardando qua e là, né parlando ad alcuno senza necessità;
3 con viva fiducia, che Dio sia per esaudire i nostri gemiti, e le comuni orazioni, e accordarci ciò che è necessario tanto per l'anima, quanto per il corpo.
83 D. Perché nelle processioni si fa precedere la Croce?
R. Nelle processioni si fa precedere la croce per insegnarci, che dobbiamo aver sempre innanzi agli occhi Gesù Cristo crocifisso per regolare la nostra vita e le nostre azioni secondo i suoi esempi, e per imitarlo nella sua passione, soffrendo pazientemente le pene che ci affliggono.