venerdì 20 marzo 2020

Coronavirus "Un soffio... e non ci siamo più. Tutto quello a cui eravamo attaccati lo lasciamo dov'è, giusto o ingiusto che sia."

"La tragedia di questo nostro tempo è la secolarizzazione e il fatto che sia stata messa all'angolo la metafisica ed espunto il soprannaturale." (Mic)









Un soffio... e non ci siamo più. Tutto quello a cui eravamo attaccati lo lasciamo dov'è, giusto o ingiusto che sia.
E non perché non saremo più nulla, ma perché saremo altrove.
Un altrove diverso, a seconda del giusto e dell'ingiusto precedente.
La storia sta presentando uno di quei tornanti di montagna che screma il gruppo pedalante.
Non solo in senso sanitario, ma anche economico, politico, del diritto, della libertà...
Come quando viene meno il respiro e poi non batte più il cuore, pare venir meno un sistema.
Sembra che chi ha potere lo eserciti nel disprezzo delle più elementari logiche del potere.
Sembra che ci sia chi può cambiare le regole e lo fa, stia usando i mezzi più impensabili.
Non è neanche lecito protestare, ridotti ad esser così instupiditi da non riuscire a farlo.
Venerdì santo. Al mattino ci avevano chiesto "Gesù o Barabba?" e abbiamo urlato Barabba.
Ogni potere ha scelto Barabba.
Quello occupante di Pilato e quello occupato di Gerusalemme.
Quello militare, quello politico, quello religioso.
Quello venuto da fuori, dei Romani.
Quello interno, tradizionale, il sinedrio vecchio(Anna) e giovane(Caifa)
Quello interno, moderno, laico e radical chic di Erode Antipa.
Quello popolare, istigato a farlo, urlando in coro prima "Barabba!" e poi "Crucifige!".
Alla fine chi doveva decidere ha deciso lavandosi le mani.
Una norma imposta allora dallo stesso virus che lo fa fare spesso adesso: la paura.
E se non solo la paura, l'idea che non è assolutamente chiaro che cosa sia la Verità.
Men che meno che la verità sia quel Gesù lì, ricoperto di piaghe dopo la flagellazione.
QUID EST VERITAS? VIR QUI ADEST!
Perciò in fondo alla Via crucis, a quest'ora, ora come allora, c'è un emettere lo spirito.
E non finisce lì. Ecco perché il diavolo fa le pentole e non i coperchi.
Lui fa di tutto per dirsi vincitore e ha già perso.
Noi siamo abbarbicati alle cose del regno in cui lui può molto, ma la vita vera è Oltre.
Oltre quel soffio, che ognuno si augura il più tardi possibile, ma che apre vita eterna.
Provando scandalo per le porcherie di questo mondo, non giochiamoci la luce che lo supera.


Tralcio QUI