"Nell'ospedale di Crotone San Giovanni di Dio.
Dal 26 di marzo i contagi Covid si sono arrestati.
E da quel giorno hanno iniziato a guarire i primi malati di Coronavirus fino a che da una settimana Crotone è una provincia Covid free dato che al momento non figurano nuovi contagi.
Ebbene. Il 26 marzo è anche la data in cui in ospedale ha fatto il suo ingresso anche una signora speciale.
Si chiama Madonna di Capocolonna ed è la patrona della diocesi calabrese.
L’effige della Madonna nera, che viene portata i processione tutti gli anni dai crotonesi fino al promontorio (Capocolonna) in cui oggi sorge il suo santuario, era stata prestata temporaneamente dall’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta con questa singolare motivazione: «Nei prossimi giorni il Quadricello della Madonna di Capocolonna, lo manderò per qualche giorno presso l’ospedale di Crotone come segno della vicinanza della nostra chiesa a questo luogo nel quale si sta combattendo una battaglia importante per la salute è il benessere di tutti noi».
Ebbene: da quel giorno i contagi si sono arrestati e le guarigioni hanno iniziato a contarsi copiose." MiL QUI
Un Teologo ha commentato
Questa bella storia da Crotone ci fa iniziare con grande fede il maggio mariano.
La fede: la grande assente o la dimenticata e la più
sottovalutata delle virtù.
Già questa parola, virtù, è desueta mentre i vizi sono diventati, per molti, dei diritti.
La virtù è una disposizione abituale e ferma a fare il bene e dare il meglio di sé. Infatti il fine di una vita virtuosa consiste nel divenire simili a Dio. A questo siamo chiamati, poiché Gesù invita ad essere perfetti come il Padre. La santità di Dio consiste nella sua perfezione e, allo stesso tempo, diventa una chiamata per l’uomo (Mt 5, 48).
Questo sta molto al di sopra delle fratellanze orizzontali e massoniche, della fraternità equo-solidale in salsa ambientalista, del volemose bbene che ci fa sentire tanto buoni, soprattutto in favore di telecamere, o scusando ogni porcheria dicendola fatta "per amore".
L'essere umano, non l'originale ma quello decaduto, è malato a prescindere dalle epidemie: il dono della salvezza fattoci da Cristo ci dà la grazia necessaria per perseverare nella ricerca delle virtù. Le altre virtù umane si radicano nelle virtù teologali che rendono le idoneo (capace) l'uomo della partecipazione alla natura divina. Le virtù teologali si riferiscono direttamente a Dio: fondano, animano e caratterizzano l'agire morale del cristiano e informano e vivificano tutte le altre virtù morali. Sono infuse da Dio nell'anima per renderla capace di agire come suoi figli e stare con Lui per la vita eterna.
La fede è la virtù teologale per la quale noi crediamo in Dio e a tutto ciò che egli ci ha detto e rivelato. Il dono della fede rimane in colui che non ha peccato contro di essa.
Lo dice il Catechismo. E chi è innamorato di Maria Santissima lo riconosce in lei.
Così S. Luigi Maria Grignion de Montfort: confesso, con tutta la Chiesa, che Maria essendo una semplice creatura uscita dalle mani dell'Altissimo, paragonata alla sua Maestà infinita è meno di un atomo, o meglio non è niente del tutto, poiché Egli solo è "Colui che è" (Es 3,14). Perciò questo grande Signore, sempre indipendente e bastante a se stesso, non ebbe e non ha ancora assolutamente bisogno della santissima Vergine per il compimento delle sue volontà e per la manifestazione della sua gloria. Gli basta volere per fare tutto.
Tuttavia dico che, dato l'ordine attuale delle cose, Dio avendo voluto cominciare e compiere le sue più grandi opere per mezzo della santissima Vergine dal momento che la formò, bisogna credere che non muterà condotta nei secoli dei secoli, perché egli è Dio e non muta nei suoi pensieri né nella sua condotta. Dio Padre diede al mondo il suo Unigenito solo per mezzo di Maria.
Per quanto i patriarchi avessero sospirato, per quanto i profeti e i santi dell'antica legge avessero invocato, per quattromila anni, per avere questo tesoro, solo Maria lo meritò e trovò grazia davanti a Dio con la forza delle sue preghiere e l'altezza delle sue virtù.
Essendo il mondo indegno, dice sant'Agostino, di ricevere il Figlio di Dio direttamente dalle mani del Padre, egli lo diede a Maria perché il mondo lo ricevesse per mezzo di lei.
Un atomo nel Tutto. Ma che atomo!
Eh sì: se avessimo la fede del granellino di senape...
C'è chi si barcamena a mercanteggiare con il mondo e chi porta in processione un quadro.
I primi hanno mostrato di avere fede nei comitati scientifici.
I risultati sono evidenti.
Che la Madonna ci conceda la grazia di un mese di profonda conversione delle logiche ecclesiali in atto e che ognuno di noi sia un elettrone, un neutrino dell'atomo di Maria!