venerdì 31 ottobre 2014

Preghiera per la Famiglia ( composta 60 anni fa dal Ven.Pio XII )

PREGHIERA PER LA FAMIGLIA
(Testo di Pio XII, 31 ottobre 1954)

Signore, Dio di bontà e di misericordia, che nel mondo del male e del peccato alla società dei redenti hai offerto, purissimo specchio di pietà, di giustizia, di amore, la Santa Famiglia di Nazareth, vedi come la famiglia è oggi da ogni parte insidiata, e tutto congiura a profanarla, strappandole la fede, la religione, il costume.

Assisti, o Signore, l’opera delle tue mani! Proteggi nei nostri focolari le virtù domestiche, garanzia unica di concordia e di pace!

Vieni e suscita i difensori della famiglia!

Suscita gli apostoli dei nuovi tempi, che nel tuo Nome, col messaggio di Gesù Cristo e con la santità della vita richiamino alla fedeltà i coniugi, all’esercizio dell’autorità i parenti, all’ubbidienza i figli, alla modestia le fanciulle, alla stima e all’amore della casa da Te benedetta le menti e i cuori di tutti!

Restaurata in Gesù Cristo su gli esempi del divino modello di Nazareth, ritrovi la famiglia cristiana il suo volto; ritorni santuario ogni domestico nido; si riaccenda in ogni focolare la fiamma della fede, che le avversità porta in pazienza, le prosperità con moderazione, e tutto compone nell’ordine e nella pace.

Sotto il tuo sguardo paterno, o Signore, e affidata alla tua Provvidenza, auspice l’amoroso patrocinio di Gesù, Maria e Giuseppe, sarà la famiglia asilo di virtù, scuola di sapienza. 
Sarà riposo negli affanni della vita, testimonianza alle promesse di Cristo. 
Renderà al cospetto del mondo gloria a Te, Padre, e al tuo Figlio Gesù, finché non giunga con tutti i suoi membri a cantare le tue lodi nei secoli eterni. 
Così sia.

Festa della Madonna di Guadalupe in San Pietro con il Papa

Il 12 dicembre prossimo, festività di Nostra Signora di Guadalupe, Papa Francesco presiederà una concelebrazione eucaristica nella Basilica di San Pietro in onore della Patrona dell’America Latina. 
La Santa Messa avrà inizio – alle ore 18.00 – e sarà preceduta dall’ingresso in Basilica delle bandiere di tutti i Paesi del continente, dal loro omaggio all’immagine della Patrona, dalla successiva recita del “Rosario Guadalupano” e da una preghiera di Avvento accompagnata da canti della tradizione popolare latinoamericana. 
La Celebrazione presieduta da Papa Francesco verrà tele-trasmessa in numerosi Paesi del Continente latinoamericano.


La Santa Messa – informa la Pontificia Commissione per l’America Latina – sarà accompagnata dai canti della “Misa Criolla” del compositore argentino Ariel Ramírez, la cui esecuzione sarà diretta dal figlio, Facundo Ramírez. 
È significativo come, esattamente 50 anni fa, Ariel Ramírez presentò al Beato Paolo VI la sua opera appena composta. La presenza di questo prestigioso gruppo musicale è stata possibile grazie alla collaborazione della presidenza Argentina per l’importante evento.


Il giorno successivo alla Concelebrazione eucaristica, la Pontificia Commissione per l’America Latina ha organizzato e convocato un “evento guadalupano”, che avrà luogo nell’Auditorium dell’Augustinianum, per studiare più approfonditamente l’evento delle apparizioni e il significato del messaggio di Nostra Signora di Guadalupe nella genesi dei popoli americani e di fronte alle sfide del mondo attuale.

Fonte: Radio Vaticana tramite Korazym.com

martedì 28 ottobre 2014

Siamo tutti Lefebvriani ! Il gioco delle tre carte .


Avevamo già scritto ( QUI ) “Ci è dato obiettivamente di osservare che ogni qual volta si ri-parla di ripresa dei colloqui " intra moenia " con i massimi esponenti della Fraternità Sacerdotale San Pio X o di notizie simili riguardanti quella Comunità " qualcosa " si mette di traverso onde accidentare maggiormente il già impervio terreno d'incontro.”

In effetti la “presa di posizione” del Vescovo di Albano, collocandosi stranamente dopo la positiva ripresa dei colloqui della Fraternità, sembra superare per eccesso di zelo quanto gli stessi organismi ecclesiali avevano precedentemente puntualizzato circa la frequentazione delle cappellanie della Fraternità San Pio X stabilendo che : “… qualunque fedele cattolico che richiede e riceve Sacramenti nella Fraternità San Pio X si porrà di fatto nella condizione di non essere in comunione con la Chiesa Cattolica. Una riammissione nella Chiesa Cattolica dovrà essere preceduta da un adeguato percorso personale ecc ecc …”

" Cos'e'? - ha scritto un fedele in un blog cattolico - La gente di Albano e dintorni comincia a disertare in massa le chiese diocesane ed affolla il Priorato ? Otto x mille in calo ? Offerte sempre più generose alla FSSPX ? "

Considerazioni da non scartare appieno : sappiamo bene infatti come la struttura ecclesiale sia particolarmente "sensibile" alle sollecitazioni economiche e materiali ...

Al fedele, così pragmaticamente impostato , gli fa eco una fine Teologa : " In effetti devono dar molto fastidio 60 bambini iscritti a catechismo per le comunioni, 25 cresime amministrate da Mons. de Galarreta due settimane fa e il Priorato brulicante di giovani e famiglie... "

Noi non stiamo a scrivere sullo stato canonicamente “imperfetto” cui versa attualmente la Fraternità Sacerdotale San Pio X ma come fedeli obbedienti al Magistero immutabile della Chiesa Cattolica ci piace ancora riflettere sul pensiero di Leonardo Sciascia, grande intellettuale d' impostazione marxista, che riferendosi alla nuova linea bonariamente “conciliare” della Chiesa ebbe a dire : “ …il cristianesimo ha perso la sua aurea di solennità. Se la chiesa fosse rimasta quella di un tempo, la chiesa di Pio XII, ma sai quanta gente accorrerebbe?


Dall’esterno noi continuiamo a vedere pienamente presenti nell’azione pastorale della FSSPX quei valori autenticamente cattolici, riassunti da Sciascia come la " chiesa di Pio XII ", che aimè sono stati perduti nel corso del cammino ecclesiale post conciliare : il buon Catechismo, l’educazione scolastica e post scolastica dei giovani sotto la vigile attenzione del Clero, il rispetto per la Famiglia e i Genitori , l’esaltazione della Liturgia fonte e culmine della vita cristiana .

La storia ci insegna ed i Santi ci confermano che questi valori conducono la Società verso quell’armonia , prefigurazione della bellezza divina,  che per quasi 2000 anni ha irradiato la luce salvifica  le famiglie, le scuole, i luoghi di lavoro, i campi sportivi , i circoli ricreativi , gli ospizi, gli ospedali e gli asili.

Quella società cristiana che pur non essendo disgiunta dal mondo non ne viene tuttavia fagocitata ma anzi ne diviene sale e lievito .

Per questo ci sentiamo anche dall’esterno tutti lefebvriani !


E’ difficile percepire , nel confuso momento storico in cui ci è dato di vivere, il gioco delle tre carte in cui l’abile giocatore riesce contemporaneamente a mischiare le carte : una con l’ imminente rientro della FSSPX nella piena normalità canonica ( ovviamente frutto dell’ attenzione del Papa ); l’altra carta con la ripresa di stantie ed inesistenti censure ecclesiastiche ed infine la terza carta con un bel punto interrogativo “ ? ”.

In quel punto interrogativo sta nascosta l’incognita che neppure il decisionismo  di Papa Francesco potrebbe riuscire ad infrangere : ci sono dei poteri, anche nella Chiesa, che sono anche superiori al potere papale : un'avversione viscerale e, oserei dire diabolica, verso la quale non è servita neppure la lettera del 2009 - proprio ai vescovi - di Benedetto XVI, in occasione della rimozione delle scomuniche, che così dichiarava tra l'altro:
"...Non dovremmo come buoni educatori essere capaci anche di non badare a diverse cose non buone e premurarci di condurre fuori dalle strettezze? 
E non dobbiamo forse ammettere che anche nell’ambiente ecclesiale è emersa qualche stonatura? 
A volte si ha l’impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. 
E se qualcuno osa avvicinarglisi – in questo caso il Papa – perde anche lui il diritto alla tolleranza e può pure lui essere trattato con odio senza timore e riserbo..."


Oforse farebbe comodo un po' a tutti, Gerarchia Romana in primis , che la Fraternità Sacerdotale San Pio X rimanga dov'è ... al sicuro con la sua valida Successione Apostolica ... disobbedientemente cattolica ma fedele nella retta dottrina immutata ed immutabile della Chiesa ; aderente al Magistero ma distratta alla disciplina curiale di questi giorni ... una delle tante contraddizioni della Chiesa attuale pellegrina sulla terra ! 
Non si sa mai, non si sa mai ...”



lunedì 27 ottobre 2014

III Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum : "Non abbiate paura" !




San Giovanni Paolo II per la seconda volta ci suggerisce  le parole per commentare la grande manifestazione di fede che è il Pellegrinaggio Populus Summorum Pontificum ( qui alcune foto della parte finale della processione prima dell'entrata nella Basilica di San Pietro ) : «Non abbiate paura di andare per le strade e nei luoghi pubblici, come i primi Apostoli che hanno predicato Cristo e la Buona Novella della salvezza nelle piazze delle città e dei villaggi. 
Non è tempo di vergognarsi del Vangelo (cf. Rm 1,16)
È tempo di predicarlo dai tetti (cf. Mt 10,7)
Non abbiate paura di rompere con i comodi e abituali modi di vivere, al fine di raccogliere la sfida di far conoscere Cristo nella moderna "metropoli". 
Dovete essere voi ad andare "ai crocicchi delle strade" (cf. Mt 22) invitando tutti quelli che incontrate al banchetto che Dio ha apparecchiato per il suo popolo. 
Il Vangelo non deve essere tenuto nascosto per paura o indifferenza. Non è stato concepito per essere custodito in privato. 
Deve essere messo sopra un podio cosicché il popolo possa vedere la sua luce e rendere lode al nostro Padre celeste». 

Il III Pellegrinaggio è stato "storico" perchè calandosi direttamente nel mezzo della crisi attuale in cui  versa la Santa Chiesa, mistica sposa di Cristo Signore, ha voluto elevare all'Altissimo quel doveroso , piccolo tributo di preghiera necessario nell'economia della salvezza.


La doverosa esaltazione della buona Liturgia dei nostri Padri valorizza il grande patrimonio teologico, pastorale, artistico ed educativo che gli è proprio : le nostre stesse radici cristiane !


Ecco allora che le parole del Santo Papa sono più che mai appropriate per la scelta che gli Organizzatori del Pellegrinaggio hanno voluto imprimere : "

Non abbiate paura di rompere con i comodi e abituali modi di vivere, al fine di raccogliere la sfida di far conoscere Cristo nella moderna "metropoli". 
Dovete essere voi ad andare "ai crocicchi delle strade" (cf. Mt 22) invitando tutti quelli che incontrate al banchetto che Dio ha apparecchiato per il suo popolo".


Dovremmo essere abituati ai giovani inginocchiati che pregano.
Ormai di Messe nell'antico rito ne abbiamo viste parecchie ed in ogni parte d'Italia e del mondo eppure  quei tantissimi ragazzi e ragazze che  prima , durante e dopo la celebrazione della Santa Messa hanno pregato lungamente in ginocchio continuano a commuoverci.


Li abbiamo visti devotamente inginocchiati  nelle Chiese romane del Pellegrinaggio ( Trinità dei Pellegrini e San Lorenzo in Damaso  Basilica di San Pietro ) ed in quella di San Benedetto a Norcia.



E' come se quei giovani compissero una spontanea "oblazione" dicendo anche ai loro assenti Vescovi : " Eccoci. Siamo presenti. Contate anche su di noi ! "


Ed i Vescovi ( anche quelli italiani)  prima o poi quando avran rigettato le diffidenze ( talvolta anche comprensibili perchè  frutto di una non conoscenza - ignoranza - delle tematiche prettamente spirituali  dei gruppi del Summorum Pontificum ) saranno in grado di dire  a quei giovani : " Non abbiate paura di andare per le strade e nei luoghi pubblici, come i primi Apostoli che hanno predicato Cristo e la Buona Novella della salvezza nelle piazze delle città e dei villaggi. 
Non è tempo di vergognarsi del Vangelo (cf. Rm 1,16)
È tempo di predicarlo dai tetti (cf. Mt 10,7)".


Quanto vorrei guardare in viso quel Vescovo che ripetutamente nega ed ostacola, con metodi assai poco cristiani, l'attuazione del Motu Proprio nella sua Diocesi sapendo di fare del male ad un gruppo di suoi fedeli ( per lo più in cassa integrazione ) che avendo a carico numerosi figli sono costretti a fare i "migranti liturgici" ( con i costi della benzina che ben conosciamo ) .
Questa è pastorale ?
Questo è il modo di comportarsi da Pastore quando minaccia, neppur velatamente, alcuni suoi preti per dissuaderli, con il ricatto della "pagnotta", a celebrare nell'antico rito per quelle brave famigliole ?



Non è più tempo delle scandalose divisioni che giovano solo ai nemici di Cristo e della Chiesa.

Cari e venerati Vescovi quei giovani inginocchiati a terra hanno per primi compreso che : "Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande".





" Nella Chiesa c'è spazio per tutti " !


Andrea Carradori








sabato 25 ottobre 2014

III Pellegrinaggio “ Populus Summorum Pontificum” Roma 2014 : un popolo sacerdotale












Come espressione   di riconoscenza e di ammirazione verso i Pellegrini  che con grandi sacrifici ed abnegazione hanno reso splendente di fede e di devozione il III Pellegrinaggio 2014 del Populus Summorum Pontificum, ho l’ardire di "utilizzare" alcune parole  che San Giovanni Paolo II rivolse ai fedeli nel Suo  primo viaggio nell’amata terra Polacca  : “ Non vuole forse Cristo, non dispone forse lo Spirito Santo, che … manifesti e confermi, in modo particolare, nella nostra epoca la loro presenza nella Chiesa e il loro peculiare contributo alla storia della cristianità? Non è forse disegno provvidenziale che egli sveli … la ricca architettura del tempio dello Spirito Santo? “ ( QUI tutta l’Omelia del Santo Pontefice)

Non  fa parte della ricca e variegata "Architettura dello Spirito Santo" il Pellegrinaggio romano dei fedeli che si abbeverano alle fresche sorgenti della tradizione liturgica dei nostri Padri nella Fede ?


Godiamoci alcune foto, che parlano da sole, scattate da un fedele presente e ringraziamo Iddio per l’ottima riuscita del III pellegrinaggio 2014 : perché ci ha fatto gustare non solo la bellezza della Liturgia nella pura forma romana ma anche i frutti concreti  che quei riti venerandi hanno provocato nel cuore dei fedeli : un’attenta , actuosa e puntuale partecipazione nella preghiera, nel canto e della postura liturgica che si riflette nella vita quotidiana vissuta come una liturgia di lode a Dio .


Un popolo sacerdotale che lo Spirito Santo ha suscitato quale  supporto, spirituale e organizzativo, al Popolo Sacerdotale ordinato “in sacris” che nell’adorazione e nella Liturgia deve ritrovare al più presto la sua precipua missione evangelizzatrice soprattutto nelle periferie esistenziali .


La Chiesa "in uscita" si può e si deve avvalere anche del popolo sacerdotale "Summorum Pontificum" per riportare a Cristo Signore la società  sciaguratamente scristianizzata, con gli infausti risultati che vediamo ogni minuto.



Invitiamo tutti a guardare queste poche foto, molte altre ne seguiranno :  la Chiesa rifiorirà solo quando tornerà a volgere il Suo puro  sguardo “ad coelestia desideria” .


Invitiamo tutti ,  soprattutto coloro che esercitano un ufficio di responsabilità civile, a guardare queste foto : non è forse interesse comune che la Società cresca e si sviluppi armoniosamente evitando i conflitti fraticidi che hanno portato, assieme alla confusione, anche il disfacimento della casa comune ?


Non è la Chiesa iper protesa, superficialmente ed apparentemente, verso il "sociale" ( rimanendone poi fagocitata come abbiamo osservato nell'immediato post concilio) a garantire la ripresa della civiltà comune !
La gente ha bisogno del "sacro" come dell 'aria che respira .


Un una stretta strada dove siamo passati stamattina per raggiungere la Basilica di San Pietro ho ascoltato una giovane che dall’interno di un negozio ha esclamato " ma questi pregano! ".
Si, signora !
"Questi" hanno pregato davvero per alcuni giorni consecutivi.
Non ci resta che pregare in attesa che il Signore Onnipotente metta mano finalmente sulla Sua Chiesa purificandola dalle asfissianti contaminazioni con le mode terrene per riportare la Barca , guidata dal Successore di Pietro, nella giusta rotta di navigazione.

Malgrado le enormi difficoltà dei nemici della Tradizione ( e dei falsi amici ... ben peggiori e più pericolosi...) il popolo sacerdotale  in stragrande maggioranza formato da giovani e giovanissimi ( molti gli stranieri ... ci sarebbe molto da commentare queste lezioni straniere ...) ha insegnato che nel momento del pericolo e della prova la Chiesa può e deve contare su di loro !
Per la maggior gloria di Dio e per l'esaltazione della vera Fede !




Foto ( provvisorie ) : Basilica di San Lorenzo in Damaso , Adorazione Eucaristica prima della processione fino a San Pietro.

Arrivo davanti la Basilica di San Pietro.

La lettera che Benedetto XVI ha voluto dedicare ai pellegrini del III Pellegrinaggio.

mercoledì 22 ottobre 2014

Diocesi di Albenga-Imperia : Vescovo " in tempore persecutionis "

" Allora cominceranno a dire ai monti: Cadete su di noi! e ai colli: Copriteci! Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?" 


Invece di ricevere le giuste lodi per quanto generosamente ha fatto per tutta la vita " per la sola lode di Dio " e per l'edificazione spirituale del gregge che gli è stato affidato un mite , caritatevole e buon Vescovo, le cui virtù sono universalmente apprezzate dal popolo fedele al Magistero,  deve     sopportare un'indegna campagna di calunnie organizzata contro di lui . 


Malgrado ciò,  nonostante   la sua salute malconcia l'anziano Episcopus rimane miracolosamente immobile :  dignitosamente eretto nella sua postura Sacerdotale ed Episcopale verso la Croce da cui viene la nostra salvezza. 


Si rinnova in quell'Episcopus il miracolo che Cristo Signore riserva ai Servi buoni e fedeli : rimanere diritti, come blocchi di marmo ( Li hai posti come sentinelle, vegliano sulla tua Chiesa )  per resistere all' « incendio di persecuzione che si è acceso in mezzo a voi per provarvi »... partecipando  « alle sofferenze di Cristo » e rallegrandosi nel venir  « insultati per il nome di Cristo... se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome. ..., quale sarà la fine di coloro che rifiutano di credere al vangelo di Dio? »





L' eroica e dignitosa "elevazione" dei Servi fedeli " in tempore persecutionisfa infuriare i nemici della Chiesa :   pieni di odio satanico  .


Più l'Episcopus rivolge la sue purissime preghiere a Dio , più i distruttori della società cristiana digrignano i denti e fremono in cuor loro contro di Lui contro "l'alter Christus" !


Ci vuole certamente tanta fede per sopportare le esecrande ingiurie  scagliate contro un Servo fedele : neppure la società laica, seppure tavolta spietata, riesce a raggiungere i livelli di irriconoscenza e di cattiveria che caratterizzano   taluni ambienti ecclesiastici  che non disdegnano di coinvolgere attivamente i nemici della Chiesa per unirsi in un diabolico "pactum sceleris".  


Lo scopo di questo patto satanico è  di abbattere tutto ciò che profuma di Cattolicesimo e di vera devozione verso la Santissima Eucaristia, la Beatissima Vergine Maria ed i Santi.


Non vogliamo neppure commentare un pezzo giornalistico che per l'ennesima volta ,  con la presunta complicità di alcuni chierici locali, è stato confezionato in questi giorni in terra ligure con lo scopo di  abbattere l'episcopale fierezza di un degnissimo Successore degli Apostoli : prima o poi, quando la normalità ecclesiale sarà dignitosamente ripristinata ,  la Provvidenza trasformerà quell'ordinario, squallido  sciacallaggio contro un Episcopus in una straordinaria e splendente "corona di gloria" che gli Angeli porranno sul Capo purissimo dell'Unto del Signore, di Colui che ha testimoniato notte e giorno l'Agnello « degno di ricevere potenza e ricchezza ...   che siede sul trono ... lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli» . 
Amen.

martedì 21 ottobre 2014

III Pellegrinaggio Internazionale Populus Summorum Pontificum (Roma - Norcia, 23-26 ottobre 2014)


Cari Amici del Populus Summorum Pontificum!

Il Coordinamento Nazionale del Summorum Pontificum - CNSP partecipa attivamente al III Pellegrinaggio Internazionale del Populus Summorum Pontificum (Roma - Norcia, 23-26 ottobre 2014) ed aderisce con entusiasmo all'appello lanciato dal CISP a tutti i fedeli italiani perché partecipino numerosi agli eventi del Pellegrinaggio.

In questi giorni di confusione e disorientamento, ritrovarci con tanti altri fratelli nella fede cattolica, provenienti da ogni parte del mondo, per pregare insieme al ritmo della liturgia tra-dizionale, sarà anche un modo per manifestare la nostra incrollabile adesione alla perenne dottrina della Chiesa, che si esprime così mirabilmente nella S. Messa gregoriana, giacchè legem credendi lex statuit supplicandi.

Sforziamoci, dunque, di essere tutti presenti a Roma, e partecipiamo alla processione che ci porterà in San Pietro insieme a quanti, da ogni parte del mondo, si raccoglieranno attorno al Card. Burke per unirsi all'offerta della Santa Messa presso la tomba dell'Apostolo.

Per concorrere concretamente alla realizzazione del pellegrinaggio, il CNSP ha assunto con gioia sia l'incarico di curare l'Adorazione Eucaristica che, presso la Basilica di S. Lorenzo in Damaso, presieduta da don Marino Neri, precederà la processione verso San Pietro; sia l’organizzazione della trasferta Roma-Norcia-Roma, per assistere alla S. Messa solenne che p. Cassian Folson osb celebrerà nella Basilica di S. Benedetto domenica 26 ottobre, con l’assistenza e l’omelia del Card. Brandmüller.

VI CHIEDIAMO ANCHE UN AIUTO CONCRETO!
Invitiamo TUTTI I MINISTRANTI ad accorrere numerosi per prestare il loro prezioso servizio durante la processione e il successivo Pontifi-cale in San Pietro. L'appuntamento è per sabato 25 ottobre, non oltre le ore 9,00, in veste e cotta, presso la Basilica di San Lorenzo in Damaso, piazza della Cancelleria, Roma. Se potete, preannunciate la vostra presenza all'indirizzo lazio.cnsp@gmail.com.

A TUTTI COLORO CHE HANNO PRENOTATO IL PULLMAN PER NORCIA, ricordiamo che la prenotazione può ritenersi perfeziona-ta solo quando riceverete una mail di conferma dall’agenzia or-ganizzatrice. 
Se, pur avendo inviato la mail di prenotazione, non ave-te ancora ricevuto conferma, segnalatecelo all’indirizzo la-zio.cnsp@gmail.com o all’indirizzo emiliaroma-gna.cnsp@gmail.com: provvederemo noi stessi a verificare che la vostra prenotazione sia andata a buon fine.

Tutti a Roma e a Norcia, dunque, per testimoniare la nostra fede, la nostra perseveranza, il nostro amore per la Santa Messa, la nostra riconoscenza per il dono inestimabile del Motu Proprio Summorum Pontificum, e la nostra volontà di proseguire lungo il cammino per la sua piena e serena applicazione nelle nostre diocesi e nelle nostre parrocchie!

lunedì 20 ottobre 2014

Il Papa : " non possiamo rassegnarci a pensare al Medio Oriente senza i cristiani"


Siria e Iraq, le comunità cristiane sono perseguitate nell’indifferenza di tanti. 
E’ la denuncia levata da Papa Francesco nel Concistoro dedicato anche alla situazione dei cristiani nella regione. 
Dal canto suo, il cardinale Pietro Parolin, ha esortato i musulmani a condannare nettamente le violenze dei jihadisti. 
Dal segretario di Stato vaticano anche l'invito ai cristiani a non “cedere alla tentazione di cercare di farsi tutelare o proteggere dalle autorità politiche o militari di turno”, ma piuttosto di favorire il dialogo tra le diverse comunità religiose. 
Il Concistoro è stato presieduto dal Papa per la Canonizzazione dei Beati Giuseppe Vaz, sacerdote dell’Oratorio di San Filippo Neri, fondatore dell’Oratorio della Santa Croce Miracolosa a Goa e apostolo di Sri Lanka e India, e di Maria Cristina dell’Immacolata Concezione, fondatrice della Congregazione delle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato. 

Il servizio di Alessandro Gisotti:

“Pace e stabilità” per il Medio Oriente

E’ l’esortazione e al tempo stesso la preghiera di Papa Francesco che al Concistoro sulla regione auspica “la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo, la riconciliazione e l’impegno politico”. 
Nello stesso tempo, ha detto, “vorremmo dare il maggiore aiuto possibile alle comunità cristiane per sostenere la loro permanenza nella regione”:

Come ho avuto occasione di ribadire a più riprese, non possiamo rassegnarci a pensare al Medio Oriente senza i cristiani, che da duemila anni vi confessano il nome di Gesù. Gli ultimi avvenimenti, soprattutto in Iraq e in Siria, sono molto preoccupanti. 
Assistiamo ad un fenomeno di terrorismo di dimensioni prima inimmaginabili”.

Tanti nostri fratelli, ha soggiunto, “sono perseguitati e hanno dovuto lasciare le loro case anche in maniera brutale”:

Sembra che si sia persa la consapevolezza del valore della vita umana, sembra che la persona non conti e si possa sacrificare ad altri interessi. 
E tutto ciò, purtroppo, nell’indifferenza di tanti. 
Questa situazione ingiusta richiede, oltre alla nostra costante preghiera, un’adeguata risposta anche da parte della Comunità Internazionale”.

Sono sicuro, ha detto ancora, che, “con l’aiuto del Signore, dall’incontro odierno verranno fuori valide riflessioni e suggerimenti per potere aiutare i nostri fratelli che soffrono” 
E ha concluso il suo discorso con la speranza che si vada “incontro” al “dramma della riduzione della presenza cristiana nella terra dove è nato e dalla quale si è diffuso il cristianesimo”.


Dal canto suo il cardinale Pietro Parolin ha sottolineato che la comunità internazionale “non può rimanere inerte o indifferente di fronte alla drammatica situazione attuale” del Medo Oriente. 
Una situazione “inaccettabile” per le “atrocità inaudite perpetrate da più parti nella Regione”. 
E non ha mancato di ribadire la posizione della Santa Sede riguardo all'"ingiusta aggressione":

Si è ribadito che è lecito fermare l’aggressore ingiusto, sempre, però, nel rispetto del diritto internazionale, come ha affermato anche il Santo Padre. 
Tuttavia si è visto con chiarezza che non si può affidare la risoluzione del problema alla sola risposta militare. 
Esso va affrontato più approfonditamente a partire delle cause che ne sono all’origine e vengono sfruttate dall’ideologia fondamentalista”.


Per quanto riguarda il cosiddetto Stato Islamico, ha soggiunto, “va prestata attenzione anche alle fonti che sostengono le sue attività terroristiche attraverso un più o meno chiaro appoggio politico, nonché tramite il commercio illegale di petrolio e la fornitura di armi e di tecnologia”. 

Quindi, il cardinale Parolin si è rivolto direttamente alla comunità musulmana:

Nel caso concreto del cosiddetto Stato Islamico una responsabilità particolare ricade sui leader musulmani non soltanto per sconfessarne la pretesa di denominarsi “Stato Islamico” e di formare un califfato, ma anche per condannare più in genere l’uccisione dell’altro per ragioni religiose e ogni tipo di discriminazione”.

Nel suo articolato intervento, il porporato ha quindi messo l’accento sul drammatico esodo dei cristiani ed ha ribadito che il ruolo della Chiesa e, in particolare dei pastori, è di essere vicini al gregge che soffre. 

Da ultimo, il cardinale Parolin ha affermato che la Chiesa, “come una madre, è vicina a tutti i suoi figli che soffrono ingiustamente, prega e agisce per loro, li difende, non teme di affermare la verità divenendo parola per chi non ha voce, difesa e sostegno di chi è abbandonato o discriminato”.


domenica 19 ottobre 2014

Sinodo. Ora il Papa ha bisogno urgentemente delle nostre preghiere

Questa è l' ora di dimostrare il nostro DNA di Cattolici pregando per il Papa, Successore dell'Apostolo Pietro e Vicario sulla terra di N.S.G.C.

Di quali ( e che tipo ) di preghiere Egli può disporre attualmente ?
- Gli strateghi/sponsor che  hanno portato questo Papa alla guida della Santa Chiesa ( alcuni ) dopo aver avversato apertis verbis , in combutta con organizzazioni anticattoliche, il Suo mite Predecessore sono in grado di fornirGli delle vere preghiere ?
Vi fidereste Voi delle preghiere da parte di quelle persone ?


- I laudatori, chierici e laici, professionisti dell'esaltazione a mezzo stampa e mass media fin dai primi minuti del Pontificato di Papa Francesco, che non aveva ancora fatto niente ...  sono in grado di fornirGli delle vere preghiere ?
Vi fidereste Voi delle preghiere da parte di quelle persone ?


- Gli speculatori, chierici e laici che hanno investito sui gesti del Papa, a volte genuinamente spontanei a volte abilmente suggeriti dai professionisti dell'immagine,  sono in grado di fornirGli delle vere preghiere ?
Vi fidereste Voi delle preghiere da parte di quelle persone ?
 


Anche a noi grandi peccatori  che, al pari del pubblicano confidiamo nell'infinita misericordia di Dio,  è assegnato un tributo penitenziale di preghiera per il Papa e per la Chiesa ora più che mai.


La frase esortativa con la quale il Papa ieri ha concluso il Suo Discorso per la conclusione della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi è stata : "E per favore non dimenticate di pregare per me!"  
Subito mi è venuta  a mente la medesima invocazione  di Benedetto XVI nell'Omelia della Messa d'inizio Pontificato : " Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi. "


I lupi sono sempre gli stessi : apparentemente "dispensatori di accoglienza e di misericordia"    cercano di camuffarsi in pecore per mascherare la loro voracità di predatori . ( v.immagine sotto)



Al momento del giudizio particolare dovremo rispondere alla domanda del Giusto Giudice : " Tu hai pregato per il tuo Papa ?"
" Tu sei stato lupo o pecora per il tuo Papa ?



Meglio non rischiare : preghiamo per il Papa e per la Chiesa !
Non ci si rimette mai ...
Andrea Carradori

La foto in alto è stata fatta durante la processione d'introito della celebrazione della Messa per l'apertura dei lavori sinodali il 5 ottobre. 
L'immagine è assai eloquente e non ha bisogno di particolari commenti : nessuno dei Vescovi ritratti sorride o appare sereno all'apparire del Successore di Pietro.

venerdì 17 ottobre 2014

La cena nella Cappella Sistina : la carità ( del papa ) può giustificare tutto?

Premessa. La mia natura, fin troppo ottimista, mi spinge inguaribilmente a confidare, a mo' di un fanciullo, nelle strutture di Santa Madre Chiesa .  
Per questo non credo che la "cena" di cui gli organi di stampa scrivono in questi giorni si svolgerà proprio all'interno della veneranda Cappella Sistina.
Questo post, per lo più costituito da alcuni articoli che parlano di questo evento,   mi dà tuttavia ancora una volta occasione di mettere l'accento sulla mancanza, in casa nostra, del senso del "sacro" tante volte invocato da San Giovanni Paolo II e dal Suo predecessore Paolo VI, che domani sarà beatificato, che in una  celebre Omelia parlò chiaramente :  " del fumo di Satana entrato per una fessura nel Tempio di Dio ". 18 ottobre 2014.

Nei salotti radical – chic c'è un nuovo look democraticamente obbligatorio  : sostenere le “ aperture ” ( vere o presunte) di Papa Francesco ; la “ carità del papa ”ed infine il rallegrarsi ( pubblicamente) per gli sbarchi a Lampedusa … ( l’essenziale è mantenere le debite distanze da quei nostri fratelli ...  non si sa mai ... con l’ebola in arrivo …). 

E'  carino   ribadire sotto la calda luce delle telecamere il senso elitario ed esclusivo d’appartenenza ad un gruppo  : fa tanto chic e riesce persino a rassicurare la propria  coscienza .

“…ma di sicuro nessuno poteva immaginare che le autorità del Vaticano potessero concedere uno dei loro più preziosi tesori in affitto per un evento privato” si è lasciato scappare qualcuno a proposito dell' Exclusive Porsche Tour of Rome . ( Nel sito ufficiale della Porsche nessuna menzione alla beneficenza... sara' poi il Vaticano a destinare eventualmente i proventi ... ).



Franca Giansoldati su “ Il Messaggero ” del 15 ottobre non nasconde il suo entusiasmo per il concerto di beneficenza all’interno della Cappella Sistina previsto per sabato 18 ottobre :
« Cappella Sistina in affitto per i poveri concerto di beneficenza per soli vip . 
Quando Gioacchino Rossini compose la Petite messe solennelle, qualche anno prima di morire, non immaginava di certo che il suo testamento spirituale, due secoli dopo, avrebbe aiutato un Papa a soccorrere i più poveri, i barboni, gli ultimi, i reietti della società.
Rossini sarebbe stato più che felice di sapere che il silenzio immobile, irreale, quasi celestiale della Cappella Sistina, il sancta sanctorum di celebrazioni e conclavi, fino all'elezione di Francesco, il pontefice che ha scelto di chiamarsi così per realizzare «una Chiesa povera per i poveri», sarebbe stato rotto dalle note della sua composizione sacra. 
E che proprio quelle note sarebbero servite per offrire un riparo ai senza tetto, medicine agli ammalati, cibo alle mense parrocchiali. Già, perché è la prima volta che Francesco accorda ad un benefattore, stavolta la Porsche, la possibilità di usufruire straordinariamente della Sistina per organizzare un concerto, naturalmente a scopo benefico destinato a pochissimi spettatori. Più che uno spettacolo, stavolta, sembra una specie di missione umanitaria che permetterà al Papa venuto da lontano di aiutare, aiutare, aiutare».
La Giansoldati precisa che il “ concerto esclusivo, anzi, esclusivissimo, avverrà sabato prossimo alle 19,30. 
E' destinato a sole 38 persone” senza tuttavia aver citato anche la cena susseguente nel medesimo luogo, o in locali attugui,  che è il vero ed unico motivo di questo post.


Più esplicita a pagina 15 de Il Resto del Carlino del 17 ottobre è Nina Fabrizio  :
" Il Vaticano dà in affitto la Sistina
«Cena di gala, ma per beneficenza »
Evento targato Porsche per quaranta ospiti : 50 mila euro a coperto ( per la verità altri articoli parlano di 4990 euro N.d.R.)
Tesori da far fruttare
Imprenditori gli invitati
Ci sarà anche un concerto
Città del Vaticano
SE PAOLO VI nella Porziuncola di Assisi invocava San Francesco chiedendogli di aiutare la Chiesa a purificarsi dai beni economici perché hanno il triste potere di allontanare da Dio, papa Francesco, che eleverà domenica Montini agli onori degli altari e che del Poverello di Assisi ha preso il nome, passa all'azione. Tesaurizzando il gioiello artìstico per eccellenza del Vaticano: la Cappella Sistina. Tutto a beneficio, s'intende,
dei poveri. Domani sera, infatti, sotto la volta michelangiolesca del Giudizio universale, luogo solenne dell'elezione dei Pontefici in conclave, si terrà una ristrettissima cena di lusso per una quarantina scarsa di illustri ospiti, preceduta da un concerto di musica classica
A SEDERE all'esclusiva tavola dopo aver ascoltato musiche di Gioacchino Rossini immersi in una cornice unica al mondo, saranno imprenditori italiani e stranieri che hanno sottoscritto un biglietto di partecipazione all'evento vip.
L'organizzazione è stata messa in piedi con il supporto di Porsche e, pare, altre case automobilistiche.
Si parla di un costo del biglietto che si aggira attorno ai 50mila euro. 
Il ricavato totale, che dovrebbe quindi sfiorare la cifra di 2 milioni, comprensivi anche dei costì di assicurazione contro eventuali
danni a svantaggio di un bene inestimabile come la Sistina, ha lo scopo di sostenere la carità vaticana, nel segno di quella Chiesa dedita ai poveri e pronta a spogliarsi dei propri beni di cui ha parlato Bergoglio a più riprese dall'inizio del pontificato. 
Certo, oltre le Mura leonine, qualche polemica sull'iniziativa che non esita a utilizzare uno spazio bisogno¬so di essere preservato come la cappella che prende il nome da papa Sisto IV (ma che Michelangelo completò nel 1512 sotto Giulio II), non è mancata, anche se non è la prima volta che il Vaticano concede spazi storici ed esclusivi per ricevimenti o cerimonie. 
Così ieri il responsabile amministrativo dei Musei vaticani, monsignor Paolo Nicolini, ha voluto puntualizzare che « la Cappella Sistina non potrà mai essere affittata perché non è un luogo commerciale ».
Piuttosto, ha fatto sapere, «sabato debutterà l'arte della carità, un'iniziativa volta esclusivamente a sostenere progetti di carità del Papa».
L'EVENTO è promosso direttamente dai Musei vaticani per rivolgersi «a grandi aziende che mediante il pagamento di un biglietto, possono contribuire a finanziare attività benefiche». 
Di giorno, come si sa, la Cappella Sistina, inserita nel percorso dei Musei vaticani è presa d'assalto dai turisti che sostengono lunghe code per visitarla e che quest'anno sono arrivati alla cifra record di 6 milioni.
Ieri presentando i nuovi impianti di illuminazione e condizionamento, costati 3 milioni di euro, il direttore dei Musei, Antonio Paolucci, ha invocato per la Sistina, ormai al limite, «la crescita zero».
Le file non saranno comunque il caso dei 38 ospiti vip di domani che avranno anche il privilegio di una visita guidata solo per loro, anche se, appunto, a un prezzo non alla portata di tutti e votato alla causa della beneficenza".

LAvvenire con l’articolo : Cappella Sistina: concerto sì, «per carità» mette le mani avanti per prevenire qualche contestazione dell’iniziativa :
“Si chiama "L'arte della carità" ed è un'iniziativa pensata per raccogliere fondi (consistenti) per sostenere la carità del Papa. 
In pratica, aziende private prenotano eventi culturali in spazi prestigiosi, pagando un congruo rimborso.

Accadrà sabato prossimo, alle 19.30, per 38 fortunati (paganti un congruo biglietto) che nella Cappella Sistina assisteranno il coro di Santa Cecilia diretto dal maestro Ciro Visco. 
Questa iniziativa ha suscitato un appassionato dibatitto; il Messaggero ha addirittura parlato di "affitto per un evento privato".

" La Cappella Sistina non potrà mai essere affittata perché non è un luogo commerciale ", ha precisato però monsignor Paolo Nicolini, responsabile amministrativo dei Musei Vaticani, commentando la notizia su questo concerto. 
Sarà un evento di beneficenza, per raccogliere fondi destinati a senza tetto, malati, mense parrocchiali per i poveri.

"Sabato - aggiunge - debutterà L'arte della carità, un'iniziativa che vuole solo sostenere progetti di carità del Papa". 
Infatti, continua Nicolini, " l'evento è organizzato direttamente dai Musei Vaticani e si rivolge a grandi aziende che, mediante il pagamento di un biglietto, possono contribuire a finanziare attività benefiche". 
"Del resto la Cappella Sistina è visitabile in varie modalità - ha concluso Nicolini -: sabato sera in programma per i partecipanti ci saranno la visita, il concerto e la cena in una sala dei musei".

Dopo il recentissimo traumatico strappo del cordone ombellicale del katèchon ci aspettiamo di tutto anche di una ancor più evidente  trascuratezza da parte dei chierici e dei fedeli  del senso del sacro e del concetto di sacralità.


I novelli Maccabei, da tanti invocati per purificare la Chiesa, quando verranno non faranno ragionamenti secondo lo spirito del mondo : "Questo affitto sarà il primo di una lunga serie? Ben venga se il ricavato andrà ai bisognosi" ma, ribadendo che la carità è la più grande delle virtù, daranno lode a Dio nel Suo Tempio Santo : DOMUS MEA DOMUS ORATIONIS VOCABITUR TERRIBILIS EST LOCUS ISTE HIC DOMUS DEI EST ET PORTA COELI .