mercoledì 2 marzo 2016

Facciamo gli esseri umani, senza sentirci dei padreterni.Lasciamo a Dio di fare Dio.

Prendiamo da un sito autenticamente cattolico , come abbiamo fatto in diverse occasioni, il commento di un Teologo  che bene si addice  al periodo che stiamo vivendo. 
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" Lasciamo a Dio di fare Dio
Facciamo gli esseri umani, che è quello che ci compete.
Da cristiani, depositari di una Rivelazione specialissima e inedita di Dio, sentiamoci creature amate e chiamate alla beatitudine dal Signore.
Il quale Signore, fattosi carne e disposto alla croce per redimerci dalla schiavitù del peccato, è anche il Creatore di tutto.
Cioè capace di cose a noi impossibili.
A noi è possibile renderci conto del disastro del peccato e di essere, dopo il peccato originale, un terreno di battaglia, con Dio che vuole salvarci l'anima e satana che vuole strapparla eternamente all'amore di Dio.
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Un cristiano non dovrebbe fare troppa fatica a capire perchè anche i bimbi soffrono.
Farà fatica a farsene carico, farà fatica a portarne la croce, faticherà a contenere il dolore e qualche volta lo sdegno o una rabbia che potrebbe anche farsi peccato...
Ma il perchè si sa: a motivo del peccato. 
Ogni peccato semina male. 
Il Maligno si alimenta del male scelto da coscienze confuse, incapaci di riconoscere il peccato come ribellione a Dio, negazione Sua, non solo nel non ascoltrarLo, sapendoLo presente, ma addirittura vivendo come se Dio non esistesse.
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Lasciamo a Dio di essere Dio e facciamo gli esseri umani.
Impariamo a non considerare la legge che ci istruisce sul peccato una limitazione della libertà. 
Impariamo a considerare la libertà alla luce della Verità. 
Impariamo a considerare come la carità dia compimento alla legge, senza annullarla, cioè portando una norma a non essere un'idea, ad il pieno riconoscimento del Bene e del Male, adorando l'Amore che ci istruisce dandoci la direzione e il sostegno per il cammino verso la salvezza che non potremo darci da soli, essendo la nostra natura ferita.
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Facciamo gli esseri umani, senza sentirci dei padreterni.
La misericordia di Do ha senso solo per chi si accusa e si pente dei peccati.
Che misericordia può esserci per chi non ha nulla di che pentirsi?
E di che cosa si pente se non ha un criterio per giudicare?
Come può ammonire i peccatori o istruire gli ignoranti (opere di misericordia) chi non sa più nemmeno giudicare i peccati con la scusa di non offendere i peccatori?
Fare i "simpatici" con tutti ha ancora a che fare con la Verità? 
O è falsità?
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I miracoli li lascio fare al Signore. 
Però Glieli chiedo. 
Con tutto il cuore.
Intanto cerco di distribuire i doni ricevuti: la fede in Cristo, via, verità e vita.
La croce fa parte del gioco. Siamo su un campo di battaglia.
Confessare i peccati serve a noi, prima che a Dio che conosce già tutto.
Ogni peccato è un disastro. 
Dio perdona la colpa di chi si pente. 
E cambia vita.
La pena però resta. 
Chi la sconta quaggiù, chi dopo. Perchè Dio è giusto.
Non fa le leggi secondo "cultura".
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Il mondo è pieno di dolore, perchè a tanti peccati, corrisponde tanta pena, tanto più che sono pochissimi i pentìti che stanno attenti a non aggiungere altro male."