Nei giorni scorsi abbiamo obbedientemente postato un Comunicato della Curia Vescovile di Rimini ( QUI ) riguardo la duplice giornata del 29 luglio scorso.
Altrettanto obbedientemente (è il nostro cuore stavolta che ce lo comanda) ora riportiamo la prima parte di un articolo comparso in un sito cattolico.
Lo facciamo avendo nel cuore sentimenti di affettuosa gratitudine per alcuni nostri amici che, con grandi sacrifici, hanno partecipato alla processione riparatrice a Rimini di sabato scorso.
Conoscendoli bene sappiamo che essi hanno desiderato compiere un gesto altamente devozionale a lode di Dio e per la pubblica riparazione del peccato " contro lo Spirito Santo, il peccato della corruzione della fede e delle intelligenze " il peccato della presuzione dell'uomo che si vuole sostituire al Suo Creatore e Signore.
Altrettanto obbedientemente (è il nostro cuore stavolta che ce lo comanda) ora riportiamo la prima parte di un articolo comparso in un sito cattolico.
Lo facciamo avendo nel cuore sentimenti di affettuosa gratitudine per alcuni nostri amici che, con grandi sacrifici, hanno partecipato alla processione riparatrice a Rimini di sabato scorso.
Conoscendoli bene sappiamo che essi hanno desiderato compiere un gesto altamente devozionale a lode di Dio e per la pubblica riparazione del peccato " contro lo Spirito Santo, il peccato della corruzione della fede e delle intelligenze " il peccato della presuzione dell'uomo che si vuole sostituire al Suo Creatore e Signore.
Lasciamo per un momento da parte gli aspetti giuridici della collocazione canonica dei Sacerdoti che, al contrario di quelli diocesani, hanno aderito "toto corde" all'iniziativa del Comitato dei fedeli laici organizzatori.
Ma quelle porte della chiesa di San Giuliano chiuse, sbarrate quando stava per arrivare la processione...