sabato 14 aprile 2012

IL COMPLEANNO DI BENEDETTO XVI : UNO SPLENDENTE PONTIFICATO !





Il Pontificato di Benedetto XVI è chiarissimo: pensa essenzialmente alla salvezza delle anime !
La salvezza può avvenire solo nell’unica Chiesa di Cristo : la Chiesa Cattolica!
Il Sacrosanto Concilio Vaticano II fa parte delle risorse che , in determinati momenti storici,  la Santa Chiesa attua nella storia per la salvezza dell’uomo.
Riappropriarsi, come dissero pure il Servo di Dio Paolo VI e il Beato Giovanni Paolo II, del Sacrosanto Concilio Vaticano II, come lo Spirito Santo l'ha voluto e non come certi uomini di Chiesa lo hanno distorto in disobbedienza materiale con il Suo Magistero, durante l'incombente anno della Fede, preparerà alla salvezza di tante anime perse nei vari progressismi personalistici.
Le azioni del Santo Padre vertono a esaltare l'Unica Chiesa di Cristo per farla splendere come segno di unità e redenzione: tutto in questo pontificato verte alla salvezza delle anime e come tale sarà giudicato nella sua grandezza cristiana ed umana !
Sicuramente  un rinnovo degli studi sul Sacrosanto Concilio Vaticano II in un'ottica che non sia più di rottura ma di continuità con la vera tradizione della Chiesa gioverà alla nostra fede!
I tempi della Chiesa non sono i nostri .
Se la Divina Provvidenza ha disposto che questo doveroso ed urgente approfondimento sul vero Concilio potrà avvenire solo dopo 50 anni da quell’evento sarà a beneficio della Chiesa tutta che tanto ha sofferto, e soffre, a causa delle cattive interpretazioni di quell’assise ecclesiale.
Sentire cum Ecclesia” sarà di grande giovamento all’affermazione della Fede in una società che, currit velociter ad finem, vede nella Chiesa l’unico baluardo contro le perverse ideologie che vogliono distruggere la dignità integrale dell’Uomo.
In questa corsa per salvare l’Uomo, sacro dal suo concepimento alla morte naturale, c’è bisogno di tutti !
Il ritorno della Fraternità Sacerdotale San Pio X alla piena comunione, anche disciplinare, con Roma è necessario perchè giova alla salvezza delle anime dei suoi "parrocchiani" e del suo Clero e sarà di aiuto al Magistero per riportare alla retta dottrina la tutta la Chiesa.
Il passaggio, storico, degli anglicani nei neo-ordinariati anglo-cattolici ha avuto lo stesso scopo.
Anch'io temo realisticamente che il ritorno della FSSPX in seno a Roma creerà inizialmente tensione all'interno della Chiesa.
Molto dipenderà da come si porranno i lefebvriani in relazione con altre realtà della Chiesa.
Certamente dopo decenni di abbandono e di persecuzione da parte della Santa Sede i membri della FSSPX  hanno dovuto crearsi un perimetro difeso da alte mura costruite da una forte, motivata e circostanziata  opposizione-contestazione  …
Sono , di fatto, diventati i professionisti dell'opposizione ad una Chiesa dilaniata dai lupi modernisti e progressisti .
Se i cosiddetti "lefebvriani" , una volta ( Dio lo voglia) rientrati alla piena comunione con Roma continueranno ad assumere il tono che finora hanno avuto, quali professionisti della contestazione ecclesiale,  di “primi della classe”, allora si che scoppieranno guerre più o meno dichiarate.
Battaglie che ebbero già inizio quando venne pubblicato il Motu Proprio “Summorum Pontificum” .
In molti temevano che liberalizzare la Messa Tridentina avrebbe comportato dare spago al fanatismo di alcuni Tradizionalisti.
Non è difatti la Messa Tridentina in se stessa il problema.
La Messa Tridentina viene talvolta sacrilegamente strumentalizzata e usata come una bandiera ideologica .
Proprio per questo il Papa ha voluto togliere questo “giocattolo” dalle mani di alcuni che nel nome dell’attaccamento alla antica liturgia avrebbero potuto mettere a rischio l'unità della Chiesa.
Difatti le buone intenzioni di Papa Benedetto XVI nel promulgare il Motu Proprio sull’antica liturgica si sono mostrate sufficienti ad evitare ciò che molti temevano facendo in modo che la pax liturgica prendesse gradatamente posto in diverse realtà ecclesiali di "buona volontà".
Sono tuttavia convinto che il cosiddetto movimento liturgico “benedettiano” tarderà a crescere perché, pur avendo radice nel popolo cristiano, non trova adesione nel clero che ha perduto la realtà della Santa Messa, come "Actio" che rende sacramentalmente presente il Sacrificio del Calvario.
Partecipare "attivamente" a questa "Actio" (come spiega molto bene Benedetto XVI nel suo libro "Introduzione allo spirito della Liturgia") significa unire il più profondamente possibile se stessi alla vittima divina.
Chi conosce i due "riti" (o le due forme del rito romano vigenti) sa bene quanto il primo favorisse in maniera immensamente elevata la "vera" partecipazione” al Santo Sacrificio.
Concludo questo omaggio a Papa Benedetto XVI con le celebri parole che Egli scrisse quando era Cardinale :
"Un nuovo impulso spirituale è quindi necessario affinché la liturgia sia di nuovo per noi una attività della comunità della Chiesa e che venga strappata all’arbitrio dei sacerdoti e dei loro gruppi liturgici. Non si può “costruire” un movimento liturgico di questo genere –non più di quanto si possa costruire un qualche cosa di vivo-, ma si può contribuire al suo sviluppo sforzandosi di assimilare di nuovo lo spirito della liturgia e difendendo pubblicamente quanto abbiamo fin qui ricevuto. Questo nuovo inizio ha bisogno di “padri” che siano dei modelli, e che non si contentino di indicare la via da seguire".
Preghiamo perché il Signore ci doni la grazia di essere lungamente confermati nella fede dalla splendente opera del Magistero di Papa Benedetto XVI !
Andrea Carradori