domenica 7 marzo 2021

L'Anno dedicato a San Giuseppe: Dio non fa mancare un'ispirazione particolare alla Sua Chiesa anche nei passaggi più bui

Il Papa ha indetto un anno speciale a San Giuseppe"
al compiersi di 150 anni dalla sua dichiarazione quale Patrono della Chiesa Cattolica fatta dal Beato Pio IX, l’8 dicembre 1870". L'anno dedicato a San Giuseppe è stato introdotto  dalla Lettera Apostolica Patris Corde che vuole "accrescere l’amore verso questo grande Santo, per essere spinti a implorare la sua intercessione e per imitare le sue virtù e il suo slancio. ...In ogni manuale di preghiere si trova qualche orazione a San Giuseppe. Particolari invocazioni gli vengono rivolte tutti i mercoledì e specialmente durante l’intero mese di marzo, tradizionalmente a lui dedicato.[10]" .
Colpisce, fra l'altro, il richiamo alla cristiana speranza nel terribile momento pandemico che stiamo vivendo:"La storia della salvezza si compie «nella speranza contro ogni speranza» (Rm 4,18) attraverso le nostre debolezze."  
E la constatazione che " Nella società del nostro tempo, spesso i figli sembrano essere orfani di padre. Anche la Chiesa di oggi ha bisogno di padri".
E' bello il commento comparso in un blog cattolico (link sotto):
"...devo dire che l'anno dedicato a San Giuseppe indetto dalla Chiesa (alla cui gerarchia Dio non fa mancare un'ispirazione particolare, anche nei passaggi più bui della storia ecclesiale) sta rivelandosi -disponendosi con fedeltà alla preghiera e alla contemplazione con questo umilissimo santo- una fonte preziosa e copiosa di grazie. 
San Giuseppe è un potentissimo intercessore e terrore dei demòni, al pari della sua sposa, la beata sempre vergine Maria. 
E' l'uomo giusto per antonomasia, umile al pari dell'ancella del Signore, della quale fu custode, marito e capofamiglia (!) vivendo accanto a Gesù la bellezza di una trentina d'anni gareggiando in santità e vivendo la quotidianità! 
San Giuseppe lavorava il legno e il legno è il materiale della santa croce con la quale Gesù ha operato la redenzione, sconfiggendo Satana con il suo pungiglione più velenoso: la morte. 
Sant'Agostino descrive la croce come una trappola e in qualche dipinto (di Campin o di Lorenzo Lotto) accanto a San Giuseppe c'è una trappola per topi. (leggere anche QUI N.d.R.)
Ci si libera dallo strazio di sanscemo anche attingendo a queste perle della nostra storia dell'arte. 
Tornando a San Giuseppe, il suo nome significa "colui che accresce": uomo dai sogni profetici somiglia all'altro Giuseppe della bibbia, il figlio di Giacobbe, che dovette andare in Egitto. 
Anche San Giuseppe riparò in Egitto e dalla genealogia sappiamo che anche suo padre si chiamava Giacobbe. 
E' tutto un tessere una trama che giunge al suo culmine. Anche noi siamo prossimi a un culmine e quest'anno di San Giuseppe non gli sembra estraneo. 
Ecco perché possiamo affidarci a lui, che fu consigliato in sogno dagli angeli, come accadde a Gesù durante le tentazioni nel deserto e nel Getsemani, come troviamo nel Salmo 90 recentemente consegnato alla nostra attenzione da Mons. Viganò. 
Gli angeli che anelano ad essere pronti al comando di Maria, loro Regina, quando sarà il momento. 
San Giuseppe riuscì a resistere a molte tentazioni e ci può aiutare in questo tempo. 
 -Resistette alle tentazioni della carne e fu campione di castità;
-resistette alle tentazioni del mondo, le chiacchiere, le consuetudini, la "legge";
-resistette al sospetto instillatogli dal demonio, rimanendo fermo nel suo convincimento;
-resistette anche alle sue buone ragioni, lasciandosi ispirare dall'angelo in sogno;
-resistette alla logica di non partire con Maria al nono mese, per ottemperare ad Augusto;
-resistette alla vanagloria nel vedersi tributato di lode e doni dai Magi;
-resistette al dubbio nel dover lasciare tutto per eludere le intenzioni di Erode;
-resistette a qualsiasi orgoglio nell'incassare la risposta un po' secca di Gesù dodicenne.
Ci sia di aiuto, in questo tempo, in cui la preghiera e l'umiltà ci aprono all'ascolto di Dio. 
 
Il Tralcio ( QUI )