lunedì 9 dicembre 2013

Francescani dell'Immacolata e lo "strano" saluto di Benedetto XVI


Nella lettera ( QUI ), datata 8 dicembre 2013, il Commissario Apostolico “ ad notum Sanctae Sedis “ dei Francescani dell’Immacolata P.Fidenzio Volpi O.F.M.Capp. ha dettato una serie di ulteriori provvedimenti nei confronti dei Frati commissariati.
Come abbiamo fatto in altre occasioni noi ci occupiamo solo degli " effetti "   che le decisioni del Commissario  possono produrre in alcuni religiosi che abbiamo conosciuto, soprattutto in alcuni che  alloggivano nell’ormai ex Casa Mariana di Sassoferrato.
Noi  temiamo  per la loro sorte e per la loro vocazione così duramente provate !
Si tratta di giovani che hanno lasciato la Famiglia e il lavoro per donarsi totalmente a Cristo Signore e ora si ritrovano in una famiglia religiosa commissariata con l'incertezza del futuro senza la possibilità di comunicare con il Fondatore della comunità da cui proviene la continuità del carisma che li ha portati a fare questa scelta di vita vocazionale !
Siamo noi che, quasi per ironia della sorte,  pure in diverse occasioni abbiamo criticato non poco i Francescani dell’Immacolata, soprattutto per talune loro scelte troppo “contro-corrente”  non opportunamente condite di realistica salsa prudenziale, a preoccuparci del loro futuro umano - vocazionale e del mantenimento del loro carisma di base.
In epoca non sospetta avevamo detto, e scritto, che non era compito di quei devoti frati organizzare un certo tipo di conferenze ( interessanti e legittime per l’amor del Cielo ! ma fuori luogo e foriere di sventure future … )... 
Voglio pure ribadire che nessuno del nostro gruppo liturgico vi ha mai partecipato anche quando l’invito ci perveniva, in scriptis, da quegli stessi frati che ora, ad effetto dell' insuperata capacità italica del “voltagabbana” sono annoverati fra i religiosi del “nuovo corso”,  !
Come ebbi modo di dire ad alcuni Ordinari locali,   il nostro gruppo liturgico disattendendo agli inviti- che conserviamo – di qualche  frate, ora duplefax, non ha mai preso parte ad alcun tipo di iniziativa che poteva essere esternamente interpretata come una specie di  critica nei confronti del Papa ( Benedetto XVI ) e delle Istituzioni Ecclesiali. ( v. nota sotto )


Nel  commentare però la lettera del Commissario Apostolico P. Fidenzio Volpi il Professore Roberto De Mattei, autorevole e storico esponente del tradizionalismo europeo, ( QUI )  ha inserito questa frase che, lo scrivo subito, non condivido affatto :


“… infine ( il Commissario Apostolico N.d.R.) pretende imporre a tutti i Frati un giuramento modernista di fedeltà al Novus Ordo Missae e al Concilio Vaticano II … “

La fedeltà alla Santa Messa celebrata nella forma propugnata dal Servo di Dio Paolo VI e ai Documenti del Sacrosanto Concilio Vaticano II, pure decretati dal medesimo Romano Pontefice, NON è un atto ne’ un giuramento modernista !
Andando avanti di questo passo non si costruisce nulla : la stessa “ fanteria ( formata dai semplici fedeli  che, ispirati dal supremo amore per Cristo e per la Liturgia della Chiesa, cercano eroicamente di salvaguardare l’antica espressione della fede orante dei nostri padri) deve reagire contro questo tipo di   frasi intrise di perniciosi e fallaci pseudo-concetti che offendono il gusto ecclesiale , lo spirito e le finalità del Motu Proprio " Summorum Pontificum " di Papa Benedetto XVI.
Già la lettera del Commissario Apostolico conteneva frasi sconsiderate dal punto di vista ecclesiale e teologico :  quanto mai ad un ecclesiastico viene chiesta fedeltà ad una forma liturgica o ad un Concilio della Chiesa ?

Ad un chierico viene solo chiesta l'assoluta fedeltà all'unica Chiesa di Cristo !

Perchè alle assurdità presenti nella citata lettera nella " risposta " se ne aggiungono delle nuove ? Il modernismo è difatti un'eresia condannata dal Magistero.
Il modernismo, che è la sintesi di tutte le eresie,   non può essere accostato, ipso facto, ad un Concilio della Chiesa e neppure ad una forma liturgica che un Papa ha promulgato solennemente.

Non stiamo in questo contesto ad approfondire l'argomento della " riforma della riforma"anche se è fondamentale, come l'azione prudente ma ferma del Pontificato di Benedetto XVI insegna,  per la salute delle anime.


Che lo Spirito Santo ci assista soprattutto quando il nostro zelo pretende di difendere la Verità e la santa Tradizione !
Ubi Petrus ibi Ecclesia

A.C.

( + nota ) Francescani dell'Immacolata : " Una tragedia annunciata da uno strano “saluto” di Papa Benedetto XVI il 9 maggio 2012 al termine dell’Udienza Generale del mercoledì, alla quale avevano partecipato tanti frati e suore Francescani dell’Immacolata, il Papa li ebbe a salutare così :
“Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto le consacrate, i seminaristi e i frati Francescani dell’Immacolata ai quali auguro di nutrirsi della Parola di Dio e del Pane eucaristico per sentire cum Ecclesia”.