sabato 26 novembre 2011

Il nuovo anno liturgico è iniziato con una bella testimonianza di fede : un'umile processione per il Centro Storico di Perugia



Sono appena ritornato da Perugia dove ho assistito alla S.Messa Prelatizia, nel rito romano antico, officiata dall’Arcivescovo Metropolita S.E.R.Mons. Gualtiero Bassetti che è stato raggiunto in Episcopio dalla processione, formata da Religiosi, ministranti, confraternite e alcuni membri della delegazione locale del Santo Sepolcro, che lo hanno scortato fino alla chiesa di San Filippo.
La processione è snodata nel centralissimo corso di Perugia.
Quale testimonianza di fede !
Accanto a coloro che si sono devotamente segnati al passaggio della Croce altri hanno completamente ignorato la cosa.
Per molti sembrava che passassero dei personaggi invisibili …
Mi sono ricordato di un’omelia che l’indimenticabile Mons. Tarcisio Carboni , Vescovo di Macerata, fece dopo la processione del Corpus Domini nella sua città episcopale.
Era la prima volta che da Vescovo partecipava alla festa del Corpus Domini a Macerata dopo essere stato in altri centri della Diocesi.
Passando per il corso principale aveva notato che molti giovani neppure si erano fatti il segno della croce quando passava Gesù Sacramentato.
Al ritorno in Duomo il Vescovo nell’omelia descrisse le sue impressioni e disse che era urgente fare tre cose : Preghiera, Presto, Presenza.
Presenza con la preghiera e presto : nelle famiglie e presso i giovani.
Una ricetta nata dalla devota anima di un vero Pastore.
Nessuno ha la bacchetta magica per risolvere la questione del dilagante indifferentismo religioso, in buonissima parte provocato, anche in zone particolarmente “praticanti” ,da certe eccessive sottolineature del “sociale” a scapito del sacro.
In questo tempo così ricco di sfide per i credenti non farebbe male ritornare alle sane e semplici abitudini religiose dei nostri padri abbandonando quelle faraoniche e dispendiose forme “alla moda” di organizzazioni modellate a sterili schemi carismatici tendenti all’esaltazione del proprio ego piuttosto che favorire l’adorazione a Dio.
Il voler sistematicamente ignorare l’esempio e le esortazioni per la Liturgia del Papa Benedetto XVI accelerando anzi la corsa per distruggere quanto di ancora devozionale è rimasto degli interni delle chiese, per rimuovere ogni forma di bellezza concepita a lode di Dio, puzza di diabolico.
Contro il caos, la bruttura e l’eresia si erge vittoriosa la Vergine Immacolata la vincitrice del peccato, la Vergine bella che ci conduce ai quieti pascoli del Buon Pastore !