giovedì 3 aprile 2014

B.Giovanni Paolo II : potrete rendervi conto che non vi è – come alcuni pretendono – una “nuova chiesa”, diversa od opposta alla “vecchia chiesa”

TALVOLTA NON COSTA TANTO LA PERSECUZIONE CHIARA E DIRETTA, MA PUO' COSTARE MOLTO IL DISPREZZO, L'INDIFFERENZA, L'EMARGINAZIONE.

"Il Papa che vi visita, si aspetta da voi un generoso e nobile sforzo per conoscere sempre meglio la Chiesa. 
Il Concilio Vaticano II ha voluto esser soprattutto un Concilio sulla Chiesa. Prendete nelle vostre mani i documenti conciliari, specialmente la Lumen Gentium, studiateli con amorosa attenzione, con spirito di preghiera, per scoprire ciò che lo Spirito ha voluto dire sulla Chiesa. 
Così potrete rendervi conto che non vi è – come alcuni pretendono – una “nuova chiesa”, diversa od opposta alla “vecchia chiesa”, bensì che il Concilio ha voluto rivelare con maggiore chiarezza l’unica Chiesa di Gesù Cristo, con aspetti nuovi, ma sempre la stessa nella sua essenza.

Inoltre il Papa si attende da voi una leale accettazione della Chiesa. 
Non sarebbero fedeli in questo senso coloro che rimanessero troppo attaccati ad aspetti accidentali della Chiesa, validi nel passato ma oggi superati. Ma non sarebbero neppure fedeli coloro che, in nome di un profetismo poco illuminato, si gettassero all’avventurosa ed utopica costruzione di una Chiesa cosiddetta del futuro, disincarnata da quella presente. Dobbiamo rimaner fedeli alla Chiesa che, nata una volta per sempre dal disegno di Dio, dalla Croce, dal sepolcro aperto del Risorto e dalla grazia della Pentecoste, nasce di nuovo ogni giorno, non dal popolo o da altre categorie razionali, bensì dalle medesime fonti dalle quali nacque alla sua origine. 
Essa nasce oggi per costruire con tutte le genti un popolo desideroso di crescere nella fede, nella speranza, nell’amore fraterno.

Il Papa da voi attende anche la piena coerenza della vostra vita con la vostra appartenenza alla Chiesa. 
Questa coerenza significa avere coscienza della propria identità di cattolici e di manifestarla, con totale rispetto, ma anche senza tentennamenti e timori. 
La Chiesa oggi ha bisogno di cristiani disposti a dare chiara testimonianza della propria condizione, e che assumano la propria parte nella missione della Chiesa nel mondo, come fermento di religiosità, di giustizia, di promozione della dignità dell’uomo, in tutti gli ambienti sociali, cercando di dare al mondo un supplemento di anima, perché risulti un mondo più umano e fraterno, dal quale si guardi verso Dio.

Il Papa spera ugualmente che la vostra coerenza non sia effimera, ma costante e perseverante. 
Appartenere alla Chiesa, vivere nella Chiesa, essere Chiesa, è oggi qualcosa di molto esigente. 
Talvolta non costa tanto la persecuzione chiara e diretta, ma può costare molto il disprezzo, l’indifferenza, l’emarginazione. 
Inoltre è facile e frequente il pericolo della paura, della stanchezza, della insicurezza. 
Non lasciatevi vincere da queste tentazioni.

Non permettete che per qualcuno di questi sentimenti debba venir meno il vigore e l’energia spirituale del vostro “essere Chiesa”, questa grazia che bisogna chiedere e che bisogna esser pronti a ricevere con grande povertà interiore, e che bisogna esser pronti a rivivere ogni giorno, e sempre con maggior fervore e con maggiore intensità".

B. Giovanni Paolo II, Omelia, Città del Messico, 26 gennaio 1979.