mercoledì 11 ottobre 2017

Occorre sempre prendere le distanze da chi si permette di giudicare i fedeli che cercano di rimanere coerenti in questa Chiesa si modernista ma pur sempre la Chiesa (Cit.)

Da Reggio Emilia viene una bella e santificante notizia mariana:
"Venerdì 13 ottobre alle ore 19, nell'occasione del centenario delle apparizioni della Beata Vergine Maria a Fatima, il vescovo di Reggio Emilia - Guastalla S. Ecc.za mons. MASSIMO CAMISASCA ci onorerà della sua presenza e celebrerà una S. Messa in forma straordinaria (Messa prelatizia) in onore del Cuore Immacolato di Maria.
Questa celebrazione si svolgerà presso il santuario della Madonna della Rosa, via Madonna della Rosa a Correggio (RE), raggiungibile dal viottolo alberato all'altezza di Viale Repubblica 1.
Il servizio musicale sarà svolto dalla Cappella della Cattedrale di Reggio Emilia, diretta dal Maestro Primo Iotti.
Terminata la Messa, alle ore 21, avrà luogo la tradizionale processione mariana vicariale, guidata da mons. Vescovo, con la venerata immagine della Beata Vergine delle Grazie. 
La processione, che partirà dal suddetto Santuario della Madonna della Rosa, si dirigerà presso la chiesa cittadina di San Francesco. (Gruppo stabile Rolando Rivi)"

Il comunicato che celebrerà a Correggio la S.Messa nel venerabile rito antico che uno dei , supestiti, Vescovi più ardentemente zelanti per fede, per sana dottrina e senso pastorale  non poteva sfuggire al controllo di uno di quelli che distribuiscono le patenti di cattolicità e di tradizionalità.
Il funzionario della tradizione ha scritto un lungo articolo
( QUI ) di cui noi prendiamo solo un segmento subito seguito dal commento di un Lettore che noi condividiamo appieno e rilanciamo.
"...che un Vescovo decida di celebrare la Messa tradizionale può e deve fare senza dubbio piacere; tuttavia bisogna ampliare un attimo il discorso, innanzitutto per capire se l'intenzione è quella di iniziare a celebrare la Messa "antica" - come erroneamente viene chiamata - con una certa regolarità, o se l'intenzione che muove il celebrante è quella di accontentare i nostalgici del pizzo e del merletto."
La saggia replica di un lettore cattolico:
"Occorre sempre prendere le distanze a mio parere da chi si permette di giudicare i fedeli che cercano di rimanere coerenti pur soffrendo al vero dettame di Nostro Signore in questa Chiesa si modernista ma pur sempre la Chiesa definendoli "nostalgici di pizzo e merletto", e parla da una posizione che fa del presunto proprio stato di necessita e della propria di fatto autonomia giurisdizionale una situazione di fatto questa sì scismatica.

Poi si parla tanto di Messa di Paolo VI in termini irriguardosi dimenticandosi che pur essendo questa sicuramente più debole della Messa di Pio V se celebrata degnamente da un bravo sacerdote essa è pur sempre edificante e nutriente per l'anima.
Questo è un dato di fatto che potrebbe ferire le certezze di qualcuno se ne prendesse coscienza".