sabato 17 settembre 2016

Santa Sofia: la Messa interrotta riprenderà nel punto in cui era stata lasciata

Nel momento che i turchi irruppero nella chiesa di Santa Sofia, un vescovo greco stava dicendo la messa all'altar maggiore.
Alla vista degl'invasori abbandonò l'altare, salì sulla galleria e, inseguito dai soldati,
scomparve per quella piccola porta, che rimase istantaneamente chiusa da un muro di pietra. 
I soldati si misero a percuotere il muro furiosamente; ma non riuscirono che a lasciarvi le traccie delle loro armi; furono chiamati dei muratori; ma dopo aver lavorato un giorno intero coi picconi e le stanghe, dovettero rinunziare all'impresa; ci si provarono in seguito tutti i muratori di Costantinopoli, e tutti caddero inutilmente spossati dinanzi al muro miracoloso. 
Ma quel muro si aprirà; s'aprirà il giorno in cui la basilica profanata sarà restituita al culto di Cristo, e allora ne uscirà il vescovo greco, vestito dei suoi abiti pontificali, col calice in mano, col volto radiante, e risaliti i gradini dell'altare, ripiglierà la messa nel punto a cui l'aveva lasciata; e quel giorno splenderà l'aurora di nuovi secoli per la città di Costantino.

(Episodio narrato anche da Edmondo De Amicis per merito di un dragomanno greco)