lunedì 1 maggio 2017

Se (davvero) è stato stravolto il mistero della Santissima Trinità penso, spero e temo... che siamo molto vicini al "redde rationem"

In una rilassante estate di qualche anno fa, un caro amico, esponente di spicco di un'importantissima religione, candidamente dichiarò di essere ateo ma obbedentissimo alla legge del suo "credo".
Abbiamo riflettuto tante volte su quella contradditoria affermazione di ateismo/fedeltà alla legge religiosa fin quando, giunti ai nostri difficili e terribili giorni, nei quali , ad esempio, si prospetta semplicisticamente la chiusura al culto di venerate chiese per mancanza di fedeli per trasformarle, a scopo di lucro,   in sale ricreative, abbiamo finalmente compreso le parole che quel caro amico ci disse nel caldo estivo di alcuni anni fa: " ateo ma fedele alle leggi della mia religione".
Il titolo di questo post, il primo del mese di Maggio,  si riferisce all'incerta notizia di un recente "scherzo verbale" nei confronti dell'altissimo mistero della  Santissima Trinità, di cui non diamo tuttavia alcun cenno in attesa di riscontri certi ed ufficiali che forse non avremo mai perchè la Provvidenza Divina cancella e fa dimenticare le  incaute espressioni umane.
Solo la Parola di Dio e il Magistero della Chiesa Cattolica rimangono in eterno.
Ci affidiamo , come tante volte, alle considerazioni di un fine Teologo per bene iniziare il Mese di Maggio in attesa del pellegrinaggio a Firenze del 13 maggio ( QUI ).
Maria Santissima, vincitrice delle eresie e degli errori, prega per noi !

Povero mondo ingannato e 
povera Chiesa fattasi mondo...


Se la carità altro non è che "essere buoni" e "comportarsi bene", soprattutto su un piano tutto orizzontale, non mi stupisco che possano esserci ottimi esempi di carità anche tra gli atei e i variamente credenti... 

Inoltre Dio, che ha creato l'uomo sapendo benissimo che si sarebbe espresso attraverso le più disparate opzioni religiose e culturali, che bisogno avrebbe avuto di farsi carne e lasciarsi crocifiggere semplicemente per dire che "basta volersi bene e tutto va a posto"? 

E poi, soprattutto se non bisogna giudicare, anche "volersi bene" è un concetto del tutto disponibile alle variabili del caso: Emma Bonino vuole bene alle donne rivendicando il
diritto di aborto. 
Un politico con la P maiuscola vuole bene alla sua gente favorendo l'eutanasia. 
Un altro politico con la P maiuscola vuole bene ai migranti organizzandone il salvataggio... 
Il politico che scatena una guerra, mettendo in moto i migranti  vuol bene alla sua gente?

Ci vogliamo tutti bene, come in certe liturgie moderne, in cui si è lì a volerci bene, dicendo di volerne a tutti, ma proprio tutti... tranne Gesù, che altrimenti diventa un po' scomodo per qualcuno e forse per tutti.

Il problema è tutto lì: esiste o no una carità come virtù teologale? 

Cioè un dono di Dio? 

E che Dio ama lo si è capito da Cristo e solo da Lui? 

E Gesù Cristo è vero uomo e vero Dio? 

Etc Etc? 

C'entra il dogma con la preghiera, o ognuno prega come gli pare, e non stiamo lì a farla troppo complicata con i dogmi?

Papa Francesco non lo dice. 

Lo sa, di non dirlo, ma fa finta di niente.

Non è quello che gli interessa. 

Ed ecco allora che i politici con la P maiuscola, i vanti italici, diventano personaggi che non sono nemmeno battezzati o che hanno odiato la Chiesa tutta una vita. 

Guai a giudicarli. 
Oggi è di moda giudicare solo chi crede in Gesù Cristo.

Penso (spero e temo...) che siamo molto vicini al redde rationem.
Non vale nemmeno più la pena di stare a fare troppe denunce e strapparci le vesti.
Certamente l'amarezza e la sofferenza sono fortissime e può scapparci un po' di rabbia.
Però pensiamo a Gesù crocifisso innocente. 
Con il popolo che gli preferisce Barabba...

Dove c'è Gesù è inevitabile che venga in mente la croce, e dovunque ci sia una croce da portare inevitabilmente si deve pensare a Gesù.
Portiamo dunque questa croce, pesante.
La Sposa si è fatta assai scostumata e spregiudicata in molta parte della gerarchia.
Ciò che si dice e si fa, pur vestendo i debiti panni, non è degno di una Sposa fedele.

Chi di noi non vuole apostatare, deve portare la croce, capendone il senso, senza cercare di scansarla e possibilmente lamentandosi di meno, visto che non si lamentò Nostro Signore.

E' necessario. 
Non c'è altro modo: bisogna purificare il creato dal peccato.
Gesù non ha purificato con i detersivi, magari ecologici, per salvaguardare il creato.
Il suo modo di lavare è sangue e acqua, quella uscita dal Suo costato trapassato al culmine di tutte le altre ferite (fisiche e morali) subite dall'arresto alla deposizione.
Quello che bisogna capire è che è necessario. 

Il dolore ha un suo senso preciso.

E' il mondo in mano a satana che cerca di convincerci a disfarcene, scegliendo tutto ciò che serve: naturalmente in base a ciò che è utile, a ciò che fa stare meglio, qui e ora.

Povero mondo ingannato e povera Chiesa fattasi mondo... 

Con un papa, o tre, o cinque, a fare l'ambasciatore, lo psicologo, il moralista, il simpatico... ma non Cristo in croce.

Con una Sposa che non adora lo Sposo, ma pare rendere culto ad ogni ospite che viene per un caffè... 

Così accogliente con tutti, da non sapere più che cosa sia la Verità.

Poi, sul far ella sera del venerdì santo, cala il silenzio. 

Ma proprio mentre si faranno discorsi da sconfitti, come i discepoli di Emmaus, chi è stato davanti al Tabernacolo sarà la dove il Cristo Risorto è vivo. 

Là la Chiesa è Sposa fedele. 

Lì cambia davvero tutto.