lunedì 14 giugno 2021

Il “ritorno” della Messa antica alla Congregazione per il Culto Divino: per abbattere le barriere e riconoscere la diversità

"E' scherzo od è follia" ( Un ballo in Maschera, atto primo). 
Il Motu Proprio Summorum Pontificum, attuato ampissimamente, fin dalla sua promulgazione, con episcopale entusiasmo in tutte le diocesi italiane è divenuto ora, in tempo di coronavirus, una delle maggiori e pressanti preoccupazioni pastorali
di qualche iper fantasioso vescovo!
Nella "famosa", recente Assemblea Generale dei Vescovi italiani (CEI) qualcosa fu detto e, forse, qualcosa venne promesso: fa sempre effetto prendersela con i poveracci di turno opportunamente ridipinti come dei malefici untori. 
Lasciamo che che quei presuli si eccitino con quelle prospettive persecutorie così ricche di carità e di amore fraterno: "il Signore retribuirà ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedeltà". 
Dopo quell'assise episcopale "qualcosaltro" però  viene aggiunto da dare in pasto agli affranti tradizionalisti, come avviene sistematicamente dalla primavera del 2013, sono i succulenti piatti a base di fakes forniti dalle solite allegre comari. 
Nel menù delle fakes per i tradizionalisti  se ci pensiamo bene, una cosa potrebbe risultare gradita : il ritorno della Messa antica nella sua casa cioè  nella Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti
E' vero che dopo il doloroso sfratto dalle ampie e luminose stanze di via della Conciliazione ben presto prendemmo abitudine che la Messa apostolica-gregoriana fosse stata ospitata in un ufficietto nel grande ed antico palazzo dell’ex Sant’Ufficio: la creatività ecclesiale è infinita!
Le passeggiate romane, particolarmente quelle vaticane, rallegrano la mente e il cuore dei provincialotti come di chi scrive: non ci siamo mai lamentati per la bipolarità dei nostri passi : dalla Congregazione per il Culto Divino in via della Conciliazione per chiedere un consiglio liturgico-musicale specifico per le celebrazioni Novus Ordo, alla Congregazione per la Dottrina della Fede in piazza Sant’Ufficio per analoghe informazioni circa le celebrazioni nel Vetus Ordo
Se i superstiti impiegati della defunta Commissione Ecclesia Dei e con essi la Messa antica, fonte di tutte le liturgie eucaristiche, ritorneranno nella casa dei genitori cioè negli uffici della Congregazione per il Culto Divino in via della Conciliazione sarò contento! 
Perchè i fedeli amanti  della liturgia antica debbono continuare ad essere bollati e boicottati come dei “diversi” ancor più nel momento  in cui il mondo cerca di abbattere, nel nome della comune dignità umana, le assurde barriere delle diversità?
Che la Messa apostolico-gregoriana adunque ritorni nella sua casa in via della Conciliazione e  i fedeli ad essa fedelmente devoti non subiscano più gli strali dolorosi delle sbarre della “diversità” ma che siano finalmente considerati come dei fedeli normali. 
AC