Tolentino. Martedì 15 settembre 2015, festa della Beata Vergine Addolorata, nella Chiesa del Santissimo Crocifisso il Vescovo Diocesano S.E.R. Mons. Nazzareno Marconi, ha incoronato l'antica effige restaurata della Madonna detta di Costantinopoli titolare di quella chiesa parrocchiale quando, prima delle soppressioni, c'era la comunità dei PP.Cappuccini.
Con il Vescovo hanno concelebrato alcuni Sacerdoti e Religiosi Agostiniani della Vicaria di Tolentino fra cui, ovviamente, il Parroco dell'Unità Pastorale del Centro Storico don Andrea Leonesi.
Con il Sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha
assistito la Rappresentante ufficiale dell'Ambasciata della Federazione Russa presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta ( SMOM) la Dott.ssa Valentina Sokolova (foto).
L'Icona è stata portata processionalmente dal Monastero Carmelitano di Santa Teresa dopo il canto del Vespro della festa della Madonna Addolorata.
I rappresentanti delle Confraternite cittadine, rivestiti dei caratteristici abiti corali, hanno scortato l'Icona fino al termine della bella cerimonia preparata con ogni cura dal Cerimoniere Vescovile il giovane Sacerdote don Jacopo Foglia.
Fin dai tempi del Concilio di Efeso sia in Oriente
che in Occidente le immagini della Santa
Madre di Dio sono spesso ornate di una corona regale.
La consuetudine di incoronare le immagini di Gesù Bambino e della beatissima
Vergine Maria ha ricevuto una particolare attenzione da parte dei Romani Pontefici
tanto che «spesso, o personalmente, o per
mano di vescovi da loro delegati, ornarono di diadema immagini della Vergine
Madre di Dio già insigni per la pubblica venerazione».
Nell'azione rituale s'incorona prima l'immagine del
Figlio e poi quella della Madre.
La Marca centrale è terra Mariana, poichè “Non fecit taliter omni nationi” ebbe il singolare privilegio di vedere la miracolosa Traslazione della Santa Casa di
Loreto nella notte fra il 9 e 10 dicembre 1296, testimoniata anche dal
Taumaturgo di Tolentino San Nicola.
Le Marche hanno annoverato molte incoronazioni di quadri e
statue della Santissima Vergine Maria.
Nella Città di Tolentino, ad esempio, il 17 maggio 1814
Papa Pio VII di ritorno dalla dura prigionia napoleonica, volle incoronare
nella Basilica di San Nicola ( allora cattedrale perché i frati agostiniani
erano stati cacciati) la statua della Madonna della Tempesta ed altre immagini
mariane di alcuni paesi della Marca centrale che avevano molto sofferto a causa
della feroce persecuzione contro la Chiesa ed il Clero, particolarmente contro
gli Ordini Religiosi, ad opera degli illuministi rivoluzionari francesi.
Appena terminato il secondo conflitto mondiale l’8
settembre 1947 a Macerata, la splendida Civitas Mariae, ci fu la commovente e
memorabile incoronazione della Madonna "Mater Misericordiae" per mano
del Cardinale Fernando Cento, nativo di Pollenza.
Questa antica effige della Madonna Orientale, anche
detta di
Częstochowa , è devotamente inquadrata nella particolare devozione
ascritta a questa chiesa che vantava il titolo di Santa Maria di Costantinopoli e che, prima
delle soppressioni, apparteneva ai Padri Cappuccini .
La cornice attuale che impreziosisce l’Icona è una
mirabile ed artistica coesione di pezzi antichi e si avvale di una maglia metallica aurea con
sfondo d’argento.
Ai quattro lati del quadro ci sono altrettanti
angeli pure in argento che ricordano i quattro Evangelisti.
La collocazione delle pietre dure colorate nella
cornice fa parte della tradizione iconografica sia orientale che occidentale.
Il colore rosso ricorda i nuovi martiri della fede,
di cui il Papa ci parla tante volte: i nostri fratelli perseguitati perché
cristiani soprattutto in Medio Oriente, specie in Siria ed in Iraq.
Il colore verde riassume la speranza che deve sempre
albergare nel cuore del cristiano : la speranza che sorresse la nostra gente
stremata dalla fame e dalla miseria durante l’ultimo conflitto mondiale semplicemente perché
c’era fede!
La speranza, supportata dalla preghiera, diviene
costante supplica al Signore affinchè possa donarci al più presto, al più
presto… nuove e sante vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa.
Il colore giallo è simbolo dello splendore della Santa Chiesa Cattolica
e del nostro essere comunità “una cum”
il Papa, il Vescovo e i presbiteri.
E’ anche un chiaro riferimento alla devozione della
nostra gente alla Madonna Santissima per invocarne una particolare protezione per
i bambini e per i giovani.
Come prevede il Rituale il Vescovo dapprima
incoronerà il capo del Bambino e poi quello della Sua Santissima Madre.
Le corone, gioielli d’arte devozionale di fine
‘700, sono il riassunto delle preghiere
di tutta questa variegata comunità, offerte da alcune Famiglie per la
protezione soprattutto dei giovani.
Come da antica tradizione, raccomandata e tramandata
dagli anziani Sacerdoti, il Vescovo prima dell’incoronazione ha devotamente baciato le due
corone affidando alla divina protezione persone che ne hanno bisogno.
Foto di Bruno Fianchini che ringraziamo di cuore !