Ogni promessa è un debito.
Avevamo promesso ad alcuni fervidissimi "gospari" medjugoriani che avremmo scritto qualcosa sul grande evento estivo chiamato "Festival dei giovani" allentando un poco le nostre "rigide" posizioni che combaciano sempre con quelle della Santa Madre Chiesa.
Cosa c'è di meglio che attingere il testo da un qualificatissimo sito cattolico affidandoci alla saggezza di una giornalista che ci dona di frequente anche dei mirabili studi di arte e spiritualità cattolica?
Eppure.... non ne l'abbiamo fatta...
Non ce l'abbiamo fatta...
Neppure la Giornalista e studiosa Benedetta Frigerio è risultata del tutto immune dal virus propagato dalla possente organizzazione propagandistica dei gospari medjugoriani...
Per questo, continuando prudentemente e ostinatamente a seguire le indicazioni della Santa Madre Chiesa, ci siamo avvalsi della facoltà di postare solo alcuni passi di un articolo della Dott.ssa Frigerio ( sotto linkato).
Sottolineiamo però un aspetto positivo che ci è stato riferito: il miglioramento dello "stile" celebrativo nelle liturgie di Medjugorie attraverso l'uso frequente della lingua liturgica latina, confermatasi (ora e sempre) alfiere e vessillifera della buona liturgia.
AC
Viaggio al Festival dei Giovani di Medjugorje:
nel silenzio Dio sta rinnovando la Chiesa
di Benedetta Frigerio
Le cose più grandi avvengono lentamente, nel silenzio. Fuori dal caos del mondo moderno a cui i cristiani sono chiamati a resistere anche liberandosi della tv, della musica che stordisce, dei dispositivi tecnologici a cui siamo continuamente connessi.
E’ così che si riesce a sentire la voce di Dio.
Sono alcune delle riflessioni scritte dal cardinal Robert Sarah nel suo ultimo libro “La forza del silenzio” e lette alle 5 di mattina in viaggio verso Medjugorje, dove settimana scorsa, come ogni anno durante la prima settimana di agosto, si è svolto il Festival dei Giovani.
Il caldo torrido, che alle 14.30 supera i 50 gradi, fa sembrare il paesino dell’Erzegovina dove la Madonna appare da 36 anni come un sito fantasma.
C’è un grande silenzio, appunto.
La gente è ritirata nelle pensioni a mangiare in attesa che il Festival, durato dalle 9 fino alle 12, ricominci alle 17 per concludersi alle 22.
A pranzo vicino a noi un “omone" dagli occhi azzurri e buoni mangia solo.