Tu es Sacérdos in aeternum secundum ordinem Melchisedech.
Quei sacerdoti uccisi che l'Occidente non vede
Non figurano nelle statistiche sui cristiani perseguitati e vittime dell’intolleranza religiosa.
Sono i sacerdoti, le suore, i missionari in Africa feriti o uccisi nel corso di scontri a fuoco tra gruppi armati e forze dell’ordine o di rapine, oppure sequestrati per richiederne il riscatto.
Il triste elenco si è arricchito proprio negli ultimi giorni.
Non figurano nelle statistiche sui cristiani perseguitati, martiri, vittime dell’intolleranza religiosa.
Sono i sacerdoti, le suore, i missionari feriti o uccisi nel corso di scontri a fuoco tra gruppi armati e forze dell’ordine o di aggressioni a scopo di rapina, oppure sequestrati per richiederne il riscatto.
Sono tuttavia grandi testimoni di fede: perché scelgono di svolgere la loro missione in territori resi estremamente insicuri da conflitti, instabilità politica, attività terroristiche, condividendo la sorte delle comunità in mezzo a cui vivono, al fianco dei loro fedeli, spesso i soli a rimanere quando le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni non governative si ritirano per motivi di sicurezza.
Sono i sacerdoti, le suore, i missionari feriti o uccisi nel corso di scontri a fuoco tra gruppi armati e forze dell’ordine o di aggressioni a scopo di rapina, oppure sequestrati per richiederne il riscatto.
Sono tuttavia grandi testimoni di fede: perché scelgono di svolgere la loro missione in territori resi estremamente insicuri da conflitti, instabilità politica, attività terroristiche, condividendo la sorte delle comunità in mezzo a cui vivono, al fianco dei loro fedeli, spesso i soli a rimanere quando le agenzie delle Nazioni Unite e le organizzazioni non governative si ritirano per motivi di sicurezza.
Proprio mentre a Roma, la mattina del 22 novembre, la