"A volte ritornano"... ma a ritornare, purtroppo, sono sempre i persecutori dei Consacrati, frati e suore, dell'Istituto dei Francescani dell'Immacolata.
I poveracci perseguitati si sono abituati ed anche noi ci stiamo facendo l'abitudine...
Abbiamo scritto senza mezzi termini le nostre perplessità su alcune discutibili "scelte" che i Francescani dell'Immacolata, certamente in buona fede, avevano fatto prima del commissariamento ( V. QUI )
E' stato pure sottolineato tante volte che i fedeli, laici, hanno tutto il diritto di conoscere l'oggetto del commissariamento e delle sanzioni canoniche che da 4 anni affliggono quelle povere persone.
I fedeli debbono sapere l'oggetto di quelle continue vessazioni è un loro diritto/dovere: cosa han fatto di male?
Dove hanno sbagliato?
Ci accorgiamo però che ci stiamo noiosamente ripetendo... già nel 2013 avevamo scritto: "Anche se quei poveri frati avessero commesso i più turpi delitti avrebbero meritato un trattamento più "cristiano" ! ...
A questo punto gli stessi fedeli che hanno condiviso momenti di intensa spiritualità guidati ed aiutati dai Francescani dell’Immacolata, avrebbero il diritto-dovere di conoscere di quali colpe essi si sono macchiati .
Desideriamo cioè sapere se abbiamo pregato assieme a degli impostori o se abbiamo aiutato dei pericolosi eretici o dei criminali!"
Per non essere ripetitivi cambiamo però "musica" adducendo un'altra considerazione questa volta di carattere umano e umanitario: come si possono trattare così tante persone, giovani e/o anziani?
Qualcuno mi dica se nel "mondo laico" ha mai assistito ad una così spietata persecuzione contro un gruppo, consistente, di persone umane senza che siano stati resi noti neppure i capi d' accusa...
AC
IL VATICANO A PADRE MANELLI:
MANI IN ALTO, FUORI I SOLDI
O TI SANZIONIAMO CANONICAMENTE.
di Marco Tosatti
Non ha fine il calvario per padre Stefano Manelli, fondatore dei Frati Francescani dell’Immacolata (FFI), istituto commissariato ormai da quattro anni, senza che sia stata fornita mai dalle autorità competenti una motivazione chiara del provvedimento.
Si parlava di una possibile “deriva lefebvrista”; il che adesso fa un po’ ridere, posto che il Pontefice è più che pronto ad accogliere gli eredi di Marcel Lefebvre con una Prelatura