Come sono belli e sorridenti davanti le decine di telecamere compiacenti nel mostrare i frutti del loro fare ...con i nostri soldi dell'8/1000!
L'ultimo degli autodefiniti "voli della speranza" ha fatto arrivare in Italia il 27 febbraio scorso centotredici rifugiati eritrei, sud sudanesi e somali per essere ospitati in alcune realtà diocesane italiane o in altrettante cooperative.
Speriamo che questa iniziativa rechi sollievo almeno ad alcuni nostri fratelli cristiani del Sud Sudan che da anni vengono perseguitati dagli islamici a motivo della loro fede ( QUI ).
Ci informeremo !
Speriamo che questa iniziativa rechi sollievo almeno ad alcuni nostri fratelli cristiani del Sud Sudan che da anni vengono perseguitati dagli islamici a motivo della loro fede ( QUI ).
Ci informeremo !
Il grilloparlante Segretario della CEI Mons.Galantino anche in questa occasione non si lascia però sfuggire modo di fare da star della passarella mediatica.
L'importante uomo di Chiesa ha infatti detto "... dopo che avrete raccattato quei quattro voti in più...sciacallaggio pseudo-politico" abbandonandosi poi alla solita retorica lezione da professorino collocato , pro
Più che dei consigli galantiniani di circostanza, dal fetore pre-elettorale, siamo e saremo sempre edificati per il contatto che abbiamo avuto (ed abbiamo) con alcuni personaggi che potremmo definire "benefattori dell'umanità": nel più assoluto silenzio e nel più totale nascondimento fanno concretamente del bene ( con i loro soldi) ai bisognosi sparsi indistintamente in diverse località del mondo.
Uomini e donne; religiosi o laici; credenti o aderenti ad altre concezioni di vita, esaltano l'umanità nell' umiltà: giammai essi hanno voluto che il loro nome fosse associato ai gesti altamente generosi e completamente disinteressati che compiono.
Uomini e donne che gratuitamente donano per amore di Gesù che automaticamente si riversa verso l'uomo.
Altri, d'impostazione laica, servono l'uomo per amore dell'uomo.
Due concezioni di servizio all'umanità sofferente.
Altri, d'impostazione laica, servono l'uomo per amore dell'uomo.
Due concezioni di servizio all'umanità sofferente.
Mons.Galantino invita a riflettere "la prima strada per evitare parole fuori posto, è la conoscenza".
La conoscenza... appunto... la conoscenza della gestione dei poveri fratelli nostri in Cristo migranti o cosiddetti rifugiati fin qui fatta in Italia ci fa apprezzare quella enormente e genuinamente disinteressata dei nostri fraterni amici spingendoci a diffidare dei falsi sorrisi e delle false carità che costituiscono l'humus di alcune piantagioni politiche ed economiche.
Il Santo Vangelo di San Matteo insegna " Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno. Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare “rabbì” dalla gente".