Non c'era nulla di umanamente insensato nelle risposte che gli Apostoli diedero a Gesù quando chiese loro di riferire cosa pensasse la gente.
Eppure quelle risposte non erano la verità.
Soltanto Dio può rivelare se stesso e la sua volontà.
Soltanto il Padre può rivelare il Figlio a coloro che accettano di riconoscerlo come l'Unigenito pieno di grazia e di verità. Soltanto lo Spirito Santo può donare di essere partecipi, per mezzo del Figlio, alla vita di Dio nella nuova dignità filiale acquistata per noi con il sacrificio della Croce.
Per questo soltanto Pietro, raggiunto da una speciale rivelazione del Padre, ha ricevuto il potere di confermare nella fede, che significa anche la prerogativa di non far ragionare secondo le aspettative umanamente sensate, bensì secondo le insondabili ricchezze del mistero che ci è stato rivelato e donato.
In questo giorno la Chiesa non celebra le cattedre dei vescovi e delle conferenze episcopali, ma la Cattedra di Pietro.
Senza di essa, come è avvenuto moltissime volte nella storia, anche gli apostoli possono essere condotti sulle vie dell'umanamente sensato o piacevole.
Perché soltanto insieme, e soltanto con Pietro, hanno ricevuto il carisma certo della verità per la Chiesa Universale loro affidata.
Nelle loro chiese particolari, che sono composte di uomini concreti, e che camminano nella storia, non vive una Chiesa pensata a immagine loro o dei battezzati che la compongono, ma l'unica Chiesa di Cristo, che professiamo Una, Santa, Cattolica e Apostolica.
Con la stessa fede crediamo e professiamo che Cristo oggi parla per bocca di Francesco.
Sosteniamo il Papa con la nostra preghiera.
E chiediamo che i nostri pastori siano uniti a lui nella confessione dell'unica fede.
Che corrispondano al carisma divino della verità e non alla moda del consenso.
Preghiamo anche per i vescovi che non ricercano il plauso del mondo, ma che edificano l'unica Chiesa con l'umile e paziente dedizione a Cristo e al loro ministero.
Un Teologo