mercoledì 23 marzo 2016

Requiem per un'Europa. Ratzinger «Solo se facciamo entrare Dio nel mondo, la terra può rischiararsi e il mondo può essere umano»

Alcuni spunti di serena riflessione nei santissimi giorni in cui meditiamo la Passione, la Morte e la Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
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Nubi grigie si addensano nel cielo, presto scoppierà una tempesta. 
Se e come evitare che ci siano drammatiche distruzioni, è problema fondamentalmente politico. 
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Un esempio della differenza di levatura intellettuale (ometto la valutazione spirituale) fra il pensiero  dell'attuale Papa, tipo:"È in atto un'invasione araba dell'Europa, ma non è per forza un male", e quello dell'allora Cardinale Ratzinger, il quale nel discorso tenuto a Caen il 5 giugno 2004 "A' la recherche de la paix", "partendo dalle vicende della seconda guerra mondiale, e considerando i drammi, le difficoltà e le guerre in atto", analizzò i pericoli che minacciano la pace, pericoli connessi all'esplodere ovunque di guerre locali e soprattutto al nascente terrorismo islamico. "Il compito dell'autentico ecumenismo dovrebbe essere di ricercare tutti insieme la pace del Cristo, di offrircela reciprocamente gli uni agli altri". "Uno degli elementi di base del terrore consiste nell'essere pronto all'autodistruzione - un'autodistruzione che è trasfigurata in martirio e convertita in promessa". 
Quale risposta dare a questa minaccia? 
E' evidente che il solo uso della forza non basta. 
Vi si può ricorrere, ciò che esclude un pacifismo assoluto, perché la "difesa del diritto contro una forza che distrugge il diritto può e deve, in determinare circostanze, servirsi di una forza esattamente soppesata, per proteggerlo". 
E' necessario poter disporre "di una vero e proprio ius gentium, senza una preponderanza egemonica e gli interventi che vi corrispondono: solo così può risultare chiaro che si tratta di proteggere il diritto comune di tutti, anche di coloro che, come si dice, si trovano dall'altra parte della barricata".
Ma nell'attuale confronto tra le democrazie e il terrorismo di matrice islamica entrano in gioco anche questioni che presentano ben più profonde radici. 
L'impressione è che si scontrino due grandi sistemi culturali, diversi per potenza e orientamento morale, l'Occidente e l'Islam. 
In realtà, a ben guardare entrambi sono mondi polimorfi, con profonde differenze interne, e insieme con reciproche interazioni. 
E' falso dunque opporre globalmente Occidente e Islam. 
La questione del rapporto tra ragione e religione, e la ricerca di un giusto rapporto tra le due, è per Ratzinger, al centro degli stessi sforzi per realizzare la pace. "Non vi è pace vera nel mondo senza una vera pace tra ragione e fede, perché senza pace tra ragione e religione le fonti della morale e del diritto si inaridiscono". "Esistono infatti due opposte patologie che vanno affrontate e sanate entrambe, perché entrambe costituiscono pericoli mortali per la pace e per l'umanità nel suo insieme.
La patologia della religione trasforma la divinità nell'espressione di interessi o gruppi particolari. L'immagine di Dio diventa partigiana. Il bene è ciò che serve alla propria affermazione. Sono le basi del fanatismo religioso che per le stesse premesse da cui si muove diviene particolarmente brutale e cieco.
La patologia della ragione rinnega Dio. E' il caso delle ideologie totalitarie, che escludendo Dio, volevano costruire l'uomo nuovo e il mondo nuovo, guidati solo dalla ragione".
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La disgregazione dell'Europa è iniziata coll'età dei Lumi ed è poi proseguita, agli inizi del secolo breve, con le ideologie dei vari Kalergi, Huxley e soci, tutto prese un notevole impulso dopo la caduta degli imperi centrali, il resto lo ha fatto lo scempio della II guerra mondiale, allora sono intervenuti lorsignori i banchieri, che hanno in pratica ricostruito la Germania polverizzata, dato qualche spintarella a questo disgraziato paese, in cambio di una terra promessa che non era più loro da millenni. La Chiesa Cattolica ha seguito la sua parabola discendente, poco alla volta, ora è completamente in mano a chi sa e fa, non è uno scontro di culture, gli islamici conoscono solo la conquista violenta, il terrore che seminano negli infedeli, gli stupri e la vendita e lo sfruttamento degli schiavi, così hanno conquistato tutta l'Africa e così faranno coi pochi cristiani rimasti in Medio Oriente. 
Dare i soldi alla  Turchia triplogiochista è come tagliarsi i gioielli per fare rabbia alla moglie traditrice, negli illuminati Emirati nell'ultimo mese 50 decapitazioni in piazza ed innumerevoli lapidazioni di donne e soppressione di gay, ma loro comprano squadre di calcio, palazzi, università prestigiose, Oxford e Cambridge ed altre, non costruiscono niente perché nomadi e predoni da sempre, e il DNA non si cambia, cambia l'occidente che forse era mantenuto in vita artificialmente, ma cerebralmente morto, non ci saranno più Lepanto o Vienna, siamo già invasi, ma la laicità è sacra, finché morte non ci separa. 
Spiace per la grande Fallaci, ignobilmente offesa da cerebrolesi definentesi cantanti e da pseudo intellettuali, gli stessi che azzittirono Benedetto a Ratisbona e lì calò il sipario.
Fine delle trasmissioni. 
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Sarebbe il caso che molti vescovi e cardinali  dopo aver fatto troppi danni parlando senza senso, anzi sproloquiando, stessero per un lungo periodi zitti, - di danni ne hanno fatti troppi, troppi.
Quello che stà succedendo con venti milioni di islamici in Europa (se ancora si può chiamare Europa) ne vediamo i frutti ormai da quindici anni, fin da quell'11 settembre, con le famose torri gemelle.
I danni che hanno fatto politici italiani sottovalutando che gli islamici sono prima di tutto intrisi di una religione distruttiva, che nel contempo la loro religione è legge di stato, non riescono a vederlo, questa è la pochezza dei politici nostrani.
Molti uomini di chiesa quando parlano, non sanno ciò che dicono, hanno il cervello intriso di guazzabugli, e gli islamisti che hanno nel sangue il terrorismo ci ridono addosso.
L'Europa dorme, perchè non esiste; quello che ci aspetta è un'invasione islamica giorno dopo giorno; poi i nostri figli si accorgeranno quando dovranno inchinarsi davanti al mondo islamico che in alcune nazioni, Belgio compreso, è già la realtà predominante poichè bambini e giovani sono quasi totalmente musulmani grazie al fertile ventre delle giovani mogli.

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Tanti uomini dell'attuale dirigenza ecclesiale  ,insieme a politici,sindacalisti,giudici e giornalisti sono parte del terribile problema che dovranno risolvere le prossime generazioni di europei.
Ai bambini ed ai giovanissimi di adesso non toccherà di vivere in un mondo arcobaleno tutto pace ed amore ma dovranno battersi duramente per la sopravvivenza.
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