Come facciamo in occasione dei sempre più frequenti furti sacrileghi contro il Santissimo Sacramento in questa dolorosissima circostanza ci uniamo questa volta ai nostri fratelli palermitani nella preghiera di riparazione e nella supplica al Signore affinchè nella Sua infinita misericordia infonda nel
cuore degli autori di questo efferato sacrilegio la volontà di ricercare il perdono di Dio attraverso il Sacramento della Confessione e l'assoluzione che, in questo caso è riservata alla Santa Sede.
cuore degli autori di questo efferato sacrilegio la volontà di ricercare il perdono di Dio attraverso il Sacramento della Confessione e l'assoluzione che, in questo caso è riservata alla Santa Sede.
Ricordiamo a tal riguardo che colui (o coloro) che commette il gravissimo delitto di sacrilegio contro il Corpo e il Sangue di Cristo; chi asporta e/o conserva le sacre Specie con fine sacrilego (osceno, superstizioso, empio) e chi, anche senza sottrarle dal tabernacolo, dall'ostensorio o dall'altare, ne fa oggetto di un qualsiasi atto esterno, volontario e grave di disprezzo è comminata la pena della scomunica latae sententiae (cioè automatica) la cui assoluzione è appunto riservata alla Santa Sede.
Dall'Articolo di PalermoToday del 27 dicembre : Agguato in chiesa allo Zen, nel mirino il parroco e i suoi genitori
"Agguato nella chiesa dello Zen all'alba, aggrediti e rapinati il parroco e la sua famiglia.
E' lo spiacevole episodio che padre Miguel Angel Pertini ha raccontato questa mattina ai carabinieri, intervenuti in via Fausto Coppi per ascoltare le vittime e la loro versione dei fatti per avviare le indagini.
Secondo quanto denunciato sarebbero arrivati nella chiesa San Filippo Neri in quattro, uno dei quali armato di pistola, e si sarebbero scagliati prima sulla madre del sacerdote, poi su quest'ultimo con l'intenzione di portare via la pisside, la coppa in metallo prezioso che serve a custodire l'eucarestia all'interno del tabernacolo.
I tre, terrorizzati per l'accaduto, sarebbero poi andati in ospedale per farsi controllare dal personale sanitario.
A far rimbalzare la notizia da un capo all'altro della città sono stati i fedeli e don Michele Polizzi, parroco della Cappella Palatina e vicario episcopale. Scoperto quanto accaduto ha voluto mostrare la propria solidarietà al "collega" argentino e alla sua famiglia, inviando messaggi per chiedere alla gente dello Zen di pregare per lui. ..."
E' lo spiacevole episodio che padre Miguel Angel Pertini ha raccontato questa mattina ai carabinieri, intervenuti in via Fausto Coppi per ascoltare le vittime e la loro versione dei fatti per avviare le indagini.
Secondo quanto denunciato sarebbero arrivati nella chiesa San Filippo Neri in quattro, uno dei quali armato di pistola, e si sarebbero scagliati prima sulla madre del sacerdote, poi su quest'ultimo con l'intenzione di portare via la pisside, la coppa in metallo prezioso che serve a custodire l'eucarestia all'interno del tabernacolo.
I tre, terrorizzati per l'accaduto, sarebbero poi andati in ospedale per farsi controllare dal personale sanitario.
A far rimbalzare la notizia da un capo all'altro della città sono stati i fedeli e don Michele Polizzi, parroco della Cappella Palatina e vicario episcopale. Scoperto quanto accaduto ha voluto mostrare la propria solidarietà al "collega" argentino e alla sua famiglia, inviando messaggi per chiedere alla gente dello Zen di pregare per lui. ..."