Non è tempo di vergognarsi del Vangelo (cf. Rm 1,16).
È tempo di predicarlo dai tetti (cf. Mt 10,7).
Non abbiate paura di rompere con i comodi e abituali modi di vivere, al fine di raccogliere la sfida di far conoscere Cristo nella moderna "metropoli".
Dovete essere voi ad andare "ai crocicchi delle strade" (cf. Mt 22) invitando tutti quelli che incontrate al banchetto che Dio ha apparecchiato per il suo popolo.
Il Vangelo non deve essere tenuto nascosto per paura o indifferenza. Non è stato concepito per essere custodito in privato.
Deve essere messo sopra un podio cosicché il popolo possa vedere la sua luce e rendere lode al nostro Padre celeste».
Il III Pellegrinaggio è stato "storico" perchè calandosi direttamente nel mezzo della crisi attuale in cui versa la Santa Chiesa, mistica sposa di Cristo Signore, ha voluto elevare all'Altissimo quel doveroso , piccolo tributo di preghiera necessario nell'economia della salvezza.
La doverosa esaltazione della buona Liturgia dei nostri Padri valorizza il grande patrimonio teologico, pastorale, artistico ed educativo che gli è proprio : le nostre stesse radici cristiane !
Ecco allora che le parole del Santo Papa sono più che mai appropriate per la scelta che gli Organizzatori del Pellegrinaggio hanno voluto imprimere : "
Non abbiate paura di rompere con i comodi e abituali modi di vivere, al fine di raccogliere la sfida di far conoscere Cristo nella moderna "metropoli".
Dovete essere voi ad andare "ai crocicchi delle strade" (cf. Mt 22) invitando tutti quelli che incontrate al banchetto che Dio ha apparecchiato per il suo popolo".
Dovremmo essere abituati ai giovani inginocchiati che pregano.
Ormai di Messe nell'antico rito ne abbiamo viste parecchie ed in ogni parte d'Italia e del mondo eppure quei tantissimi ragazzi e ragazze che prima , durante e dopo la celebrazione della Santa Messa hanno pregato lungamente in ginocchio continuano a commuoverci.
Li abbiamo visti devotamente inginocchiati nelle Chiese romane del Pellegrinaggio ( Trinità dei Pellegrini e San Lorenzo in Damaso Basilica di San Pietro ) ed in quella di San Benedetto a Norcia.
E' come se quei giovani compissero una spontanea "oblazione" dicendo anche ai loro assenti Vescovi : " Eccoci. Siamo presenti. Contate anche su di noi ! "
Ed i Vescovi ( anche quelli italiani) prima o poi quando avran rigettato le diffidenze ( talvolta anche comprensibili perchè frutto di una non conoscenza - ignoranza - delle tematiche prettamente spirituali dei gruppi del Summorum Pontificum ) saranno in grado di dire a quei giovani : " Non abbiate paura di andare per le strade e nei luoghi pubblici, come i primi Apostoli che hanno predicato Cristo e la Buona Novella della salvezza nelle piazze delle città e dei villaggi.
Non è tempo di vergognarsi del Vangelo (cf. Rm 1,16).
È tempo di predicarlo dai tetti (cf. Mt 10,7)".
Quanto vorrei guardare in viso quel Vescovo che ripetutamente nega ed ostacola, con metodi assai poco cristiani, l'attuazione del Motu Proprio nella sua Diocesi sapendo di fare del male ad un gruppo di suoi fedeli ( per lo più in cassa integrazione ) che avendo a carico numerosi figli sono costretti a fare i "migranti liturgici" ( con i costi della benzina che ben conosciamo ) .
Questa è pastorale ?
Questo è il modo di comportarsi da Pastore quando minaccia, neppur velatamente, alcuni suoi preti per dissuaderli, con il ricatto della "pagnotta", a celebrare nell'antico rito per quelle brave famigliole ?
Non è più tempo delle scandalose divisioni che giovano solo ai nemici di Cristo e della Chiesa.
Cari e venerati Vescovi quei giovani inginocchiati a terra hanno per primi compreso che : "Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande".
" Nella Chiesa c'è spazio per tutti " !
Andrea Carradori