23 GENNAIO 2015: SANT'EMERENZIANA, VERGINE E MARTIRE
Non sono ancora passati tre giorni dal martirio di sant'Agnese e la Liturgia, fedele nell'accogliere tutte le tradizioni, ci richiama alla sua tomba.
Ecco che la Vergine Emerenziana, amica e sorella di latte della nostra tredicenne eroina, va a pregare e a piangere sul luogo dove riposa colei che le è stata così presto e così crudelmente rapita. Emerenziana non è ancora rigenerata nelle acque del Battesimo, segue ancora le istruzioni del catecumenato, ma il suo cuore appartiene già a Cristo per la fede e il desidero.
Mentre la giovinetta effonde il suo cordoglio e la sua ammirazione sulla tomba d'Agnese, giungono alcuni pagani. Deridono il suo dolore, e intendono impedire gli omaggi resi alla loro vittima. È allora che Emerenziana, bruciante per il desiderio di unirsi a Cristo e di essere presto fra le braccia della sua dolce sorella, si volge verso di essi e confessando Gesù Cristo e maledicendo gli idoli, li apostrofa per la loro atroce crudeltà di cui è stata vittima l'innocente Agnese.
La ferocia pagana si scatena allora nei cuori di quegli uomini asserviti al culto di Satana, e la giovinetta ha appena finito di parlare che cade sul sepolcro dell'amica, abbattuta dalle pietre mortali di coloro che ha osato sfidare.
Battezzata nel proprio sangue, Emerenziana lascia sulla terra le sue sanguinanti spoglie, e la sua anima vola al seno dell'Emmanuele, nel gaudio eterno dei divini abbracci e nella dolce presenza di Agnese.
da: dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - I. Avvento - Natale - Quaresima - Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 364-366
Vedere anche : Santi e Beati