Da un blog autenticamente cattolico prendiamo, come abbiamo fatto in altre occasioni, una seria riflessione di un fine e devoto teologo.
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Premessa : Benedetto XVI antipatico al mondo
Benedetto XVI, antipatico al mondo, descritto secondo il luogo comune come "rigido", "freddo" e "difficile", è stato avversato anche da certe aree tradizionaliste, che non gli hanno mai perdonato un passato da modernista, pur intelligente e accorto.
Tuttavia maggiormente è stato avversato dai picciotti di San Gallo, intolleranti verso il latino, i dogmi e l'amore per la verità.
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Proprio muovendo da questa predilezione, ritengo impossibile che Benedetto XVI abbia mai mentito su un segno epocale come Fatima e tanto meno su se stesso, quando ha deciso le proprie "timisioni" dal "papato attivo" e ora che Mons. Gaenswein ne spiega, con interessante tempismo, le caratteristiche.
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Provocato dal bell'articolo della Dr.ssa Guarini, che pone l'enfasi soprattutto sul tema dell'innovazione e sul "bene" (o meno) che potrebbe derivarne alla Chiesa, cerco di collegare le due facce della medaglia della non menzogna su Fatima e sul papato di questi tempi "strani".
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Infatti oltre all'ipotesi della presunzione di chi potrebbe sentirsi in diritto di "innovare" una realtà soprannaturale come è la Santa Madre Chiesa, Sposa di Cristo, va anche considerata l'umiltà di chi serve la Rivelazione, non solo in qualità di "leader" di un partito, o come esponente di punta di una corrente teologica, ma soprattutto da mistico.
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Nel 2010 (nel corso dell'anno sacerdotale che vide misteriosamente "scomparire" il Santo Curato d'Ars come modello e patrono dei sacerdoti) Benedetto XVI disse che si illuderebbe chi pensasse conclusa la missione profetica di Fatima.
Infatti emergeva chiaramente che i problemi della Chiesa sono soprattutto al suo interno. E non c'è, evidentemente, solo la pedofilia a fare sporcizia, dato che si parlava di "lupi"... che in effetti non hanno lesinato di rovesciargli contro persecuzione, irriverenza e disobbedienza.
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Benedetto XVI ha sempre pazientemente e cioiosamente la vorato alla vigna, zappando quanto basta per scavare la terra sotto i piedi delle pretese ragioni dei suoi nemici più o meno occulti. Potremmo lodarne l'intelligenza sopra la media o l'umiltà con cui ha metabolizzato sgarbi e insulti, ma ritengo più importante sottolineare la fede e la preghiera con cui si è lasciato guidare da Dio, nelle scelte, fino a cambiare lui, da quello che era a quello che è...
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Così si è "dimesso", ma restando papa.
Restando cioè pietra, malgrado i costruttori l'abbiano scartata, scegliendone un'altra e un architetto più adatto per farne l'edificio visibile al mondo.
Restando cioè pietra, malgrado i costruttori l'abbiano scartata, scegliendone un'altra e un architetto più adatto per farne l'edificio visibile al mondo.
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Fatima "un segno che viene dal Cielo"
Ma torniamo a Fatima: si sa che Suor Lucia scrisse (all'inizio del 1944) in forma epistolare le circa 25 righe che descrivono la terza parte del segreto, su un solo foglio, con "virgolettati" attribuiti alla Beata Vergine.
Questo scritto arrivò in Vaticano nel 1957, nelle mani del papa. Allora il papa era anche a capo della Congregazione per la Dottrina della fede.
Il messaggio non doveva essere letto prima del 1960. Quando Pio XII morì, la busta restò nell'alloggio papale.
La aprì Giovanni XXIII, che la ritenne "indatta" ai propri slanci.
Questo scritto arrivò in Vaticano nel 1957, nelle mani del papa. Allora il papa era anche a capo della Congregazione per la Dottrina della fede.
Il messaggio non doveva essere letto prima del 1960. Quando Pio XII morì, la busta restò nell'alloggio papale.
La aprì Giovanni XXIII, che la ritenne "indatta" ai propri slanci.
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Ma nel 1957 negli archivi della Dottrina per la Congregazione della fede pervenne un altro scritto, di 4 pagine e 62 righe, senza virgolettati: è il testo reso pubblico nel giugno del 2000.
E' vero (non si è mentito dicendolo) che è stato pubblicato "per intero".
Ma non è l'unico.
L'allora Card. Ratzinger precisò che l'interpretazione della visione allora data non costituiva "dogma".
Ma non è l'unico.
L'allora Card. Ratzinger precisò che l'interpretazione della visione allora data non costituiva "dogma".
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Si può ipotizzare che solo diventando papa, nel 2005, Benedetto potè leggere l'altro documento, del 1957 nell'appartamento papale.
Infatti Giovanni Paolo II lo lesse prima dell'attentato del 1981: quello che gli fu consegnato solo nel luglio 1981 era l'altro, quello presso la DCF, mentre il papa polacco già il 7/6/1981, appena ripresosi, provvide a consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria.
Prima di leggere l'altro testo sapeva già "abbastanza" di Fatima.
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Ora il testo "breve" (25 righe) è quello con i "virgolettati" di Maria, là dove c'è il famoso "etc" che non si è mai voluto rivelare.
Di quel "etc" nel testo reso pubblico nel 2000 non c'è traccia.
Ma quando Benedetto XVI parla nel 2010 la traccia è evidente...
In 10 anni sono successe tante cose, e fare il papa gli deve aver riservato "sorprese", senza escludere comunicazioni speciali dal Cielo.
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Allora la "mossa", per la Chiesa davvero strana (per dirla con la Beata Caterina Emmerick) del 2013, non è solo un'innovazione assai discutibile agli occhi del diritto canonico e dell'opportunità materiale, ma può essere anche un segno che viene da tanta preghiera, cioè dal Cielo.
Benedetto XVI, comunque ancora papa, ha consegnato se stesso alla volontà dei picciotti di San Gallo.
E ai picciotti di San Gallo il Cielo ha consegnato l'edificio secolare della Chiesa, il munus "attivo", solidal-filantropico-politico-socio-psicologico...
Chiaro che spiritualmente e misticamente il munus è l'altro e, secondo le parole di Nostro Signore Gesù Cristo, anche se l'apparenza potrebbe ingannare su di essa "le porte degli inferi non prevarranno"...
Il tempo ci dirà la Verità tutta intera.
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1 commento:
Mi fido di Lei , della sua calma , del suo equilibrio della sua obbiettivita' ed e' per questo , solo per questo , che mi permetto di inviarle questo documento che riguarda un altro figlio prediletto da Dio che nella Sua Infinita Misericordia , soprattutto in questo tempo tanto travagliato , non smette di guidarci , di soccorrerci . Misterioso e' il Suo struggimento per noi nonostante gli innumerevoli peccati , la nostra inclinazione ad offenderLo , la nostra poca disposizione a ri-amarLo . La riflessione/meditazione/preghiera e' su quanto vuole dirci il Signore tramite questa emografia.
http://www.incamminocongiulio.it/emografia-apparsa-in-casa-di-giulio-massa-il-venerdi-santo-25-marzo-2016-ore-10-00/
Frequento la Basilica di S.Andrea delle Fratte in Roma e lì sono venuta a conoscenza di questo stigmatizzato . Grazie Gesu' ! Viva Gesu' !
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