lunedì 17 ottobre 2016

Un mondo nelle grinfie del suo principe, il serpente antico, ma presentato come libero e bello

Da un fine Teologo, dal quale tante volte abbiamo attinto argomenti per i nostri post di riflessione sull'attuale situazione ecclesiale, prendiamo il commento alla triste vicenda della statua di Martin Lutero esposta di recente  durante l'Udienza Papale nell'Aule delle Udienze Paolo VI in Vaticano (vedere QUI ).
Preghiamo per la Chiesa e per il Papa ! 
*** 

E' così paradossale da far pensare a una recita, imposta, in qualche modo obbligatoria...
Quanti stanno recitando una parte, pur pensandola diversamente? 
Quanti invece non recitano?

Perchè, se non stesse recitando nessuno, ci sarebbe da pensare a una possessione collettiva.


E' talmente assurdo quel che accade, senza sofferenza, tra sorrisi e applausi, da far senso.
Ma ci pensate? 
I seguaci di chi (in passato) aveva fatto togliere ai "riformati" ogni statua dalle loro chiese, tenace oppositore del papato, adesso porta in pellegrinaggio dal papa (tale nel ruolo) una statua (?) di colui che determinò l'eresia di cui sono seguaci!


E quando tutto questo? 
Il giorno dell'anniversario del miracolo del sole a Fatima: il papa accoglie i luterani e non dà risalto a una significativa ricorrenza della Beata Vergine.


Mi affiorano queste parole: smantellamento, dismissione, liquidazione, svendita. 
E' ciò che viene perseguito con coerenza e determinazione, ma con volti sereni: è tutto "normale".
Dov'è il problema? 
Chi sono quelli che non capiscono e non si adeguano? 

Dei pocodibuono.
Degli ipocriti. 

Dei rigidi. 

Dei farisei. 

Dei senza cuore. 

Pessimi in tutto, chiusi, duri...

Evidentemente per reggere una recita a livello planetario ci vogliono registi e sceneggiature planetarie, una scelta di attori eccezionali dopo un casting accurato.

Sembrerebbe che solo la claque non reciti: chi sta lì infatti applaude convintamente, amplificata dai tecnici del suono, trascinando all'ammirazione ogni distratto passante.

Penso al mistero con cui dovettero confrontarsi i discepoli di Gesù, le donne, la Madonna, vedendo quanto accadde a Gesù apparentemente "travolto dagli eventi"... 
Eppure aveva trasformato oggetti (l'acqua in vino), sovvertito le leggi fisiche (camminato sull'acqua, calmato le tempeste, moltiplicato il cibo), resuscitato i morti (a Nain, Lazzaro...), guarito malati cronici (ciechi, storpi, paralitici) e liberato gli indemoniati... 
Giunta l'ora, non sembra nemmeno in grado di arrabbiarsi. Accetta tutto. 
Gli fanno di tutto...


La Chiesa (intesa come la sposa di Cristo e non l'ONG che recita la propria parte nel teatro del mondo) è nelle medesime condizioni del suo Sposo dopo la cattura al Getsemani: tradita.

In quelle circostanze in effetti dai vangeli emerge che tacquero tutti... 
Qualcuno stette vicino, qualcuno osservò, la veronica asciugò il volto, il cireneo sostenne la croce...
Ci sono momenti in cui il silenzio non è una recita.
E' l'unico modo per essere attori della fedeltà e non essere altri attori della recita del mondo. 
Il burattinaio ha tanti burattini: chi guarda dalla piazza, può persino applaudire lo spettacolo senza capire che chi tira i fili non è quello che sta recitando.

Il mondo chiacchiera. Il Verbo tace o dice l'essenziale. 
C'è un perché. 
Lo sappiamo già.
La Madonna a Fatima ripete "penitenza". 
La misericordia invocata per le anime è per scampare al fuoco dell'inferno... 
Il mondo cova guerra. 
La verità non è cercata, pare anzi creare scompiglio nei programmi di "media aritmetica" "dialogo" ed "equiparazione"... 
E' proprio un mondo nelle grinfie del suo principe, il serpente antico, ma presentato come libero e bello. 

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Su Facebook l'arguto Mons. Eleuterio Favella così ha scritto: " Badate che la Chiesa povera è quella che affitta la Sistina alla Porsche, vuole dare in locazione un enorme immobile a Borgo alla multinazionale ..., non certo famosa per il rispetto della biodiversità e l'impegno ecologico, degraderà Castel Gandolfo a museo, cercando di captare le pruriginose curiosità del pubblico odierno dei media che accorrerà, sulle prime, a vedere il cesso (mi sia consentito!) di Pio XI, il letto magnificentissimo in cui l'efferato Benedetto XV passava i suoi ozi, 

lo studio in cui il perfido Paolo VI compose l'Humanae vitae, per poi - dopo qualche mese - reputare tutto un piccolo ammasso di anticaglie e lasciar perdere. 

Si rastrella il fondo del barile, cercando i più lauti compensi e dai più eterodossi pagatori, pur di mantenere un sistema di spese assurdo e capzioso che garantisca però un certo messaggio mediatico. Paradossalmente la battaglia degli eminentissimi contro il fumo di frittura, è un ridotto di civiltà cristiana. 

E se siamo precipitati fino a questo segno, significa proprio che siamo fino al collo immersi in quel materiale con cui si dice che .... confezioni i suoi saporiti hamburgers." 

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