domenica 21 giugno 2015

"Difendiamo i nostri figli" : la bella piazza San Giovanni ( 20 giugno 2015)

"Noi non siamo contro nessuno e rispettiamo tutte le persone. Ma siamo venuti qui in piazza a Roma per difendere il diritto delle famiglie formate da un uomo e una donna, tutelate dalla Costituzione, e quello dei bambini a essere educati da una mamma e da un papà... ". 
Rosaria arriva dalla Parrocchia Beata Maria Vergine di Foggia. 
È insieme ad altri componenti della sua comunità parrocchiale, raccolta sotto uno striscione che insieme a mille altri colora piazza San Giovanni, stracolma di adulti e bambini venuti qui per partecipare alla manifestazione indetta dal Comitato "Difendiamo I nostri figli" , iniziata oggi - 20 giugno -alle 15.30.
"Siamo un milione" afferma il portavoce del comitato "Difendiamo i nostri figli!" Massimo Gandolfini. 
"Con questo evento - spiega - chiediamo che si tuteli e si rispetti la famiglia fondata sul matrimonio e si ribadisca il ruolo centrale dei genitori. 
Rigettiamo con forza il tentativo di infiltrare nelle scuole progetti educativi che mirano alla destrutturazione dell'identità sessuale dei bambini. Sono teorie senza basi scientifiche".
Avvenire di ieri 20 giugno

Ringraziando la Divina Provvidenza che governa tutte le cose, affidiamo il nostro ricordo ad alcune  foto soprattutto ad un filmato realizzato dagli organizzatori dell'indimenticabile manifestazione di ieri a Piazza san Giovanni di Roma.



Foto : Panorama

"E non è nostro diritto privare i bambini di un padre maschio e di una madre femmina, perché questo non permetterebbe loro di trovare il loro posto nel mondo. I genitori possono sbagliare, e anche moltissimo, e si possono anzi si devono mettere in discussione, infine anche rifiutare, ma prima sono l’unica chiave che i bambini hanno per aprire le porte della realtà. Non possiamo privarli delle chiavi. Non possiamo derubarli. Per questo ci siamo alzati in piedi, perché la vita umana è minacciata, e ancora ci alzeremo in piedi ogni volta che un bambino viene visto solo come un mezzo per soddisfare un’emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile. Ma non è per noi, e i suoi diritti vengono prima". ( Costanza Miriano BLOG )