L'Occidente si sta sgretolando. (*)
L'Italia è piena di metastasi che sono state prodotte soprattutto da ideologie malsane sia della sinistra come della destra borghese e liberale.
Per colpa di esse questo Occidente ha perso la sua identità perché ha rinnegato l'eredità bimillenaria culturale e spirituale greco-romana e cristiana.
E andrà sempre peggio se la gente non capisce che viene derubata non solo sul piano materiale, ma soprattutto viene derubata dei suoi usi e costumi, delle sue radici.
Un popolo senza radici è un popolo destinato a morire, infatti l'Italia è un Paese di anziani, ci sono sempre meno nascite, il nichilismo, l'egocentrismo e la banalizzazione dell'esistenza hanno preso piede grazie alle ideologie e ai loro slogan retorici che molti portano avanti.
Ideologie pericolosissime perché agiscono in maniera nascosta e quasi indisturbata!!!
Questo è razzismo contro la propria gente, parlano di diritti umani ma disprezzano tutto quello che più umano esiste : la propria identità spirituale !
Un'autoannulamento di sé e della propria origine che non può che portare all'oscurità delle coscienze e al degrado individuale e sociale. Un disastro senza proporzioni che porterà solo alla miseria spirituale e materiale delle popolazioni già cristiane !
Ben vengano i pochi, sparuti tentativi di riportare il sacro e la spiritualità Occidentale al posto d'onore che gli spetta !
Il mondo applaude coloro che sono principalmente falsi umanitari pieni di loro stessi e indottrinati da nuove correnti dell'antievangelizzazione e disprezza chi applica una carità Evangelica fedele agli insegnamenti della Tradizione (cioé dei Santi e dei Padri della Chiesa).
Essere spontanei e umani, non significa applicare solo la sostanza senza la forma. La forma ha un valore sostanziale enorme e poi forma non significa né formalità né artifizi formalizzatori, ma significa aver capito che come una bella pianta ha bisogno di potature parziali per fare sbocciare più forti i fiori, lo stesso la liturgia va curata e non vanno recisi i fiori più belli. ( *)
Dalla Liturgia nasce tutto anche il rinnovato impulso nella carità indispensabile in questo momento di grave crisi economica procurata e gestita dai soliti potentati.
La situazione attuale mi fa pensare che nell'immediato dopo-guerra anche le piccole Diocesi erano solite allestire Messe e Concerti di Musica Sacra per Coro e Orchestra.
Abbiamo testimonianze che alcuni Maestri , grazie a quelle dignitosissime esecuzioni poterono regalare ai figli una cena più ricca oppure alcuni libri scolastici !
Non esiste modo migliore per rafforzare la fede e la pratica religiosa che confidare nella Liturgia e nell’arte !
Non possiamo fare a meno di pensare al grande “investimento sulla Liturgia” che Benedetto XVI ha fatto, con la garbatezza che ha caratterizzato tutti i Suoi atti, fin dal primo momento dell’assunzione alla Sede Petrina.
Riportiamo da Zenit alcune informazioni statistiche sullo stato della Chiesa Cattolica nel 2011.
“ I dati statistici dell’Annuarium Statisticum Ecclesiae, riferiti all’anno 2011, permettono di evidenziare gli aspetti rilevanti della presenza e dell’azione pastorale della Chiesa Cattolica nelle 2979 circoscrizioni ecclesiastiche di tutto il mondo.
I cattolici sparsi nel pianeta sono passati, dal 2010 al 2011, da 1.196 a 1.214 milioni, con un aumento relativo dell’ 1,5% e poiché questa crescita risulta di poco superiore a quella della popolazione della Terra (1,23%), la presenza dei cattolici del mondo è risultata sostanzialmente invariata (17,5%). L’analisi territoriale delle variazioni nel biennio, mostra un aumento del 4,3% di cattolici nell’Africa, che ha invece accresciuto la sua popolazione del 2,3%.
Anche nel continente asiatico si è registrato un aumento di cattolici superiore a quello della popolazione (2,0% contro l’ 1,2%).
In America e in Europa si assiste ad una uguale crescita dei cattolici e della popolazione (0,3%).
Nel 2011 il totale dei cattolici battezzati è così distribuito per continente: 16,0% in Africa, 48,8% in America, 10,9% in Asia, 23,5% in Europa e 0,8% in Oceania.
Anche nel continente asiatico si è registrato un aumento di cattolici superiore a quello della popolazione (2,0% contro l’ 1,2%).
In America e in Europa si assiste ad una uguale crescita dei cattolici e della popolazione (0,3%).
Nel 2011 il totale dei cattolici battezzati è così distribuito per continente: 16,0% in Africa, 48,8% in America, 10,9% in Asia, 23,5% in Europa e 0,8% in Oceania.
Il numero dei Vescovi nel mondo è passato, dal 2010 al 2011, da 5.104 a 5.132, con un aumento relativo dello 0,55%. L’incremento ha interessato, in particolare, l’Oceania (+4,6%) e l’Africa (+1,0%), mentre l’Asia e l’Europa si collocano di poco al di sopra della media mondiale.
L’America non ha fatto registrare variazioni.
A fronte di tali dinamiche differenziate, tuttavia, la distribuzione dei Vescovi per continente è rimasta sostanzialmente stabile nell’ultimo biennio considerato, con America ed Europa che, da sole, continuano a rappresentare quasi il 70 per cento del totale.
L’America non ha fatto registrare variazioni.
A fronte di tali dinamiche differenziate, tuttavia, la distribuzione dei Vescovi per continente è rimasta sostanzialmente stabile nell’ultimo biennio considerato, con America ed Europa che, da sole, continuano a rappresentare quasi il 70 per cento del totale.
La presenza dei sacerdoti, diocesani e religiosi, nel mondo è aumentata nel tempo, passando nell’ultimo decennio dalle 405.067 unità del 31 dicembre 2001 alle 413.418 del 31 dicembre 2011 (+2,1%).
Tale evoluzione non è stata, tuttavia, omogenea nelle diverse aree geografiche.
La dinamica del numero dei presbiteri in Africa e in Asia risulta alquanto confortante, con un +39,5% e un +32,0% rispettivamente (e con un incremento di oltre 3.000 unità, per i due continenti, soltanto nel 2011), mentre l’America si mantiene stazionaria attorno ad una media di 122 mila unità.
L’Europa, in controtendenza rispetto alla media mondiale, ha conosciuto nel decennio una diminuzione di oltre il 9%.
Tale evoluzione non è stata, tuttavia, omogenea nelle diverse aree geografiche.
La dinamica del numero dei presbiteri in Africa e in Asia risulta alquanto confortante, con un +39,5% e un +32,0% rispettivamente (e con un incremento di oltre 3.000 unità, per i due continenti, soltanto nel 2011), mentre l’America si mantiene stazionaria attorno ad una media di 122 mila unità.
L’Europa, in controtendenza rispetto alla media mondiale, ha conosciuto nel decennio una diminuzione di oltre il 9%.
I diaconi permanenti sono in forte espansione sia a livello mondiale sia nei singoli continenti, passando complessivamente da oltre 29.000 nel 2001 a circa 41.000 unità dieci anni dopo, con una variazione superiore al 40%. Europa e America registrano sia le consistenze numericamente più significative, sia il trend evolutivo più vivace. I diaconi europei, infatti, poco più di 9.000 unità nel 2001, erano quasi 14.000 nel 2011, con un incremento di oltre il 43%.
In America da 19.100 unità nel 2001 sono passati a più di 26.000 nel 2011. Questi due continenti, da soli, rappresentano il 97,4% della consistenza globale, con il rimanente 2,6% suddiviso tra Africa, Asia ed Oceania.
In America da 19.100 unità nel 2001 sono passati a più di 26.000 nel 2011. Questi due continenti, da soli, rappresentano il 97,4% della consistenza globale, con il rimanente 2,6% suddiviso tra Africa, Asia ed Oceania.
Il gruppo dei religiosi professi non sacerdoti è andato consolidandosi nel corso dell’ultimo decennio, posizionandosi a poco più di 55 mila unità nel 2011.
In Africa e in Asia si osservano variazioni del +18,5% e del +44,9%, rispettivamente.
Nel 2011 questi due continenti rappresentavano complessivamente una quota di oltre il 36% del totale (erano meno del 28% nel 2001).
All’opposto, il gruppo costituito da Europa (con variazione del -18%), America (-3,6%) e Oceania (-21,9%) si è ridotto di quasi 8 punti percentuali nel corso dell’ultimo decennio.
In Africa e in Asia si osservano variazioni del +18,5% e del +44,9%, rispettivamente.
Nel 2011 questi due continenti rappresentavano complessivamente una quota di oltre il 36% del totale (erano meno del 28% nel 2001).
All’opposto, il gruppo costituito da Europa (con variazione del -18%), America (-3,6%) e Oceania (-21,9%) si è ridotto di quasi 8 punti percentuali nel corso dell’ultimo decennio.
Per le religiose professe, si osserva una dinamica fortemente decrescente con una contrazione del 10%, dal 2001 al 2011. Il numero complessivo delle religiose professe, infatti, è passato da oltre 792 mila unità nel 2001 a poco più di 713 mila dieci anni dopo.
Il calo ha riguardato tre continenti (Europa, America e Oceania), con variazioni anche di rilievo (-22% in Europa, -21% in Oceania e -17% in America).
In Africa e Asia, invece, l’incremento è stato decisamente sostenuto, superiore al 28% nel primo continente e al 18% nel secondo. Conseguentemente, la frazione delle religiose professe in Africa e Asia sul totale mondiale passa dal 24,4% al 33% circa, a discapito dell’Europa e dell’America, la cui incidenza si riduce complessivamente dal 74% al 66%.
Il calo ha riguardato tre continenti (Europa, America e Oceania), con variazioni anche di rilievo (-22% in Europa, -21% in Oceania e -17% in America).
In Africa e Asia, invece, l’incremento è stato decisamente sostenuto, superiore al 28% nel primo continente e al 18% nel secondo. Conseguentemente, la frazione delle religiose professe in Africa e Asia sul totale mondiale passa dal 24,4% al 33% circa, a discapito dell’Europa e dell’America, la cui incidenza si riduce complessivamente dal 74% al 66%.
I candidati al sacerdozio nel mondo, diocesani e religiosi, sono passati da 112.244 nel 2001 a 120.616 nel 2011, con un incremento del 7,5%. L’evoluzione è stata molto differente nei vari continenti.
Mentre, infatti, Africa (+30,9%) e Asia (+29,4%) hanno mostrato dinamiche evolutive vivaci, l’Europa e l’America registrano una contrazione del 21,7% e dell’ 1,9%, rispettivamente.
Di conseguenza, si osserva un ridimensionamento del contributo del continente europeo alla crescita potenziale del rinnovo delle compagini sacerdotali, con una quota che passa dal 23,1% al 16,8%, a fronte di un’espansione dei continenti africano e asiatico ”.
Mentre, infatti, Africa (+30,9%) e Asia (+29,4%) hanno mostrato dinamiche evolutive vivaci, l’Europa e l’America registrano una contrazione del 21,7% e dell’ 1,9%, rispettivamente.
Di conseguenza, si osserva un ridimensionamento del contributo del continente europeo alla crescita potenziale del rinnovo delle compagini sacerdotali, con una quota che passa dal 23,1% al 16,8%, a fronte di un’espansione dei continenti africano e asiatico ”.
“ Investiamo! sulla Liturgia” come ci ha insegnato il grande Benedetto XVI !!!
Il Signore ce ne darà merito nonostante le nostre imperfezioni e mancanze !
“Papa Francesco, alla luce di certi fenomeni del recente passato in cui sono state registrate sul piano liturgico non poche derive, ha esortato noi vescovi, riferendoci anche alcuni esempi concreti, a vivere il rapporto con l’azione liturgica, in quanto opera di Dio, da veri credenti al di là di ogni tronfio cerimonialismo, pienamente consapevole che la ‘nobile semplicità’ di cui parla il Concilio, non è sciatteria ma Bellezza, bellezza con la ‘B’ maiuscola”.
« Domine dilexi decorem domus tuae et gloriam habitationis tuae »
Andrea Carradori
Foto : Lima, Festa del Corpus Domini 2012, Processione con il Santissimo Sacramento.
( *) Elaborazione di un bel commento di un Fedele -Anonimo - su Messainlatino