sabato 31 agosto 2013

Il Beato Principe Vladimir Ghika : Sacerdote e Martire

Vladimir Ghika è nato il 25 dicembre 1873 a Costantinopoli, in
una famiglia romena di stirpe reale.
Dopo gli studi in Francia e in Romania, ha conseguito la licenza in filosofia e poi il dottorato in teologia presso il Collegio Santo Tomaso di Roma.
Nel 1902 è entrato a far parte della Chiesa Cattolica sotto la guida dei domenicani di Santa Sabina sul colle Aventino, a Roma. È rimasto sempre molto ecumenico e ha lavorato tutta la sua vita per l’unità dei cristiani.
Vladimir si è messo al servizio dei più poveri e afflitti e ha portato le Figlie della Carità in Romania. Nel 1911 si è impegnato per aiutare i terremotati di Avezzano.
Il 1923 è stato l’anno in cui venne ordinato sacerdote per la diocesi di Parigi e la sua missione sacerdotale avrà sin dall’inizio una dimensione universale.
Ulteriormente, riceverà dal Santo Padre la nomina di protonotario apostolico e membro del comitato direttore dei Congressi Eucaristici. 
In questo modo ha portato su tutti i meridiani del mondo la sua testimonianza di fede e di carità.
Nel 1939 è rientrato in Romania e ha scelto di rimanere nel Paese quando ha capito che stavano per arrivare tempi di sofferenza per i suoi connazionali. 
Nel 1952 è stato arrestato e condannato perché si era impegnato a salvare la Chiesa Cattolica in Romania che era in pericolo di rompere i legami con Roma. 
In prigione ha offerto assistenza a tutti, come un vero padre. Purtroppo, a causa dei maltrattamenti, il 16 maggio 1954 consegnerà la sua anima nelle mani del Padre celeste, come Gesù sulla croce.
Il processo informativo diocesano è iniziato nel 2002 ed il riconoscimento del suo martirio è avvenuto il 27 marzo 2013.
L'Osservatore Romano, 20 agosto 2013.

E Pio XI lo chiamava «il grande vagabondo apostolico»
«Il grande vagabondo apostolico»: così Pio XI chiamava Vladimir Ghika per sottolinearne la instancabile attività missionaria.
Non a caso lo stesso Pontefice gli aveva concesso il permesso di celebrare la messa sia in rito latino che in quello orientale, e la facoltà di svolgere il suo ministero in ogni parte del mondo, a beneficio delle più diverse categorie di fedeli. 
Da laico, già durante la prima guerra mondiale Ghika viaggiò continuamente tra Francia, Italia e Romania per assistere i prigionieri e i feriti.
Nel 1915 prese parte alle operazioni di soccorso delle vittime del devastante terremoto nella Marsica, in Abruzzo. 
Dopo l’ordinazione sacerdotale, la sua scelta di povertà lo portò tra il 1923 e il 1939 a svolgere il suo ministero tra le baracche dei quartieri periferici parigini Gentilly e Villejuif. 
Fu nominato da Papa Ratti protonotario apostolico e in tale veste prese parte a molte missioni in diversi Paesi del mondo: viaggiò in Africa e in America latina, si recò in Giappone e in occasione dei congressi eucaristici fu tra l’altro anche a Sydney, Dublino, Buenos Aires, Manila e Budapest.

(Ioan Robu, Arcivescovo di Bucarest) «Mamma, mamma, guarda laggiù come il cielo bacia la terra!». 
Benché bella e poetica, questa esclamazione legata alla scoperta dell’orizzonte non avrebbe nulla di speciale se non fosse per il suo autore, che all’epoca in cui la pronunciava aveva appena tre anni e mezzo, ossia l’età del gioco e della spensieratezza. 
Quel bambino che riusciva a esprimere in modo così efficace l’intuizione dell’amorevole presenza divina era Vladimir Ghika, poi divenuto sacerdote e quindi ucciso in odio alla fede a Bucarest il 16 maggio 1954, all’età di 80 anni.
Il prete romeno è stato beatificato sabato 31 agosto, nel corso di una cerimonia nella capitale del Paese, dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza di Papa Francesco.
Il piccolo Vladimir non avrebbe mai perso di vista il costante “bacio” di Dio all’umanità. E quando l’amore divino divenne certezza incrollabile della sua vita, Ghika si trasformò in un testimone vivente del Deus caritas est.
Nato il 25 dicembre 1873 in una nobile famiglia principesca romena, ricevette i sacramenti dell’iniziazione cristiana nella Chiesa ortodossa. 
Durante gli studi effettuati in Francia subì l’influenza dell’ambiente protestante per poi approdare — dopo innumerevoli letture, studi e meditazioni — al cattolicesimo. 
Conseguì la licenza e il dottorato in filosofia e teologia nel collegio San Tommaso a Roma. 
Nel 1902 fece il suo ingresso ufficiale nella Chiesa cattolica, con l’atto di fede nella basilica romana di Santa Sabina all’Aventino. 
Resterà tuttavia in lui uno spirito profondamente ecumenico, fedele al sogno di un solo gregge e un solo pastore per il quale egli spese tutta la vita.
Chi è stato Vladimir Ghika? 
Prima di tutto un grande dono che Dio ha fatto al popolo romeno e alla Chiesa universale. 
Se dovessi descriverlo in poche parole, direi che è stato un “principe” per nascita che ha seguito la via regale della Croce, diventando per scelta un “mendicante” di amore per Cristo, con la convinzione che non amiamo Dio come si dovrebbe se nel nostro amore verso di lui non riusciamo a farlo amare anche dagli altri.
Ghika è stato un portatore della croce.
Ma la sua via crucis era destinata a diventare una via resurrectionis, grazie all’esempio della sua vita e del martirio.
Egli è diventato un faro non solo per la gente del suo tempo ma anche per le generazioni future. Quando divenne sacerdote, a 50 anni, aveva già percorso un cammino in cui, dopo aver conosciuto la misericordia di Dio, era diventato egli stesso una viva immagine dell’amore e della compassione divina.
Prima di celebrare la liturgia eucaristica aveva già praticato intensamente la cosiddetta “liturgia” del prossimo, della carità cristiana e del sacrificio di sé. Infatti, il metro di misura di tutta la sua vita sacerdotale fu una domanda che arrivava nel proprio cuore dall’altare: «Oh, mio sacerdote, come ardirai a sacrificare Me, effettivamente e totalmente, se prima non hai sacrificato te stesso, effettivamente e totalmente?».
Nel suo percorso verso il sacrificio eucaristico, Ghika non evitò mai i deserti dei tanti cuori umani afflitti o smarriti, in cerca di aiuto, consiglio, consolazione e benedizione. 
Il suo cammino umano e sacerdotale non fu progettato secondo calcoli o interessi terreni, bensì guidato da un unico pensiero: fare la volontà di Dio e rispondere alle sue attese, nel desiderio di raggiungere la salvezza propria e quella del prossimo.
Se da un lato potrebbe risultare relativamente semplice tracciare la mappa dei numerosissimi viaggi compiuti da quest’instancabile apostolo del XX secolo, non è altrettanto facile descrivere la ricchezza delle sue riflessioni dedicate al mistero di Dio in relazione all’animo umano. 
Tuttavia il comune denominatore delle sue meditazioni resta la continua ansia di scoprire l’intervento di Dio nella salvezza dell’uomo e di esserne strumento. Soltanto così si spiega l’instancabile andare in cerca delle anime perdute, lontane da Dio, unito alla speciale cura per gli ammalati e i bisognosi. 
Ghika aveva capito che l’autentico abbraccio del Cielo alla terra non avveniva all’orizzonte, ma nell’anima dell’uomo, per cui non bisognava tenere lo sguardo puntato lontano, bensì vicino, verso il prossimo bisognoso di aiuto e di speranza.
Di lui parlano soprattutto i gesti e le azioni, la sua vita santa coronata da una morte da martire nel carcere politico di Jilava. 
Bisogna essere grati a Dio che ci ha donato l’esempio di questo “principe” della carità il cui insegnamento spirituale si potrebbe concentrare in tre temi: vita sempre consapevole e animata dalla presenza reale di Dio, preghiera continua e “liturgia” del prossimo. La sua ferrea convinzione era che «nulla ci può avvicinare di più a Dio che il prossimo». Va ricordato che il principale apostolato al quale si dedicò fu quello di riportare le anime smarrite alla casa del Padre, e per compiere tale missione non tenne conto né delle distanze geografiche, né del ceto sociale, né della nazionalità. Fu un grande apostolo della carità: non bisogna dimenticare che nel 1904 conobbe suor Vincenza Pucci, delle Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli, e questo incontro lo aiutò a delineare il suo progetto per le opere di assistenza e solidarietà verso i più bisognosi, tanto che due anni dopo, nel 1906, aprì a Bucarest il primo ambulatorio medico gratuito. 
Ma la sua carità non si limitó ai poveri, agli ammalati e alle vittime delle calamità naturali, ma fu soprattutto rivolta a chi era lontano da Dio. 
Per lui la più grande povertà, malattia e calamità era l’assenza di Dio nella vita di una persona, l’abbraccio mancato di Dio, impedito talvolta dal rifiuto consapevole dell’uomo.
Ghika era un sacerdote che — come direbbe Papa Francesco — è uscito dalla propria logica per entrare nella logica di Cristo, un pastore che stava in mezzo alle sue pecore tanto da prendere il loro odore.
Va anche detto che le sue pecore — a forza di stargli accanto — hanno preso il suo profumo di santità, come testimoniano le numerose conversioni di persone che l’hanno conosciuto e i tanti figli spirituali che lo cercavano continuamente per avere i suoi consigli e il suo sostegno nelle difficoltà di tutti i giorni. Ghika fu padre spirituale di numerosi giovani affascinati non solo dalla sua personalità e cultura e dalle conoscenze che lo avevano portato a parlare numerose lingue: quello che li attirava era soprattutto la percezione della presenza di Dio in lui, quell’inconfondibile profumo di santità.
I giovani, come tutti quelli che hanno conosciuto monsignor Ghika, non possono non rimanere affascinati da quest’uomo di nobili origini, con davanti delle prospettive favolose, destinato a una carriera diplomatica brillante, imparentato con le teste coronate di tutta l’Europa, stimato, accolto come un re in tutti i salotti culturali dell’Europa, che ha rinunciato a tutto per servire umilmente Cristo, fino ad arrivare a dormire sulla panca di una baracca a Villejuif, nella periferia di Parigi, per vivere da povero con i poveri. Un uomo che ha incontrato Cristo. 
E ha capito che con Lui si può anche non possedere niente, perché nel cuore risuona una certezza: io non manco di nulla. 

venerdì 30 agosto 2013

La Chiesa ha perso la voce ?

La circolare del 28 agosto 2013, festa di Sant'Agostino, dell'infaticabile M° Paolo Bottini , Direttore  di "Liturgia & Musica".
Non occorre aggiungere altro.
A.C.

“ Cari lettori,
ho guardato il video della messa celebrata dal Papa oggi, 28 agosto
2013,nella basilica di S. Agostino in Campo Marzio a Roma  in occasione della festa liturgica del santo vescovo di Ippona: l'arzillo vescovo di Roma, che si concede a battute e simpatici gesti tanto graditi al popolo, mi sembra invece che celebri in uno stile piuttosto monotono, direi quasi "triste", insomma senza alcuna solennità... oppure in questa occasione era particolarmente affaticato?!
Ma volevo solo segnalarvi in calce alcuni approfondimenti agostiniani.
Sottolineo solamente questa affermazione di S. Agostino che dovrebbe spingere chiunque alla perfezione tecnica... altro che dire il classico "tanto il Signore guarda al cuore e non ai fatti" sempre buono per giustificare qualsivoglia porcheria liturgico-musicale:«Ognuno chiede in qual modo cantare a Dio. Canta a Lui, ma canta bene. Egli
non vuole che le sue orecchie siano offese».
Per questo, ad esempio, nel testamento spirituale di don Dante Caifa
successore di Federico Caudana [°] nel ruolo di organista e maestro di cappella del Duomo de Cremona dal 1964 al 2003 - è scritto, più o meno, così:
“Piuttosto che si canti male, non si canti affatto!”
E voi cosa ne dite?
Cordialmente vostro
Paolo Bottini”

QUI  il video della Messa di Papa Francesco nella Basilica di Sant'Agostino

QUI  Sant'Agostino , il canto e la musica

QUI  La musica in  Sant'Agostino

QUI  La biografia e il testamento spirituale del M° Don Dante Caifa

QUI  Federico Caudana - Vita e opere di un musicista tra professione e vocazione.

QUI  L'Omelia di Papa Francesco nella Messa per la Festa di Sant'Agostino


giovedì 29 agosto 2013

La liturgia è viva : influenza la vita della società facendosi marginalmente lambire da essa

Premessa

Biancavilla, Arcidiocesi di Catania. 
Ho trascorso alcuni giorni di edificante esperienza di vera vita cristiana a contatto diretto con la fede, la religiosità di un popolo ricco d’umanità profonda e di sentimento intenso d'amicizia. 
La gioventù operante attivamente nel Santuario Basilica Collegiata di Santa Maria dell'Elemosina ha realizzato, a sola lode di Dio,  il restauro di suppellettili e dei preziosissimi parati antichi curando in ogni dettaglio la Liturgia.
Il Parroco, instancabile nella preghiera, ha donato largamente ( submissa voce )  i propri averi personali per il decoro della parrocchia e per le  strutture dignitosissime per l'accoglienza e la riabilitazione. 
Ha " investito " tutto nella Liturgia dal quale riceve la forza per operare la carità  come i Santi ci hanno insegnato nel corso dei secoli !
Biancavilla è veramente la “ città della Liturgia e della Carità” ! 
Il soggiorno a Biancavilla è stato una lezione della tanto invocata collaborazione laici-sacerdoti nel comune altissimo ideale della Liturgia .
Non dimentichiamo che il grande Papa Benedetto XVI ha insegnato che il crollo della società civile è stato  conseguente alla distruzione della Liturgia !
I giorni nel paradiso siculo, lontani da internet, dalla tv sono stati edificati dal senso religioso che quel nobilissimo popolo  ha impresso nei nostri cuori : ricordo indelebile di così grande esempio di vita religiosa !
Auguro a tutti gli Amici di essere ospiti dei Fratelli Siciliani per cantare assieme ad essi le lodi all’Altissimo Signore con le espressioni della tradizione liturgica della Chiesa !

***

Pochi giorni fa ho avuto il piacere di leggere un articolo del liturgista Padre Augé, che pur non essendo legato alla tradizione liturgica ha auspicato una doverosa e possibile convivenza tra le due forme del Rito Romano.
Ho trovato molto interessante l’articolo di Padre Augè adatto a fecondare anche la nostra opera missionaria a favore dell’antico rito.
Ovviamente siamo in comunione con p. Augé su un punto fondamentale : non è pio asserire che la Messa di Paolo VI sia facoltativa !
Bene è fare una critica costruttiva alla riforma pensata, in un determinato momento storico, da Mons. Bugnini ma non si può rigettare il rito “ordinario” celebrato quotidianamente dal Papa e da tutti i Vescovi che sono in comunione con Roma !
Da diversi decenni, affermiamo la necessità di ritornare con cuore puro alle proposizioni della Costituzione Sacrosantum Concilium, votata ad una sola voce da tutti i padri Conciliari . 
Fa piacere apprendere che Padre Augè riconosce onestamente che esiste un problema liturgico e che la dissacrazione della Liturgia genera l'indebolimento della fede dei fedeli.
A sostegno delle idee “ costruttive” di Padre Augè propongo lo scritto che un Fedele ha donato in un post di Messainlatino :  una vera chicca che va gustata come un frutto delizioso.
Chissà se Giacomo, che ha scritto questo bell'intervento, era reduce come noi da un'esperienza in una Città Liturgica ? 

Giacomo ha scritto :

“ Chi si pone in un'ottica di ermeneutica della discontinuità e della rottura persegue un'ermeneutica errata perchè vorrebbe dire che la Chiesa ha cambiato qualcosa nella sua dottrina e questo non è vero.
Se vi sono stati dei cambiamenti "nella discontinuità" (e purtroppo è vero che ci sono stati) questi sono su un piano meramente pastorale o a livello di esegesi o teologico (cioè di interpretazione della divina rivelazione) ma non dottrinale.
Chiaramente una delle svariate ripercussioni di tale "rottura" (sicuramente errata, lo ribadisco!) si ha avuto nella liturgia ma non perchè il N.O. fosse "sbagliato" (cioè in rottura con la Tradizione) ma perchè rispetto al V.O. semplicemente "più vulnerabile" agli abusi che sono stati poi compiuti da vescovi e sacerdoti disubbidienti e rivoluzionari (chi in "buona" chi in "cattiva" fede).
Con questo è sbagliato fare di tutta un'erba un fascio e mettere nel calderone dei "cattivi ermeneuti" (come fa Introvigne) progressisti e "tradizionalisti" (nella fattispecie la FSSPX).
I veri artefici e sostenitori della rottura sono i progressisti perchè sono i novatori a voler voluto una "nuova interpretazione" della Tradizione e della Chiesa alla luce di un presunto "spirito del Concilio Vaticano II ".
I "tradizionalisti" veri (salvo marginali frange estreme, ma si sa che gli estremi combaciano) devono sostenere la corretta ermeneutica perchè la Chiesa è una, come la fede che professa, ed essendo portatrice della Verità che è immutabile essa non può aver introdotto degli insegnamenti contrari alla dottrina autentica di sempre così come ci è stata rivelata da Gesù Cristo e trasmessa per mezzo degli apostoli e dai loro successori.
Se questo fosse successo sarebbe venuta meno la promessa del "Non praevalebunt": di questo penso che se ne rendano conto anche i nostri veri ed autentici fratelli della FSSPX (loro, a differenza di tutte le altre comunità cristiane protestanti, sì che sono nostri veri fratelli nella fede grazie al battesimo che ci vuole fratelli e figli di Dio) e che sperano e pregano per una piena e legittima comunione con Roma.
La battaglia è lunga e dura, si gioca su tanti piani, soprattutto su un piano "culturale" e la cultura oggi è dominata dal mondo progressista sia nei mass media che nelle pubblicazioni storiche e scientifiche.
I veri sostenitori della Tradizione sono marginalizzati e dovrebbero combattere meno per "sterili e puerili polemiche" ma per diffondere maggiormente e con più efficacia la vera ed autentica cultura cattolica.
Bisognerebbe anche maggiormente "sporcarsi le mani" nelle parrocchie, nella catechesi dei giovani, in politica (e questo è un tasto dolente!) sottolineatura nostra n.d.r., nelle operità di carità sociale, ... perchè se lasciamo nelle mani dei progressisti tutti questi ambiti continueranno (pur invecchiando ed estinguendosi) a tenere loro in mano il pallino del gioco e noi staremo a guardare, al massimo a scrivere su qualche blog. sottolineatura nostra n.d.r.
Per concludere: il commissariamento dei F.I. è uno degli autogol più clamorosi che i progressisti che abbiano mai fatto perchè otterranno l'esatto contrario di quello che si sono preposti, non hanno fatto i conti con l'Immacolata.
Il suo cuore immacolato trionferà!
Abbiate fede!
I documenti del CVII dicono una cosa, il postconcilio è andato da un'altra parte! 
Grazie anche alle conferenze episcopali nazionali...
E' per questo che bisogna tornare ai documenti del concilio e di attuare l'ermeneutica della continuità!
Per quanto riguarda la "sovrapponibilità" dei due messali mi riferivo più specificamente alla "struttura" della Messa e non comparando le singole parti.
Però continuando a battere il ferro su questi ragionamenti cosa bisognerebbe fare? 
Uno scisma? 
Andiamo a S. Pietro con i forconi?
Con dolore ne prendiamo atto ma non possiamo cancellare un pezzo di storia e non possiamo metterci a fare una guerra aperta contro quella "intelligence oscura" che governa il Vaticano, come decise di intraprendere mons. Lefebvre (che, sia chiaro, ammiro e ringrazio).
Probabilmente è stato necessario quello che ha fatto mons. Lefebvre perchè ha dimostrato, continuato a fare quello che aveva sempre fatto per più di 30 anni, a tutti che la Chiesa non poteva aver cambiato dalla mattina alla sera la dottrina e la Tradizione.
Anche se è morto scomunicato, che è una cosa gravissima, ha permesso a tanti giovani di conoscere la Tradizione della Chiesa e per questo io personalmente gli sono grato.
Ma bisogna anche essere grati a Benedetto XVI perchè ha rimosso le scomuniche, ha promulgato il Motu Proprio, ha tirato fuori dalla cantina la Bellezza della Tradizione e l'ha fatta conoscere soprattutto ai giovani Pensi che lui non si sia reso conto dei gravi abusi commessi nel postconcilio (anche se le radici affondano a ben prima)? Ma non si può cambiare le cose dalla mattina alla sera, proprio come fecero i progressisti. Ci vuole tempo, pazienza, bisogna saper aspettare i tempi giusti per rimettere le cose al loro naturale posto.
Gli stessi modernisti hanno lavorato per quasi un secolo per attendere un nuovo concilio e introdurre nella prassi della Chiesa tante porcherie: chi crediamo di essere noi per rimettere tutto in ordine in meno tempo?
Bisogna far conoscere ai giovani nelle parrocchie e a tutte le persone di buona volontà, quelle che hanno la voglia di sapere come sono andate le cose, di conoscere la verità, e non sono accecate dalle ideologie progressiste, la Bellezza della Tradizione millenaria della Chiesa. La Bellezza della liturgia, del gregoriano, del latino, dei silenzi, delle candele (non i lumini da cimitero), dell'incenso, dei paramenti, della vera arte cattolica, dell'atmosfera del sacro, ... sottolineatura nostra n.d.r.
Tutte cose necessarie al vero culto a Dio, ma non solo ovviamente: la Bellezza di una vita casta per i fedeli, nel rispetto dei principi non negoziabili, della preghiera profonda, dei sacramenti, ...
La liturgia è qualcosa di vivo e che (scusate l'aggettivo) è "elastico": può farsi sensibilmente influenzare dalla società, ma a sua volta influenza profondamente la vita della società.
Oggi, vista la decadenza della liturgia e della vita ecclesiastica, sarebbe già un successo tornare all'ordinario della messa in latino e alla comunione sulla lingua (non dico in ginocchio perchè sarebbe già troppo!) o al massimo alla croce al centro dell'altare!
Come possiamo pretendere di tornare al messale del 1965 o del 1962 dalla mattina alla sera? ( sottolineatura nostra n.d.r ).
La gente non capirebbe!
Già non si capisce più niente! Tutto è sclerotizzato! Ci vuole tempo e pazienza!”




mercoledì 28 agosto 2013

Siria : le ennesime menzogne degli USA per scatenare la guerra !


Il metropolita Hilarion esprime forti preoccupazioni per gli sviluppi della crisi in Siria. “Gli americani sacrificano cristiani e musulmani”
Mentre sembra sempre più vicino un intervento militare occidentale contro il regime di Bashar al-Assad, accusato dagli Usa di aver usato armi chimiche contro la popolazione, la Chiesa ortodossa russa esprime "forte preoccupazione" per i possibili sviluppi della crisi. "Ancora una volta, come nel caso dell'Iraq, gli Stati Uniti si comportano da giustizieri internazionali", ha denunciato il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.

Parlando con l’agenzia missionaria AsiaNews, il rappresentante della Chiesa ortodossa russa ha criticato duramente la posizione degli Stati Uniti, che "in maniera assolutamente unilaterale, senza alcun avallo delle Nazioni Unite, vogliono decidere loro il destino di tutto un Paese con milioni di abitanti".

"Ancora una volta - ha avvertito Hilarion - migliaia di vittime saranno sacrificate sull'altare di un'immaginaria democrazia". Tra queste, secondo il metropolita, vi saranno prima di tutto "i cristiani, della cui sorte nessuno si preoccupa". Proprio loro "rischiano di diventare gli ostaggi principali della situazione e le principali vittime delle forze estremiste radicali, che con l'aiuto degli Stati Uniti andranno al potere". "La comunità internazionale - ha concluso - deve fare di tutto per evitare che gli avvenimenti possano avere un tale sviluppo".

Bambini siriani messi sotto ghiaccio, in Siria arrivano i missili russi anti-nave e da fonti arabe escono fuori i piani della Nato

di Angelo Iervolino
L’occidente usa qualsiasi mezzo per scatenare la terza guerra mondiale, e la Russia risponde con la fornitura di missili supersonici anti-nave alla Siria, nel frattempo escono fuori tutti i particolari sulla riunione ad Amman.
27 Agosto 2013 – Sconcertanti notizie che arrivano dalla rete, che se venissero confermate aprirebbero un nuovo scenario sulla morte dei poveri bambini siriani, in ogni caso le foto non lasciano molti dubbi.
Ecco un documento agghiacciante. I bambini messi sotto ghiaccio per conservarne i corpi per almeno due giorni. 
Queste piccole vittime innocenti erano state uccise col gas dai mercenari atlantisti in luoghi diversi. 
Dovevano poi essere radunati nel luogo della sceneggiata e sembrare uccisi da poco. Per conservarne i corpi, con quelle alte temperature, sono stati messi sotto ghiaccio. Ricordiamo che le prime immagini del massacro hanno cominciato a circolare il giorno 20, quando il massacro dovrebbe essere avvenuto, secondo questi delinquenti, il giorno 21. Per cui le foto erano disponibili un giorno prima dei fatti…. Nel testo si dice 21 Agosto, ma l’occhiello in rosso evidenzia la data di pubblicazione, il 20”.
Mentre l’occidente Stati Uniti D’America ed Inghilterra in testa premono per un attacco anche senza l’autorizzazione delle Nazioni Unite, le dichiarazioni del nostro Ministro degli esteri riportate ieri dall’ANSA “Una campagna internazionale per l’esilio del presidente siriano Bashar al Assad o il suo deferimento alla Corte penale internazionale ”potrebbero evitare l’intervento militare” e lo spargimento di altro sangue. 
Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino a Radio Radicale.”, ancor prima che gli ispettori del ONU abbiano completato il loro lavoro, mi sembrano poco caute. Vorrei ricordare al Ministro degli Esteri Bonino che una entrata in guerra diretta dell’Italia contro la Siria, metterebbe in serio pericolo la popolazione italiana da possibili contrattacchi anche nucleari alle oltre 107 basi Nato presenti sul nostro territorio, in particolare la Sicilia usata come portaerei americana sarebbe la regione più esposta.
La situazione della Siria oggi è cambiata, non è più sola come in passato, oltre alla Russia che intensificherà la sua presenza nel Mediterraneo, come ha annunciato il Colonnello Leonid Ivashov, Presidente dell’accademia russa di problemi geopolitici, dopo la decisione del Pentagono di inviare la nave da guerra USS Mahan negli stessi mari, (in questi giorni le navi russe sono state schierate davanti alle coste siriane in difesa della Siria), e gli sciiti libanesi dell’Hezbollah, vi è anche il sostegno dell’Iran che avrebbe mandato minimo 4.000 mila guardie rivoluzionarie in territorio siriano per sostenere l’esercito di Assad. “Siamo molto preoccupati – ha detto Abbas Araghchi, portavoce del ministero iraniano degli Esteri – per le informazioni sull’uso di armi chimiche in Siria e condanniamo con forza l’uso di queste armi. Esistono prove che sono stati i gruppi terroristici a commettere simili atti”. 
La Cina è schierata con Russia e Iran in difesa della Siria. Non dimentichiamoci la Corea del Nord in possesso di armi nucleari in grado di colpire obbiettivi sia in Europa che in America. Israele sarebbe la prima vittima del contrattacco del blocco Siriano. La Turchia del dittatore Recep Tayyp Erdogan, si e dichiarata pronta ad intervenire contro la Siria anche senza l’autorizzazione del ONU. 
Quindi un quadro estremamente pericoloso, dove tutti e specialmente i politici europei dovrebbero muoversi con estrema cautela, e pensare che ogni mossa sbagliata potrebbe mettere in pericolo la vita di milioni di cittadini europei.
In ogni caso sembra che i paesi occidentali abbiano già deciso cosa fare. 
Da fonti arabe arrivano notizie di una riunione che si è tenuta ieri ad Amman capitale giordana per discutere della situazione in Siria. Alla riunione conclusa verso mezzogiorno hanno partecipato i capi di Stato Maggiore degli Stati Uniti d’America, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Canada, Arabia Saudita, Qatar e Turchia. La fonte ha confermato che alcuni membri della “coalizione” opposizione siriana, stanno cercando di candidare l’ex ufficiale siriano Manaf Talas dissidente a svolgere un ruolo nella scena politica e militare del “post-Assad”, invitandolo anche alla riunione. 
La fonte ha riferito che Talas è arrivato ad Amman a bordo di un aereo militare che aveva a bordo il capo di Stato Maggiore Francese, quello Turco e dell’Arabia Saudita. Secondo le informazioni trapelate da Oman, le discussioni hanno affrontato due punti principali: l’introduzione di unità militari sotto il comando di Manaf Talas a Damasco dopo gli attacchi mirati della NATO su i siti militari strategici, e fissare la linea di cessate il fuoco tra la Siria e Israele, dopo la disintegrazione dell’esercito siriano, soprattutto in prossimità della capitale e le aree circostanti, in particolare l’estensione verso sud fino al confine giordano. Il capo del “Consiglio Nazionale Siriano”, al momento, Burhan Ghalioun, ha offerto carte militari al segretario di Stato Hillary Clinton durante un incontro a Vienna all’inizio di dicembre 2011, come ha rivelato Al-Rai Kuwait, tra cui una richiesta di bombardamento di 35 siti militari e di sicurezza: nella Siria centrale, siti nella capitale siriana e nei suoi dintorni, e nelle province di Homs, Aleppo, Latakia e Tartous, per consentire ai ribelli siriani di rovesciare il regime di Assad, nel documento gli obbiettivi tra le altre cose comprendono:
1) Depositi e postazioni strategiche di armi nucleari nella zona montagne “Kalamoon” e la zona a nord dei voli di base “coscienza”.
2) sede della Guardia Repubblicana e la quarta divisione nella “Qasion Monte” ovest di Damasco (colpite da Israele con missili e testate all’uranio impoverito all’inizio di quest’anno).
3) quartier generale della leadership di prima fascia e la fascia a sud di Damasco settimo (al fine di aprire la strada ai ribelli).
4) stazioni di ricognizione aerea a quattro “collina caldo” a sud di Damasco e “Hnchar” a sud di Homs, e la “Torre di Islam” a nord di Latakia e “Marj Al Sultan” est di Damasco e “Naemeh” est di Daraa (gli ultimi due sono stati distrutti dal “Esercito libero” in attacchi precedenti quest’anno e l’anno scorso).
5) fabbriche da difesa ad Hama, Homs e Aleppo (che forniscono razzi a Hezbollah, e armi non convenzionali strategiche all’esercito siriano).
6) stazioni di guerra elettronica in ed intorno a Damasco.
7) Dipartimento di guerra chimica.
(traduzione arabo-italiano google)
Il 25/08/2013 la CBS diffonde la notizia della fornitura da parte della Russia dei missili supersonici anti-nave.
Ecco cosa dicono i giornali americani:
“Barack Obama nella sua mossa completamente folle di tentare di avviare la terza guerra mondiale sta cercando di ottenere la distruzione dell’America e della nostra Marina? 
La Russia ha appena inviato i loro missili anti-nave più avanzati alla Siria in un chiaro avvertimento che qualsiasi attacco contro la Siria non andrà senza risposta. 
Il New York Times cita anonimi funzionari statunitensi che hanno dichiarato che i missili potrebbero essere utilizzati per contrastare ogni possibile futuro intervento militare straniero in Siria.”
I P-800 Oniks russo П-800 Оникс; in inglese Onyx, noto anche in mercati di esportazione come Yakhont, in inglese rubino o zaffiro, è un missile anti-nave sovietico supersonico da crociera sviluppato da NPO Mashinostroyeniya come una versione ramjet di P-80 Zubr. 
La sua designazione GRAU è 3M55. Il suo sviluppo è iniziato nel 1983, e dal 2001 il missile può essere lanciato da terra, mare, aria e sottomarini. Il missile ha il nome in codice NATO SS segnalazione-N-26. 
E’ la sostituzione del P-270 Moskit, ma forse anche del P-700 Granit. Il P-800, è stato utilizzato come base per il missile supersonico russo-indiano BrahMos.
Ecco, che cosa potrebbe accadere alla Marina degli Stati Uniti d’America se Obama decidesse di lanciare un attacco contro la Siria.
Il popolo americano è fortemente contrario al coinvolgimento militare degli Stati Uniti d’America in Siria. Un recente sondaggio condotto da Reuters ha mostrato che il 60 per cento degli americani si oppongono all’intervento in Siria.
(traduzione google)
Gli americani non hanno dimenticano le dichiarazioni di Bush ed Hillary Clinton che rivelano come lo stesso governo americano sia stato la causa delle ultime guerre e del 11/9, visto che al-Qaeda è stato non solo finanziato, ma creato dagli americani per contrastare la Russia in Afghanistan.
26/08/2013
Cecchini hanno aperto il fuoco a sud di Damasco contro il convoglio di auto degli ispettori Onu incaricati di indagare sul presunto uso di armi chimiche. 
Non sono stati identificati, ha riferito un portavoce dell’Onu, aggiungendo che ”il primo veicolo del team di indagini sulle armi chimiche è stato colpito deliberatamente varie volte da cecchini non identificati nell’area della zona cuscinetto”. L’auto, ha aggiunto, non è più utilizzabile.
L’esercito siriano ha messo a segno due colpi:
sono stati catturati 13 terroristi che si erano infiltrati al mercato della località di Tal-Kalakh, sequestrate le loro armi e munizioni, e l’aviazione siriana ha bombardato postazioni dei ribelli.


venerdì 16 agosto 2013

" Esageriamo" solo nell’impegno e nella devozione per la Liturgia !

Abbiamo confidato nel Signore ed Egli ci ha aiutato !
Stiamo ( per me nuovamente, a motivo della mia età anagrafica ) attraversando un periodo " di gloria " : i provvedimenti repressivi scagliati contro i bravi Francescani dell’Immacolata hanno fatto cessare momentaneamente l’unica messa stabile domenicale che dal 2008 viene celebrata nel Santuario di Campolitcavallo ( Domenica 25 agosto per disposizione del Commissario P. Fidenzio Volpi la Santa Messa nell'antico rito è ripresa alle ore 12 , come avevamo facilmente profetizzato n.d.r. ).
Grazie a Dio nonostante questa difficile prova il nostro gruppo, formato anche da ministranti, cantori e musici, è rimasto coeso .
Per ispirazione dello Spirito Santo è del tutto permeabile ai richiami delle poche e sterili sirene che inutilmente stanno cercando di dividerci per farci approdare su lidi lontani dal nostro comune “sentire cum Ecclesia”.
In virtù della nostra " normale " fratellanza con il resto della chiesa locale, dove siamo incardinati nel supremo vincolo dell'obbedienza e dell'affetto ai nostri Pastori, possiamo esprimere adeguatamente la nostra devozione liturgica.
Quando non sarà più così lo diremo a voce alta !
Dopo aver  ricevuto la solidarietà della Diocesi Anconetana - Osimana , dove si trova il Santuario di Campocavallo,  abbiamo  partecipato al dolore di un nostro amico del gruppo liturgico a cui è mancata la Mamma.
Senza problema alcuno abbiamo potuto organizzare il funerale " tridentino " in una Chiesa del centro storico di Osimo in piena armonia con la Parrocchia locale rispettando i " desiderata " spirituali della Defunta e della Famiglia. 
Nella solennità dell'Assunta, tuttavia, si è potuta ammirare  l’impronta  di Dio che ha sugellato la riuscita piena e sorprendente della Messa dell’Assunta del 15 agosto celebrata alle 5,30 del mattino !
Come non leggere nella chiesa piena di fedeli e nella massiccia presenza di tutte le componenti del gruppo liturgico, di cui si auspica a breve il giusto riconoscimento canonico, il sorriso materno di Maria, Colei che era festeggiata ?
Investiamo nella Liturgia e abbandoniamo le sterili polemiche che hanno sempre alla base l’unico grande peccato : la mancanza di carità fraterna e di devozione nell'insano desiderio di esaltare il proprio represso "ego".
L'ombrello protettivo che Benedetto XVI aveva aperto per salvaguardare la Santa Liturgia da ogni forma di volgarizzazione , di spettacolarizzazione e di mondanizzazione è stato violentemente chiuso :  sta ora a noi prendere a otto mani il baldacchino  che si usa per le liturgie e con esso circondare le cose sante ai santi !
E' tempo di dare spazio all'azione creativa dello Spirito affidandoci completamente a Lui per far sbocciare nelle nostre parrocchie il Motu Proprio " Summorum Pontificum " : come può il nostro Parroco, che ci deve amare in quanto noi siamo suoi figli d'adozione, rifiutarci preventivamente la sua collaborazione in sacris ?
Tuttosommato noi ci siamo affidati comodamente ai bravi frati FI ... noi ce ne stavamo comodamente in poltrona mentre abbiamo loro demandato, in tanti posti, l'attuazione del MP ...
La Chiesa, attraverso il discutibilissimo atto del Commissario P.Volpi ci ha scosso dall'ozio, dal torpore e dalla comodità.

Copiamo le parole che abbiamo scritto nel 2007 poco dopo la pubblicazione del Motu Proprio " Summorum Pontificum " sul sito Missale Romanum :


( Il nostro impegno n.d,r.) " vuole essere anche altro: occasione per vivere la liturgia secondo tutte le sue forme (ordinaria e straordinaria) in obbedienza al Papa ed in seno alla Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, mezzo per conoscere ed incontrare amici che vivono con il desiderio di seguire il Vangelo, strumento per collegare quanti desiderano partecipare ad una liturgia che sia orientata verso l’alto e rivolta al trascendente, dunque scevra da un ritualismo connotato di uguaglianza socialmente utile e pura aggregazione di carattere religioso.

Ma va anche detto cosa non vuole essere "Missale Romanum": strumento di ribellione verso la Chiesa o qualche suo rappresentante, occasione di rievocazione di riti e cerimonie puramente estetiche, refugium peccatorum di nostalgici il cui anelito è ecclesiologicamente non chiaro e politicamente marchiato, mezzo di esclusiva per le celebrazioni liturgiche che sono della Chiesa tutta e non di un gruppo particolare.

Chiarito questo non resta che fare proprio l’invito fatto da Cristo ai suoi discepoli "
Duc in altum"!
 

Noi siamo e vogliamo rimanere sempre e solo al fianco dei nostri Pastori e con tutta la forza di cui possiamo disporre attuare in casa nostra, nelle nostre Diocesi e delle nostre Parrocchie, la realizzazione del Motu Proprio " Summorum Pontificum "
Dobbiamo far capire a tutti che è possibile celebrare la Santa Messa antica  anche nelle nostre piccole parrocchie !
Perchè impiegare le nostre risorse solo nelle " riserve indiane "
I nostri fratelli delle nostre parrocchie non sono forse meritevoli della nostra caritatevole attenzione liturgica ?
La Madonna Santissima, Stella del Mare e della Nuova Evangelizzazione ci aiuti a perseverare nella strada che Lei stessa ci ha indicato nella mattina della festa dell’Assunta !
La cronaca 

Grottammare ( AP ) Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista Giovedì 15 agosto 2013 è stata celebrata alle 5,30 del mattino la Santa Messa della festa dell'Assunzione della Beata Vergine Maria nell'antico rito arricchita dal canto Gregoriano, dalla musica organistica e dai canti devozionali dei fedeli.
Un pellegrinaggio, data l'ora che è stata scelta, unico nel suo genere che nessuno prevedeva che avesse avuto un così grande successo !
I tanti fedeli sono giunti persino dalla Romagna e dal Molise ed hanno riempito la chiesa quando era ancora notte !
Ha celebrato il Rev.do don Andrea Leonesi, parroco a Tolentino.
All’Organo il M° Gianluigi Spaziani che ha offerto un programma di musiche settecentesche.
Hanno servito il sacro rito i Ministranti di Osimo, Pescara-Montesilvano e Perugia.
Al termine della Santa Messa quando è stata scattata la foto-ricordo nella piazza dedicata al grande Papa Sisto V ... era ormai giorno...
Un grazie di cuore al Parroco della Parrocchia di San Giovanni Battista Don Giorgio Carini , al sagrestano che tanto gentilmente ha aperto la chiesa alle cinque di mattino , all'instancabile don Andrea Leonesi, che ha celebrato la Santa Messa, al Maestro Organista , ai cantori ed ai meravigliosi ministranti che si sono alzati alle 3,30 per affrontare il lungo viaggio ... ma ne valeva la pena !
L’ospitale città natìa di Sisto V  ha entusiasmato con la sua bellezza tutti coloro che per la prima volta l’hanno potuta visitare !
Questo evento suggerisce di “investire” maggiormente nel turismo religioso legato alla bellezza dei luoghi di culto della nostra terra, e soprattutto alla Liturgia che racchiude i tesori del canto gregoriano e della musica organistica : antidoti per la necessaria rinascita culturale indispensabile per colmare l’emergenza educativa dei giovani .

La Croce salvifica di Cristo Signore fotografata quando ormai è giorno !
All'aurora Ti cerco !
Sotto la Madonna ci rifugiamo in questo momento difficile per la celebrazione della Messa antica domenicale stabile nella nostra Regione !
L'offerta dell'incenso
La lettura del S.Vangelo in lingua italiana
Il Maestro Gianluigi Staziani, Organista
La volta della Chiesa irrorata dall'incenso
La statua del grande Pontefice Sisto V

martedì 13 agosto 2013

La Madonna Santissima che ha distrutto tutte le eresie del mondo intero.

La Madonna, Regina della contro-rivoluzione
di Federico Catani

Gaude Maria Virgo, cunctas hæreses sola interemisti in universo mundo.
Rallegrati, Vergine Maria: tu solo hai distrutto tutte le eresie nel mondo intero.
Questo si leggeva, sino al Concilio Vaticano II, nel Breviarium Romanum.
La Madonna era celebrata come debellatrice di ogni errore dottrinale, come custode e garante indiscussa della Fede cattolica.
Poi certi termini sono caduti in disuso, ritenuti ormai superati e
poco adatti al mondo contemporaneo. 
E negli ultimi decenni la Madonna è diventata semplicemente Maria, l’umile ragazza di Nazareth, più o meno illibata, servizievole, buona moglie e madre di famiglia e niente più.
È il mito della “ferialità” della Vergine Santissima.
Sia chiaro, la Madonna è stata anche tutto questo, ma non può assolutamente essere ridotta a ciò.
Secoli e secoli di Teologia cristiana hanno fatto sì che davvero de Maria numquam satis, con buona pace dei modernisti.
Di Maria Santissima non diremo mai abbastanza.
Di qui i dogmi e i privilegi mariani riconosciuti dalla Chiesa nel corso della storia: la Verginità perpetua, la Maternità divina, l’Immacolata concezione, l’Assunzione, senza dimenticare la proclamazione della sua Regalità e in attesa del riconoscimento dogmatico di
Maria come Mediatrice di tutte le grazie e Corredentrice.
La Madonna, già nel protovangelo (cf. Gen 3,15) ha visto delineata la missione affidatagli da Dio.
Ipsa conteret caput tuum: è Maria Santissima che, cooperando all’opera della Redenzione in maniera tutta speciale, schiaccia il capo dell’infernale nemico.
Proprio Lei assicura la vittoria sul demonio ad ogni singolo cristiano che le è devoto e alla Chiesa, di cui è Madre.
Edgard de la Croix la storia lo dimostra in modo inequivocabile. 
E testimonia pure come gli interventi della Madonna siano stati tutt’altro che feriali e dimessi.
Anzi, potremmo dire, forse banalizzando un po’, che Nostra Signora è stata, è e sarà sempre tutt’altro che politicamente corretta.
Basti prendere ad esempio alcuni episodi. Chi ha assicurato la vittoria della Cristianità sul nemico islamico che minacciava di invadere l’Europa e persino la Basilica di San Pietro?
A Lepanto (1571), così come a Vienna (1683), è stata proprio la Madonna a proteggere e guidare l’esercito cristiano.
I Papi delle due battaglie hanno visto il suo materno intervento nelle vittorie conseguite.
Infatti, dopo Lepanto san Pio V istituì la festa della Madonna del Rosario ( la vittoria era stata ottenuta con questa potentissima ed efficacissima preghiera) e inserì nelle litanie lauretane l’invocazione Auxilium christianorum, ora pro nobis; dopo Vienna, invece, il beato Innocenzo XI riconobbe l’intervento della Madonna e istituì la festa del Santissimo Nome di Maria, che tanto era stato invocato dai buoni soldati cristiani.
A quanto pare, dunque, la Vergine Maria non gradisce l’islamizzazione europea e non si è mai mostrata favorevole, ovviamente facendo la volontà del Figlio suo, verso il dialogo interreligioso così come lo si intende oggi.
Che debba essere accusata di islamofobia e intolleranza?
Poi vi sono altri eventi.
Forse non tutti conoscono uno splendido intervento mariano nella Guerra dei Trent’anni, che vide opporsi cattolici e protestanti.
Nel 1620, l’esercito cattolico ottenne una vittoria epocale nella battaglia della Montagna Bianca. In questo modo, il dilagare della rivoluzione protestante venne frenato. 
Il successo si ebbe grazie ad una tavoletta raffigurante la Madonna e trovata in Boemia da un padre carmelitano scalzo.
Dopo essere stata portata in trionfo in tutta Europa, oggi questa immaginetta si trova a Roma, nella chiesa di Santa Maria della Vittoria.
Anche questo fatto, che i modernisti evitano di ricordare, sta con ogni evidenza a sottolineare che la Madonna non è ecumenica. E forse proprio per questo oggi verrebbe scomunicata. 
Così come verrebbe seriamente redarguita
da certe autorità ecclesiastiche per quel che si è permessa di fare con Alfonso Ratisbonne, il 20 gennaio 1842.
Mentre visitava la chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, a Roma, il Ratisbonne, che era ebreo, ebbe la visione della Madonna, che in pratica lo portò a convertirsi al Cattolicesimo e addirittura a farsi sacerdote. 
La Madre di Dio ha quindi confermato che solo in Cristo c’è Salvezza e che pertanto anche gli ebrei devono convertirsi a Lui.
La comunità ebraica di oggi griderebbe allo scandalo, purtroppo insieme a molti cattolici, e sosterrebbe che la Vergine Maria è antigiudaica e, forse, persino un po’ antisemita.
Non bisogna poi dimenticare i miracoli mariani avvenuti durante l’invasione giacobina dell’Italia alla fine del Settecento.
Numerosi dipinti della Madonna, anche davanti allo stesso Napoleone, girarono gli occhi e piansero. ( QUI )
La Vergine dunque non era contenta della Rivoluzione francese, né degli ideali da essa scaturiti.
Una Madonna rivelatasi antimoderna, quindi, e contro quei presunti “diritti” dell’uomo voluti dalla massoneria…
Prima di queste vicende, ce n’è anche un’altra che merita di essere menzionata: l’apparizione della Madonna di Guadalupe, in Messico, nel 1531, quindi nell’epoca dei conquistadores spagnoli. 
La Vergine apparve ad un azteco convertito al Cristianesimo, san Juan Diego. 
Anche qui non si può non intravedere la benedizione che la Madonna diede
all’opera di evangelizzazione delle Americhe portata avanti soprattutto dalla Spagna.
Eppure oggi c’è chi ancora parla di imposizione della Fede con la forza, di colonialismo becero e quant’altro. 
Come in tutte le opere umane, ci sono luci e ombre.
Ma l’aver condotto a Cristo un intero Continente è stato davvero un capolavoro della grazia divina, confermato, per l’appunto, dall’apparizione mariana tanto cara ai messicani e
non solo. Infine, ma l’elenco sarebbe ancora molto lungo, non si può non parlare di Fatima. Innanzi tutto perché a Fatima, nel 1917, la Madonna ha messo in guardia l’umanità dal comunismo, con buona pace di quei
tanti cattolici che, ieri come oggi, cercano un dialogo con le forze di sinistra. 
In secondo luogo perché proprio a Fatima la Vergine, oltre a esortare alla penitenza per la conversione dei peccatori (altro concetto risibile per i modernisti), ha profetizzato la crisi di fede che sarebbe avvenuta nella Chiesa e di cui siamo oggi testimoni diretti.
Accanto a questo ha promesso il Trionfo del suo Cuore Immacolato. 
Un Trionfo che, si deve pensare, non sarà solo nei cuori dei suoi devoti, ma anche su tutta la società.
Un Trionfo che porterà finalmente al cosiddetto Regno di Maria, un regno in cui la regalità sociale di Cristo sarà pienamente attuata, sempre con buona pace di chi ora straparla di laicità positiva e di libertà religiosa.
D’altronde, alcuni prodromi li si è visti, per un po’, nelle vicende politiche del Portogallo. 
Nel 1931, dopo un periodo di grande caos e anticlericalismo diffuso, l’episcopato portoghese, rispondendo all’invito della Vergine, consacrò la Nazione al suo Cuore Immacolato. 
E il Portogallo non solo fu preservato dalle guerre, ma nel 1933 vide diventare capo del governo il prof. Antonio de Oliveira Salazar, fervente cattolico e amico di suor Lucia, la veggente superstite di Fatima.
Con Salazar si ebbe un ritorno all’ordine sociale cattolico, aumentò il numero di matrimoni in chiesa e crebbero le vocazioni religiose. Tra l’altro, fatto che farà storcere il naso a molti, la stessa suor Lucia ebbe da
Dio l’incarico di esortare i vescovi portoghesi a sostenere Salazar alle elezioni del 1945. Pur rilevando alcuni limiti, la Veggente fece sapere che «Salazar è la persona che Dio ha scelto per continuare a governare la
nostra patria, è a lui che saranno accordate la luce e la grazia per condurre il nostro popolo per le strade della pace e della prosperità».
Dal che si evince l’approvazione dall’Alto, almeno relativa, di un governo di destra corporativa, certo non corrispondente ai canoni democratici prevalenti. 
E Salazar si recava a visitare suor Lucia, le telefonava e implorava le sue preghiere quando si trovava schiacciato da pesanti
preoccupazioni. 
Che aggiungere dopo questo breve excursus? 
Come scriveva Plinio Corrêa de Oliveira, Maria è «la patrona di quanti lottano contro la Rivoluzione.
La mediazione universale e onnipotente della Madre di Dio è la più grande ragione di speranza dei contro-rivoluzionari.
E a Fatima Ella ha già dato loro la certezza della vittoria». 
Dovremo passare attraverso i castighi, ma alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionferà.
E per diventare davvero i soldati e gli apostoli della guerra contro satana, affrettando così la preannunciata primavera, dobbiamo consacrarci alla Madonna, farci suoi schiavi, diventare suoi cavalieri. 

Cor Jesu, adveniat
Regnum tuum! 
Adveniat per Mariam!

Fonte: Il Settimanale di Padre Pio

lunedì 12 agosto 2013

E forse proprio la persecuzione contro i Francescani dell’Immacolata è un’alba e non un tramonto !

Questa è la nostra Chiesa. Questa è la nostra casa. 
E noi la difenderemo dagli attacchi dei Nemici professando l'unica e vera fede nella Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Dobbiamo ammetterlo: perché abbiamo alle spalle decenni di intransigenza cattolica e, negli ultimi tempi, un’alzata di tono e un moltiplicarsi di voci nella chiesa cariche di severità, esigenti, tese a un ministero di condanna che sembrava assorbire in sé tutto il messaggio cristiano. ( Enzo Bianchi QUI )
La testimonianza di un Fedele sulla pastorale parrocchiale basata sulla carità ed il rispetto . Un giorno, molto tempo fa', dissi al responsabile della parrocchia ove abito, (lo chiamo responsabile perche' diventa difficile chiamarlo prete/parroco) che il giorno che Dio mi chiama a Se, avrei voluto la disponibilita' della Chiesa dove sono stato battezzato, cresimato e ove per 20 anni ho servito Messa al vecchio parroco che ormai e' deceduto.
Avrei lasciato memoria di cercare un prete che avesse celebrato secondo le norme preconciliari.
RISPOSTA : " Trovati la chiesa ed il prete. Qui non entri " . Questi sono i novatores e l'Ordinario mi chiama il ribelle di....  "... perché abbiamo alle spalle decenni di intransigenza cattolica" e da" ... quando ha assunto il ministero petrino, papa Francesco proclama la buona notizia cristiana per eccellenza, il vangelo che è molto semplice: Dio è amore universale infinito"
Un lettore si interroga sulle vessazioni che i Fedeli stanno attualmente patendo dopo che è stata impedita la celebrazione della Santa Messa nell'antico rito della Chiesa nelle chiese e nei santuari officiati dai Francescani dell'Immacolata, stanno attualmente patendo . Se, secondo il Motu Proprio Summorum Pontificum , è consentito a ogni sacerdote, secolare e religioso, ( nelle Messe non conventuali) celebrare nella forma chiamata extraordinaria, perchè questa restrizione? Cosa c’entrano i voti religiosi se il Summorum è legge universale per la Chiesa? Il superiore anche lui deve osservare il diritto,e questo decreto di una congregazione non è certo allo stesso livello legislativo di un motu proprio papale. 
I Frati sono encomiabili nella loro umiltà e obbedienza, (e sicuramente quelli ribelli saranno contenti, ma per loro l’obbedienza al superiore era più opzionale …)e proprio questo dimostra l’ingiusta violenza perpetrata nei loro confronti con il commissariamento. 
Comunque io parlo dei FEDELI che frequentavano le loro Messe, che soffriranno se ci saranno restrizioni…
Può un semplice decreto di una congregazione abrogare una disposizione di un motu proprio,e rimettere alla decisione di un superiore (in questo caso il commissario)l’esercizio di un diritto?
NO, se nella Chiesa tutto fosse arbitrario,e non esistesse il diritto canonico, la Chiesa non sarebbe quella società perfetta che è. Qui l’ascetica non c’entra niente ,anzi (pare) fra le lamentele dei ribelli c’era pure l’eccessiva ascesi.Prendo atto che non è neocatecumenale,a cosa è dovuta allora la sua acredine per coloro che desiderano difendere la Tradizione?  
Un altro fedele non riesce a contenere la sua contrarietà per il commissariamento dei bravi e umili frati ... va tutto al contrario nel mondo ... Certo che …. se ne stanno vedendo di belle….
il commissariamento di un Ordine di tutto rispetto, come i FI …. obbligare a chiedere permesso per celebrare la S. Messa Cattolica….MA CI RENDIAMO CONTO?
Sherif Azer, cristiano copto, cittadino italiano, padre di 4 figlie nate in Italia, è stato selvaggiamente colpito alla testa con catene da un gruppo di islamici perché non fa il Ramadan, il digiuno islamico. 
Azer è stato coordinatore dei rapporti con la Comunità cristiana copta del nostro movimento politico Io amo l’Italia. 
I cristiani copti in Italia ammontano a circa 40 mila fedeli.
E’ successo a Torino, in Corso Brescia angolo Corso Giulio Cesare, nella zona centrale di Porta Palazzo trasformata dagli islamici in un loro ghetto con ben 3 moschee e macellerie e negozi halal, cibo islamicamente corretto.
Dopo averlo intercettato e averlo identificato sia come egiziano di origine sia come cristiano per la croce visibile al petto, un primo gruppo di 4 islamici l’ha fermato chiedendogli in modo provocatorio:
Fai il Ramadan?”, ovvero osservi il digiuno islamico iniziato l’8 luglio proprio il giorno della visita di Papa Francesco a Lampedusa dove rivolgendosi a dei clandestini musulmani santificò il Ramadan dicendo loro:
Un pensiero lo rivolgo ai cari immigrati musulmani che oggi, alla sera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan, con l’augurio di abbondanti frutti spirituali. 
La Chiesa vi è vicina nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie. A voi: o’scià!
Alla domanda “Fai il Ramadan?”, Azer ha risposto seccamente “No”.
Gli islamici manifestano le loro reali intenzioni ordinandogli:
Glorifica il profeta Maometto!” (in arabo: “Salli ala al nabi”)
Azer non si fa intimidire e risponde coraggiosamente:
Io non glorifico il profeta Maometto!”
A quel punto i quattro si sono allontanati per pochi minuti, si sono ripresentati con altri islamici armati di catene, hanno assaltato Azer colpendo ripetutamente alla testa e in tutto il corpo urlando:
Noi ti ammazziamo cristiano di merda!”
——————
ECCO quali sono i ‘ buoni frutti spirituali’ del ramadan …a cui Papa Bergoglio ha guardato con affetto …… direi quindi che l’augurio che lo stesso ha fatto loro in quel di Lampedusa…… non ha avuto buoni esiti….. 
oppure si ….. dipende da come si guarda la cosa….
se da un punto di vista dottrinale….si sa che sul Corano vi sono delle precise indicazioni contro i Cattolici…. se da un punto di vista mondialista allora tutto questo passa in secondo luogo…..
A quali avrà inteso papa Francesco?
Ma ovvio….. si dirà questi sono i fanatici ….mica sono i veri islamici….. e i peri dei novi ovi evangelizzati …..ci cascano .. i protestanti se la godono….. tutti gli altri nemici brindano…. alla stoltezza del popolo che prima di ogni altro al mondo ha avuto la Grazia e la Benedizione, di avere la Sede del Vicario di Cristo ... "... perché abbiamo alle spalle decenni di intransigenza cattolica" e da" ... quando ha assunto il ministero petrino, papa Francesco proclama la buona notizia cristiana per eccellenza, il vangelo che è molto semplice: Dio è amore universale infinito"
In un tornelliano spazio un giovane professa con coraggio il proprio attaccamento alla Messa di sempre mettendoci anche una simpatica nota di attualità ...  Vorrei poi precisare ai vari livorosi insultatori che io assisto alla S. Messa gregoriana (per intenderci, in realtà è la Messa di sempre) in perfetta obbedienza al mio Vescovo,che essendo un ottimo Vescovo non ha ostacolato il comando papale,come invece hanno fatto tanti altri Vescovi che ora ci danno una splendida immagine della dignità vescovile ballando agli ordini di un rapper.

. Una lettrice interpreta alla luce della fede i mesti " segni dei tempi " ... E’ triste vedere un Papa che non sa leggere nei segni dei tempi!
E’ triste vedere un Papa che invece di interrogarsi e capire che i Pastori devono essere mistici, santi, invece che psicologi, assistenti sociali, ballerini, continua a non riflettere perché un Santo Curato d’Ars, nonostante fosse ignorante, riusci a convertire un paese di perditempo!
E dire che il Santo Curato d’Ars - sicuramente legato alla Tradizione e apologeta della Stessa- mai si sogno di creare nulla per convertire i suoi concittadini, che non fosse: LO STARE IN GINOCCHIO DAVANTI A GESU’ SACRAMENTATO GIORNO E NOTTE!
Certo che siamo mossi dalla virtù della Prudenza! 
Proprio per essere prudenti, dopo aver ubbidito a San Roberto Bellarmino che insegna di: resistere a un Papa che aggredisce sia le anime che i corpi, noi non ubbidiamo a Francesco I, che puta caso, fra i mille problemi che procurano una stragrande parte di Ordini religiosi, Movimenti ecclesiali e varie Diocesi, si va ad accanire sui Francescani dell’Immacolata e a riguardo della messa tridentina!!! ( sottolineatura nostra n.d.r.)
-  ( omissis n.d.r )
-  ( omissis n.d.r )
-  ( omissis n.d.r )

Gia, i tradizionalisti in quanto tale, giusto per ricorrere alle varie diaboliche strategie dei loro nemici e nemici della Vera Chiesa, che vorrebbero da un lato, tappargli la bocca e dall’altro demonizzarli come dementi, infelici ottusi etc, sono sempre quelli che hanno torto, perché riescono ad essere la voce fuori dal coro!
E mai parlerebbero per questo di falsa e idolatrica obbedienza, poiché l’Obbedienza agisce di comune accordo con le altre Virtu’, la Prudenza , la Giustizia, la Fortezza, la Temperanza, la Verecondia, lo Zelo per la Gloria di Dio!
Infatti l’obbedienza e’ un strumento e non un fine!
E’ uno strumento che ha come fine la gloria di Dio e la salute delle anime!
Quindi si deve obbedire ai legittimi superiori (che in quanto legittimi non hanno pero il diritto di ordinare contro la fede e la morale cattolica, semplicemente perche’ la fede e la morale sono il nostro unico padrone cioe’ Cristo) solo per questi fini: la gloria di Dio e la salvezza delle anime!
E quale gloria di Dio e che salvezza delle anime può venire dal calpestare il rito tridentino che da secoli ha “prodotto” invece santi ?   ( sottolineatura nostra n.d.r. )
"... perché abbiamo alle spalle decenni di intransigenza cattolica" e da" ... quando ha assunto il ministero petrino, papa Francesco proclama la buona notizia cristiana per eccellenza, il vangelo che è molto semplice: Dio è amore universale infinito"
Un'Intellettuale, autenticamente cattolica, si sfoga dopo aver "navigato" in acque territoriali di Andrea Tornielli. L'illustre Giornalista , chissà, forse sogna di far le scarpe a P.Lombardi  fagocitandogli la Direzione della Sala Stampa Vaticana ... per giungere a sì elevata vetta  incomincia ad esercitarsi nella nobile arte apologetica nei confronti di Papa Francesco ... Ogni tanto leggere blog considerati cattolici se non è salutare è per lo meno istruttivo e, ahimè, desolante.
Torno da una visita al blog di Tornielli, uno specchio che riflette la lacerazione che c`è nella Chiesa, quanto disprezzo, quanta animosità e livore, quanta arroganza, persone che non fanno che ripresentare la Dottrina cattolica ( e che talvolta lo fanno con troppo vigore, come se dovessero alzare la voce per farsi sentire) si fanno trattare come se fossero eretici e si vedono incollare le sprezzanti etichette inventate da Tornielli stesso a Natale di qualche anno fa e riprese da allora con evidente gaudio dalla alleanza multicolore e paradossale di falsi "tradizionalisti", veri progressisti, e conservatori di un nuovo tipo.
Insomma oggi un cattolico dotato di ragione e con una coscienza rettamente formata deve mettere il tutto alla pattumiera e accontentarsi di accettare ad es. che il CVII è tutto perfetto e infallibile e che anche se certi passaggi di certi documenti sono ambigui non possono essere errati perchè la Chiesa non può errare e che bisogna leggerli alla luce di quel che la Chiesa ha sempre detto e insegnato!
Insomma zitti, imbavagliati, il cervello e la coscienza anestetizzati, sugli occhi occhiali rosa di rigore, se non lo fai, se non obbedisci sei 
- un tradiprotestante,
- un pseudotradizionalista,
- un criptolefebvriano,
- non senti cum Ecclesia
attorno a te vedi scempi e desolazione?
Zitti comunque!
Ma siccome non ho per abitudine di soffocare le voce della mia coscienza e non amo gli occhiali rosa, se quel che vedo nella Chiesa è disordine, confusione, anarchia, abusi dottrinali, liturgici e di potere, e so che tutti sono stati, e sono, commessi ispirandosi al mitico "Concilio", tutti considerati frutti della primavera conciliare, frutti che mai e poi mai avrebbero potuto vedere il giorno prima del Concilio Vaticano II, alcuni sono stati perfino chiamati doni dello Spirito Santo, che cosa devo dirmi? Devo dirmi che tutto è ok?
Ebbene no!
Le accuse, gli insulti di certi arroganti e saccenti incollatori di etichette, per di più anonimi, (anche con un nick resti tale) non riusciranno a cancellare una realtà che nemmeno dei super occhiali rosa possono coprire.  "... perché abbiamo alle spalle decenni di intransigenza cattolica" e da" ... quando ha assunto il ministero petrino, papa Francesco proclama la buona notizia cristiana per eccellenza, il vangelo che è molto semplice: Dio è amore universale infinito" 
. No ! In spiaggia no ! Vado in spiaggia per accumulare caldo , sole e per non pensare, sms o telefonate permettando, alle malefatte, sempre attuali, dei Chierici ... Per fortuna vado in spiagge lontane da Riccione dove all'esercito dei  vucumprà e degli elemosinanti professionisti  rom  correrei il rischio di vedermi assalito da 100 giovani ( bastano quelli che ho a scuola ...) arruolati nel programma in un programma di "gioia" e di "evangelizzazione in spiaggia". Dopo le recenti GMG sono aumentati alcuni  miei dubbi ... Il decennale dell’esperienza a Riccione, che ricorre quest’anno, testimonia l’efficacia dell’iniziativa, affinata e migliorata sempre più col passare del tempo. Dal 2003 ad oggi sono circa 700 le persone passate per Riccione come missionari: laici, seminaristi, religiosi e religiose, sacerdoti, che, rientrati nei luoghi della loro pastorale ordinaria, hanno potuto mettere a frutto il bagaglio di esperienze vissute durante la missione.Anche quest’anno, circa 100 giovani, mossi dal loro personale incontro con Cristo, porteranno un messaggio di gioia ai vacanzieri ... link

( Pensieri in libertà presi dal alcuni blog e pubblicati perchè finalmente :  "  abbiamo alle spalle decenni di intransigenza cattolica " e ci siamo scrollati  " un ministero di condanna " e le "voci  di severità, esigenti" ! Peccato che i Francescani dell'Immacolata - commissariati - forse non la pensano in questo modo ... )

 "... perché abbiamo alle spalle decenni di intransigenza cattolica" e da " ... quando ha assunto il ministero petrino, papa Francesco proclama la buona notizia cristiana per eccellenza, il vangelo che è molto semplice: Dio è amore universale infinito"


Questa è la nostra Chiesa. Questa è la nostra casa. E noi la difenderemo dagli attacchi dei Nemici professando l'unica e vera fede nella Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana  in Cristo Gesù nostro Signore. Amen.

Andrea Carradori