martedì 28 maggio 2019

Le Rogazioni: un'antichissima preghiera che i cattolici stanno riscoprendo

"Malgrado il progressivo affievolirsi di una tradizione che fino a pochi decenni fa era rispettata da ogni contadino, l’usanza sta pian piano tornando in auge, grazie alla riscoperta delle tradizioni legate al mondo pastorale e agricolo. 
Le rogazioni minori hanno origini molto antiche e sembrerebbero risalire ad un evento occorso intorno al V secolo dopo Cristo in Gallia. 
Nel 474 molte calamità naturali, fra cui un disastroso terremoto, colpirono il Delfinato, cosicché Mamerto, allora

Consacrazione di Tolentino al Cuore Immacolato di Maria

Mons. Nazzareno Marconi Vescovo Diocesano di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia sabato 1 giugno consacrerà la Città di Tolentino al Cuore Immacolato di Maria.

Il nostro gruppo liturgico legato alla Messa Tradizionale disciplinata dal Motu Proprio Summorum Pontificum desidera esternare alla Divina Provvidenza il rendimento di grazie per questa accresciuta e doverosa devozione mariana nel nostro territorio :
Domenica 2 giugno 2019 alle ore 17,30 nella Chiesa del Sacro Cuore, centro storico cittadino, Santa Messa nel rito tradizionale
a cui seguirà la Consacrazione del gruppo al Cuore Immacolato di Maria.

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Domenica di Pentecoste 9 giugno 2019 alle ore 17,30 ci

venerdì 24 maggio 2019

La Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco "E’ Maria che si è costruita la sua casa. Ogni pietra, ogni ornamento segnala una grazia"

Nel giorno della festa della Madonna Santissima Ausiliatrice dei Cristiani

Sæpe dum Christi populus cruentis
Hostis infensi premeretur armis,
Venit adiutrix pia Virgo cælo
Lapsa sereno.
Tu nos ab hoste protege et mortis hora suscipe




Maria Ausiliatrice: da Lepanto a Don Bosco

Storia della Basilica Maria Ausiliatrice
La facciata richiama quella della chiesa di S. Giorgio Maggiore a Venezia, del Palladio.
Sul campanile di destra è raffigurato l’arcangelo Gabriele nell’atto di offrire una corona a Maria; sul campanile di sinistra l’arcangelo Michele sventola una bandiera con la scritta “Lepanto”.
Sul timpano, le statue di marmo sono dei martiri Solutore, Avventore, Ottavio, uccisi su questa terra (Valdocco = Vallis occisorum). 
Sull’attico, sopra gli orologi si vedono, a destra la statua di San Massimo, primo vescovo di Torino, a sinistra la statua di San Francesco di Sales, patrono della Famiglia Salesiana.
Nella nicchia centrale, sotto il rosone, si vede il gruppo

martedì 21 maggio 2019

Stanno davvero esagerando come delle zitelle isteriche: "E' un disvalore credere"? (Matteo Salvini)

"Quali sono diventate le priorità  per le attuali gerarchie cattoliche? 
Lo sterminio dei Cristiani del Medio Oriente, le stragi nello Sri Lanka, l'eutanasia di Stato, gli aborti consentiti fino all'ultima settimana di gravidanza, la crisi dell'Occidente che perde i suoi simboli, il burqa e la poligamia che ci invadono, la subalternità e persecuzione delle donne nelle famiglie, o un cattolico che tiene in mano un rosario simbolo di Fede e lo invoca a protezione sua e, perché no, anche dei cittadini italiani e della causa politica che rappresenta?"

Adesso invece le gerarchie cattoliche pretendono l'esclusiva dell'uso del marchio. Per metterlo al servizio di

martedì 14 maggio 2019

Il potenziale diseducativo innescato dal cardinale Konrad Krajewski avrà l'effetto di un boomerang

Davanti al Papa quel 28 ottobre 2014 c'erano " i cartoneros, i campesinos, quelli che si battono per i poveri in Africa e quelli che fanno battaglie per il microcredito nel Sud Est asiatico. Ci sono pure i ragazzi del Leoncavallo, forse il centro sociale più famoso d’Italia e la rete “Genuino Clandestino”, un network di centri sociali che coordina i No-Tav e i movimenti No Expò. Insomma una platea di ribelli, irriducibili, rivoluzionari. Il Papa disse loro: «Diciamo insieme con il cuore: nessuna famiglia senza tetto, nessun contadino senza terra, nessun lavoratore senza diritti, nessuna persona senza la dignità del lavoro!». Papa Bergoglio ha preso la parola davanti ai principali movimenti popolari di tutto il mondo, invitati ad un incontro. Li ha esortati a «continuare la lotta, ci fa bene a tutti». (Il Messaggero QUI)

Passano gli anni ed eccoci all'apoteosi dell'illegalità scagliata contro le strutture giuridiche ed amministrative di uno stato sovrano " L'elemosiniere di Papa Francesco, il cardinale Konrad Krajewski, si è addirittura calato nel pozzetto dove c'erano i contatori della luce pur di rompere i sigilli imposti al palazzo occupato da quindici anni in via Santa Croce in Gerusalemme a Roma e riportare la corrente elettrica per 450 abusivi. Un gesto dichiaratamente illegale, visto che quei sigilli erano stati messi dalle autorità italiane dopo aver accumulato oltre 300mila euro di bollette non pagate.

Un gesto che difficilmente "padre Corrado" ha compiuto in totale autonomia. Anzi, come riporta il Messaggero, il cardinale polacco può essere considerato uno degli uomini più vicini in questo momento a Papa Francesco. Nei confronti del suo elemosiniere, Bergoglio nutre enorme fiducia e ogni cosa che fa gode del sostegno del pontefice, l'unico al quale il cardinale deve rendere conto del proprio operato. Secondo il quotidiano capitolino, insomma, il gesto sarebbe stato voluto da Papa Francesco in persona.

Padre Konrad in teoria rischia di rispondere davanti a un giudice del suo gesto estremo in difesa degli occupanti del palazzo. In realtà il cardinale è cittadino vaticano e gode anche dell'immunità diplomatica. Insomma, il cardinale non rischia nulla, così come continueranno a restare impuniti gli occupanti del gruppo Action e dell'associazione Spint time. Tanto da potersi permettere minacce farneticanti di resistenza civile: "Nel caso in cui l'elemosiniere del Papa venisse denunciato, siamo pronti ad autodenunciarci tutti", ha detto un portavoce dell'associazione che occupa abusivamente i locali del palazzo, Andrea Alzetta.

domenica 5 maggio 2019

70° anniversario della tragedia di Superga: il Grande Torino

70° anniversario della tragedia di Superga

Il 4 maggio 1949 i giocatori del Grande Torino, insieme a tecnici, dirigenti, giornalisti e l’equipaggio, perivano nella sciagura aerea sul colle di Superga, a Torino, di ritorno da Lisbona.

Il messaggio di Papa Pio XII ai familiari delle vittime
Anime benedette dei nostri fratelli vittime di un destino atroce vi raggiunga la nostra preghiera ed il grido del nostro invincibile dolore” (da: “FIGC, bollettino straordinario in memoria dei Caduti di Superga, 4 maggio 1949”).

I funerali nel Duomo di Torino celebrati dal card. Fossati
“(…) Il Cardinale Arcivescovo (Maurilio Fossati) attende al sommo della scala circondato dai canonici del Capitolo metropolitano. 
La piazza sotto lui è gremita ormai in ogni angolo. 
L’ufficio funebre, “l’absolutio super tumulum”, ha inizio.