martedì 27 febbraio 2018

Oggi c'è molta ideologia nella Chiesa. E poca religione. Il valore della preghiera

Alcune riflessioni spirituali  di un teologo dal quale abbiamo più volte attinto alcuni saggi approfondimenti quanto mai utili soprattutto in questo tempo di Quaresima.
Buona lettura!

Nelle "cose di Dio" ridotte all'antropocentrismo e umanamente manipolate, avviene quel che è successo con l'esegesi.

venerdì 23 febbraio 2018

I veli quaresimali e la velatio della Croce e delle Immagini nel tempo di Passione


Pubblichiamo un interessante studio sulla tradizione, diffusa ancor oggi soprattutto nel sud Italia, dei "veli quaresimali" e consigliamo  anche la lettura  dello stupendo studio di Alessandro Scaccianoce sulle origini e sul significato teologico e spirituale della velatio delle Immagini e delle Croci, previsto anche oggi, che caratterizza le ultime due settimane di Quaresima, dette “Tempo di Passione”( MiL QUI ). Buona lettura!

Durandus sui veli della Quaresima
di Gregorio Di Pippo

La scorsa settimana ho pubblicato alcuni estratti della Rationale Divinorum Officiorum di William Durandus, le parti del suo trattato del Mercoledì delle Ceneri, che spiega le usanze generali della Quaresima che iniziano in quel giorno. (Libro 6, capitolo 27) 
In quella sezione, rimando il lettore a una precedente sezione, libro 2, capitolo 3, "Su immagini, tende e ornamenti nella chiesa", per la sua discussione di una pratica che a suo tempo era molto comune in Occidente, la posizionatura di un velo, o come leggiamo, due diversi veli, in presbiterio nel tempo di quaresima. 
Includo di seguito un estratto dello stesso argomento del Sarum Customary del XV secolo, ora conservato al British Museum. (Harley 2911)
Secondo quella sensibilità liturgica, tutto ciò che riguarda la decorazione deve essere rimosso o coperto anche nel periodo di Quaresima. 
Invece econdo l'usanza di altri ciò avviene nella domenica della Passione ( la prima di Passione o  la V di quaresima come prescritto e operante in tutta la Chiesa N.d.R), poiché da quel momento in poi, la divinità fu nascosta e velata in Cristo, poiché Egli si lasciò prendere e flagellare, come un

mercoledì 21 febbraio 2018

Preghiera nell'imminenza delle elezioni poltiche "perché l'Italia non cada di nuovo nelle mani dei nemici della Chiesa"

Domenica 25 febbraio, ore 19. 

Ardente preghiera, nell'imminenza del voto, perché l'Italia non cada di nuovo nelle mani dei nemici della Chiesa.


Una bella iniziativa affinchè il Signore ci dia la grazia di avere un prossimo governo che non promuova le ideologie anticristiane, ma viceversa difenda la famiglia e i valori non negoziabili. 
Non vuol essere un'opera di sostegno a nessun partito politico nello specifico, ma vuole essere un'ardente supplica

domenica 18 febbraio 2018

Le spoglie, intatte a 139 anni dalla morte, di santa Bernadette Soubirous

FOTO DI UNA RAGAZZA MORTA 139 ANNI FA
(Fatevi il regalo di leggere)
"...Entrati nel cortile del convento di Saint Gildard, Casa madre delle «Suore della Carità», si accede alla chiesa attraverso una porticina laterale. 
La semioscurità, perenne in questa architettura neogotica dell’ Ottocento, è rotta dalle luci che illuminano una artistica cassa funeraria in vetro. 
Il piccolo corpo (un metro e quarantadue centimetri) di una religiosa sembra dormire con le mani giunte attorno a un rosario e il capo reclinato sulla sinistra. 
Sono le spoglie, intatte a 139 anni dalla morte, di santa Bernadette Soubirous, colei sulle cui misere spalle di malata cronica poggia il peso del più frequentato santuario del mondo. 
Lei sola, infatti, vide, ascoltò, riferì il poco che le disse:

martedì 13 febbraio 2018

Cristiani in Iraq. Il Patriarca di Baghdad : "solo l’Ungheria, che non è un paese ricco, ci ha aiutati"

L'Ungheria ha finanziato in toto  il difficile restauro "a fundamentis" della Chiesa del Sacro Cuore di Tolentino e anche il ripristino della Chiesa di San Martino di Petriolo (MC): sono stati gli unici cantieri che hanno lavorato, grazie ai soldi del Governo Ungherese, nella vasta area colpita dal terremoto del 2016 dando lavoro alle maestranze locali, quindi alle famiglie del posto.
Ora la cristiana Nazione Magiara ha meritato  anche il plauso del Patriarca di Baghdad perchègli Ungheresi stanno da tempo aiutando i cristiani martoriati dalla sanguinosa guerra civile.
Dovremmo riflettere...


«Solo la Chiesa e l’Ungheria 
aiutano i cristiani dell’Iraq e della Siria»
di Rodolfo Casadei

Il patriarca di Baghdad Louis Raphael Sako ci racconta la situazione in Iraq. «I cristiani non devono lamentarsi e piangere, ma essere uniti fra loro»

I 19 vescovi caldei di tutto il mondo, guidati dal loro patriarca Louis Raphael Sako, hanno incontrato papa Francesco in visita ad limina il 5 febbraio scorso, subito dopo che il pontefice aveva dato udienza al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. 
La curiosa coincidenza sembra non avere turbato gli animi. 
Come ha detto Sako a Vatican News: «Siamo colpiti dalla preoccupazione del Papa per la situazione in questa parte del mondo. 
È a conoscenza della situazione in Turchia ma anche di quella in Iraq, Iran e Siria. 
Come cristiani, abbiamo sentito in maniera molto forte la sua vicinanza. 
Ci ha anche detto, qualora avessimo una qualche iniziativa o proposta da presentare, di venire a comunicargliela, e che sono pronti a fare tutto ciò che è possibile per noi». 
Due giorni dopo il patriarca ha partecipato alla conferenza stampa con cui Aiuto alla Chiesa che soffre ha presentato la sua iniziativa prevista per il 24 febbraio per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sul dramma dei cristiani mediorientali vittime della guerra e della persecuzione: sarà illuminato con fasci di luce rossa il Colosseo, simbolo del sangue dei martiri. 
In contemporanea la stessa cosa sarà fatta con la cattedrale maronita di Sant’Elia ad Aleppo e con la chiesa di San Paolo a Mosul, nella quale il 24 dicembre scorso è stata celebrata la prima Messa dopo la liberazione dell’Isis. 

mercoledì 7 febbraio 2018

Mons. Sanchez Sorondo: il suo approccio ideologico per un Cina che non c’è o che i solerti accompagnatori cinesi non gli hanno fatto vedere!

Le incredibili parole che Mons. Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze, ha pronunciato dopo il suo recente viaggio in Cina stanno raccogliendo migliaia di risposte polemiche. 

 Suggeriamo di leggere quella di un religioso QUI

Noi postiamo per intero quel che ha scritto Asia News: sito meritevole del massimo rispetto perchè  particolarmente stimato per la serietà dei suoi articoli e delle sue inchieste.

 Mons. Sanchez Sorondo nel Paese delle meraviglie

Il cancelliere della Pontificia Accademia delle scienze esalta la Cina come il luogo in cui si realizza meglio la dottrina sociale della Chiesa. 
Il vescovo sembra non vedere le baraccopoli di Pechino e Shanghai, la cacciata dei migranti, le oppressioni alla libertà religiosa. 
Apprezzamento per gli Accordi di Parigi sul clima, ma silenzio sui legami fra ricchezza, corruzione e inquinamento. 
Un approccio ideologico che fa ridere della Chiesa.

Roma (AsiaNews) - Ai miei amici che vanno in Cina ho sempre ricordato di non fermarsi a visitare i centri commerciali, gli alberghi ultra-lusso e i grattacieli, ma di andare anche nelle periferie e nelle campagne per avere un quadro realistico della Cina. 
Dal disastro economico in cui era sprofondato dopo la morte di Mao, il Paese ha certo fatto passi da gigante, strappando dalla povertà centinaia di milioni di persone, modernizzando le industrie e diventando la superpotenza economica che ormai fa ombra agli Stati Uniti.
Ma da qui a presentare la Cina come il “Paese delle Meraviglie” ci passa. Nell’intervista da lui concessa dopo un viaggio a Pechino, mons. Sanchez Sorondo racconta di una Cina che non c’è o che i solerti accompagnatori cinesi non gli hanno fatto vedere.
“Non ci sono baraccopoli”, dice mons. Sanchez Sorondo. 

martedì 6 febbraio 2018

“Non prevalæbunt”: gli Inferi non prevarranno sulla Chiesa

Cronache marchigiane...

I modernisti criticano l'adorazione Eucaristica

Ripubblico un'intervista rilasciatami da Riesina, una giovane ragazza marchigiana che collabora col blog.


- Il Concilio di Trento insegna infallibilmente che Gesù è realmente presente in ogni Ostia consacrata, invece i modernisti dicono che adorare l'Eucaristia è un atto di idolatria. 
Non pensi che per abbattere l'eresia modernista dovremmo impegnarci di più per alimentare il culto per il Santissimo Sacramento?

- Certamente è così; non a caso, pensandoci mi accorgo che le parrocchie a caratterizzazione modernista pongono meno l’accento su eventi quali l’Adorazione Eucaristica, che invece viene propugnata dalle parrocchie gestite dai sacerdoti che amano la Tradizione. 
Nel gruppo FUCI di cui faccio parte, uno degli incontri settimanali è dedicato proprio all’Adorazione Eucaristica: si partecipa ad una Santa Messa e poi, al termine, si intraprende l’Adorazione Eucaristica, al termine della quale si sosta sul sagrato per informare i passanti della possibilità di pregare di fronte al Santissimo Sacramento; inoltre l’Arcivescovo della mia città universitaria ha riservato una chiesa del capoluogo della sua Arcidiocesi affinché essa venga destinata all’Adorazione Perpetua, sull’ondata di altri

sabato 3 febbraio 2018

Macerata: la bella e generosissima Civitas Mariae

Macerata. Al centro del Palazzo Comunale (sec.XVII) troneggia la riproduzione in mosaico dell'immagine della Madonna della Misericordia, punto di riferimento spirituale e devozionale della Città. Significativa è la grande scritta CIVITAS - MARIAE

L'antica effige della Madonna, che era collocata nel medesimo posto, fu rimossa dapprima da Napoleone e poi dal Fascismo che la sostituì con il fascio littorio.
Il 15 novembre 1952 gli abitanti di Macerata vollero che la

giovedì 1 febbraio 2018

«Non abbandonarci alla tentazione»! Imputa a Dio la colpa dei nostri fallimenti.

Può Dio "abbandonare alla tentazione" l'uomo che ha "fatto poco meno degli angeli"?  

 Amnesia di qualcuno oppure un organizzato disegno per inculcare ulteriormente confusione dottrinale e pastorale?

***

Dopo il contributo di Augustinus sul tema del “non indurci in tentazione” pubblicato nei giorni scorsi su questo blog (v. qui), ecco un godibile breve saggio, oggi, festa di S. Giovanni Bosco, del nostro amico Franco Parresio.


«Non abbandonarci alla tentazione»: 
indicazioni e controindicazioni, 
posologia e modalità d’uso 
della nuova supposta teologia liturgica

di Franco Parresio

È ormai ufficiale: a fine anno cambierà nelle chiese italiane la recita del Padre nostro: da dire «E non ci indurre in tentazione», si dovrà dire: «E non abbandonarci alla tentazione» (vqui).
Si tratta di una reinvenzione – frutto della traduzione pedestre approvata nel 2008 dalla CEI – del tutto erronea e fuorviante, nonché blasfema della preghiera per antonomasia del cristiano.
Se per Jean Carmignac (ormai da tempo defunto) «“Non ci indurre in tentazione” è un’affermazione blasfema» (v. qui), ancor più blasfema suona l’affermazione «Non abbandonarci alla tentazione»! 
Blasfema perché imputa a Dio la colpa dei nostri fallimenti.