domenica 28 ottobre 2018

A.A.A. cercasi l'entusiamo cattolico che solo la Santa Liturgia può suscitare #sumpont2018

Il VII Pellegrinaggio Internazionale Populus Summorum Pontificum 2018. 

Alcune riflessioni per ringraziare Dio del dono del Pellegrinaggio



Venerdì 16 e sabato 28 ottobre ci siamo recati a Roma, come nostro dovere spirituale,  per partecipare al VII Pellegrinaggio Summorum Pontificum portando, come riconoscenza al Signore Iddio, un anno in più sulle nostre spalle.
Nel tardo pomeriggio di ieri è stato diffuso dalla Sala Stampa Vaticana il documento finale del Sinodo dei giovani

Stando nel cuore della Cattolicità ci hanno colpito ancor di più queste parole del Papa: (la Chiesa) «è una Madre santa con figli peccatori, e a causa dei nostri peccati il Grande Accusatore approfitta e gira cercando di accusare e in questo momento accusa forte, e diventa persecuzione: come i cristiani in oriente. L’accusa continua è fatta per sporcare la Chiesa. I figli sono sporchi, ma la Madre no. E’ ora di difendere la Madre con preghiera e la penitenza. E’ un momento difficile, l’Accusatore attacca la Madre e la Madre non si tocca!»
Difatti il nostro devoto Pellegrinaggio Summorum Pontificum è stato espressione di preghiera e di penitenza (come ha chiesto il Papa nel citato documento sinodale). Pur non essendo adoratori dei numeri abbiamo subito notato qualche differenza numerica rispetto agli altri anni: molti i Sacerdoti che hanno partecipato nella giornata di sabato

lunedì 22 ottobre 2018

Scandalo Avvenire "Siamo indignati e scandalizzati che il giornale dei Vescovi italiani pubblichi tali disegni assolutamente irriguardosi verso Dio, verso la Chiesa, verso i credenti e verso l’umanità intera"

MiL aveva dedicato alla squallida vicenda questo post QUI





Il giornale Avvenire ed il nostro sconcerto
di Sabino Paciolla


Il vignettista Sergio Staino lascia il giornale Avvenire. 
Della cosa non posso che essere contento. 
Si può immaginare pure che Staino se è entrato ad Avvenire è perché qualcuno lo ha invitato. 
Della cosa non posso che essere NON contento. 
A proposito della questione, rilancio l’articolo dell’amico don Gabriele Mangiarotti, che ringrazio.


«Non ingannatevi; Dio non si prende in giro» dice San Paolo nella lettera ai Galati (6,7).
E questo vale anche per i cristiani, che non amano essere presi in giro né ingannati. 
Tanto meno dalle pagine di quegli strumenti di comunicazione che sono la cosiddetta stampa cattolica. Ricordo i tanti sacrifici fatti per sostenere un giornale come Avvenire che sembrava essere la voce di una fede limpida e coraggiosa, presente nell’ambiente così spesso ostile dei mass-media laicisti e massonici.
Che sconcerto dopo l’ultima vignetta di Staino contro Salvini e dopo la lettura delle sue dimissioni dall’Avvenire stesso, ma soprattutto che fastidio leggere il commento del Direttore Tarquinio alla sua missiva.
Già tempo fa avevo scritto con amici una lettera al Card. Bassetti a proposito di una striscia offensiva della fede ospitata dall’Avvenire. 
Ed era una lettera chiara, pacata e niente affatto offensiva né violenta nei toni. Ecco che cosa avevamo scritto:
«A Sua Eminenza reverendissima Card. Gualtiero Bassetti Le scriviamo in merito alle oltraggiose vignette di Sergio Staino, pubblicate ogni domenica sul quotidiano Avvenire, giornale di proprietà della Conferenza Episcopale Italiana, ed espressione del mondo cattolico. In queste vignette, come Ella potrà bene vedere nella

lunedì 15 ottobre 2018

Gli abitanti dell'isola di Lesbo hanno nuovamente innalzato la Croce che era stata fracassata con odio. La Croce è anche un Simbolo di Esorcismo: né i Demoni né gli indemoniati ne reggono la vista.

I cittadini innalzano di nuovo la croce distrutta

Il simbolo cristiano era stato divelto dopo che una ong aveva dichiarato che offende i musulmani accolti sull'isola

La gente di Lesbo - pescatori, contadini, umili fedeli ortodossi - non è rimasta indifferente.  
Il gesto vandalico avvenuto qualche giorno fa, con il favore delle tenebre, per mano di ignoti, ha suscitato un'ondata di sdegno nell'isola greca. 
La grande croce in cemento distrutta il 7 ottobre, "fracassata con odio" come riferiscono alcuni abitanti locali, è stata rimessa in piedi, poggiata su grosse pietre, in modo che possa essere eretta sebbene con una leggera inclinazione.

Costruita a inizio settembre su una roccia a picco sul mare sotto il castello di Mitilene, è stata da ignoti, anche se ci sono alcune ipotesi sulle motivazioni. 
Il riferimento è alla protesta che l'ong “Coesistenza e comunicazione nell’Egeo”, secondo Lesvos news, avrebbe manifestato nei confronti del simbolo cristiano. 
Una delle organizzazioni che accoglie immigrati sull'isola (che attualmente sono oltre 6.500) aveva chiesto al sindaco di rimuoverla perché avrebbe infastidito i musulmani presenti a Lesbo.  
Un residente del posto citato dalla stampa locale, ha detto: "Questa croce ha i ferri, è di cemento. Qualcuno è andato e l'ha spezzata. Questo è odio. E' inaccettabile".

Qualche giorno prima della devastazione, una ong impegnata ad accogliere immigrati sull'isola, aveva protestato per la presenza del simbolo. 
In un testo aveva scritto: "Il crocifisso è stato eretto per impedire ai migranti e rifugiati di venire qui a nuotare. 
Questo atto è illegale e offensivo soprattutto verso il simbolo

venerdì 12 ottobre 2018

Attacco al Governo italiano ma l'Italia NON è sull'orlo del baratro (come qualcuno vorrebbe...)

L’Italia non è sull’orlo del baratro

L’attuale situazione dello stato italiano commentata dall’economista elvetico Alfonso Tuor.






Non è ancora l’inizio di un attacco speculativo contro il Governo grigioverde italiano reo di sfidare le regole europee sul deficit e il debito pubblico. 
Sembra piuttosto la manifestazione di un fiancheggiamento dei mercati finanziari alle minacce di Bruxelles, cui si aggiungono gli attacchi della stampa internazionale e di quella che dovrebbe essere l’opposizione italiana. 
Il tutto appare volto a far sì che Roma faccia retromarcia sui progetti di spesa per l’anno prossimo che dovrebbero portare ad un deficit pubblico del 2,4% rispetto al PIL, incompatibile con l’obiettivo di ridurre un debito pubblico che supera il 130% del PIL. 
Se non è l’inizio della guerra dello spread, potrebbe però esserne il preludio, con le agenzie di rating che deprezzano il merito di credito dell’Italia e soprattutto con l’Eurogruppo che avvia una procedura di infrazione delle regole della moneta unica.

Contro uno scenario del genere militano tre elementi. 

mercoledì 10 ottobre 2018

Rieducazione comunista in salsa bolognese


Rieducazione comunista in salsa bolognese




Polizia Municipale a 'scuola' di antirazzismo. Seminari sul tema della società multiculturale con docenti musulmani e sinti

Un corso di formazione antirazzista per i vigili urbani di Bologna. E' l'incarico affidato dal Comune all'associazione Eos, che per un anno si occuperà di laboratori e seminari per dirigenti e funzionari della Polizia municipale, sul tema delle differenze e della società multiculturale. 
Tra i docenti anche il presidente dell'Ucoii e della Comunità islamica bolognese, Yassine Lafram, e il numero uno dell'associazione sinti italiani di Bologna, Luigi Chiesi, insieme a Marina Pirazzi, fondatrice di Eos. 
Il progetto costerà poco meno di 5.000 euro. 

Nel Piano locale contro le discriminazioni, il Comune di Bologna aveva previsto "specifiche attività di formazione rivolte al personale sul tema delle differenze e della società multiculturale" quindi "sviluppare un progetto di formazione rivolto al personale di Polizia municipale, riguardante l'organizzazione dei servizi di polizia locale all'interno di una società transculturale”.

La prima fase del progetto dovrebbe partire nei prossimi giorni: sarà distribuito un questionario a funzionari e agenti della Polizia municipale e su questa base sarà definito un programma di laboratori e seminari, che dovrebbe iniziare a

lunedì 8 ottobre 2018

"Fate suonare le campane di tutta Roma, abbiamo vinto a Lepanto!" (San Pio V mentre era assorto in preghiera e non poteva sapere, per vie naturali, l'esito della battaglia)

"Nessuno potrà mai comprendere i tesori mirabili di santificazione contenuti nelle preghiere e nei misteri del Rosario. 
La meditazione dei misteri della vita e della morte di Nostro Signore Gesù Cristo è la sorgente dei più meravigliosi frutti per chi vi si applica. 
Oggi si vogliono cose che colpiscano, che commuovano, che producano nell'animo impressioni profonde. 
Ma esiste mai al mondo una storia più commovente di quella stupenda del Redentore che si dispiega al nostro sguardo in quindici quadri che ricordano le grandi scene della vita, morte, gloria del Salvatore del mondo? 
Quali preghiere sono più eccellenti e più sublimi dell'orazione domenicale e dell'Ave dell'Angelo? 
In esse sono racchiusi tutti i nostri desideri, tutti i nostri bisogni"

giovedì 4 ottobre 2018

I Martiri di Castelfidardo che si immolarono per la causa papale


Il 18 settembre ricorre l’anniversario della battaglia combattuta nel 1860 tra Loreto e Castelfidardo, che vide contrapposti l’esercito pontificio e l’armata sarda, ormai italiana. Ricordiamo gli eroi pontifici che si immolarono per la causa papale con delle commoventi citazioni tratte dall’opera in quattro volumi di Mons. Alberto Canestrari: “L’anima di Pio IX quale si rivelò e fu compresa dai Santi” (Marino, Tipografia Santa Lucia, 1966). Mons. Canestri attinse le informazioni dal libro del marchese Anatole de Ségur: “I Martiri di Castelfidardo” (Parigi 1861).

I MORTI SUL CAMPO.

A Castelfidardo e a Loreto, una messa di requiem viene celebrata per i Caduti delle due parti. 
I morti nei due fronti sono provvisoriamente sepolti sul luogo dello scontro. 
PONTIFICI. 
Morti 7 ufficiali, 81 soldati, per un totale di 88 caduti raccolti sul campo. “I corpi di quei valorosi (pontifici) morti egli (Cialdini) confuse insieme in un’ampia fossa…” (O’Clery 1893: 2165-218).

L’elenco dei Caduti: secondo il Conte de Colleville quando gli Italiani entrarono in Roma, impossessatisi del Quirinale, analizzarono gli archivi pontifici. 
In queste circostanze, alcuni documenti andarono perduti nei trasbordi. 
Inoltre fu distrutto tutto quello che era favorevole ai Pontifici. 
Tra queste carte smarrite e distrutte dovrebbe esserci l’elenco dei Caduti di Castelfidardo, l’elenco dei feriti e quello delle ricompense proposte da La Moricière. (Conte de Colleville, Un crime du Second Empire,1910. pp.176-177).  
“Ecco dunque i solo nomi che possiamo citare con esattezza: George DE PIMODAN general (France), Mizael DE PAS, George D’HELIAND (Anjou), Alfred DE LA BARRE DE NANTEUIL (Paris), Leopold DE LIPPE (Belgique), ALFEGE DU BEAUDRIEZ  caporal (Paris), Gaston DU PLEISSIS DE GRENEDAN (Bretagne), FLORENT THIERRY DU FOUGERAY, GEORGE MIYONNET, FELIX DE MONTRAVEL (Dauphiné), RAOUL DU MANOIR, NOEL BERNARD – Joseph BLANC sergent (Lyon), EDME DE MONTAIGNAC (Berry), LANFRANC DE BECCARY sergent (Lorraine), ALPHONSE MENARD (Bordeaux), ROGATIEN PICON (Bretagne), PAUL DE PARCEVAUX Sous-lieutenant (Bretagne), HYACINTHE DE LANASCOL (Bretagne), ARTHUR DE CHALUS (Bretagne), LOUIS  JOSEPH GUERIN (Bretagne), GUELTON capitaine (Belgique), GUILLAUME-EDOUARD CARVELT (Belgique), EDGARD DE GUER (Paris), ALFRED DE LIMMENGH (Belgique), PAUL  SANCET (Vendée).  

lunedì 1 ottobre 2018

Il Papa chiede di pregare il Santo Rosario con la Preghiera a San Michele Arcangelo scritta da Leone XIII

Rosario per la Chiesa attaccata dal demonio

Papa Francesco chiede a tutti i fedeli di recitare quotidianamente il Rosario nel mese mariano di ottobre. E di concludere con due invocazioni


Papa Francesco ha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre e a unirsi così in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Madonna e a san Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi. Lo rende noto un comunicato della Santa Sede.

Nei giorni scorsi, prima della sua partenza per i Paesi Baltici - ricorda la Santa Sede - il Papa ha incontrato padre Fréderic Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera per il Papa, e gli ha chiesto di diffondere in tutto il mondo questo suo appello a tutti i fedeli, invitandoli a concludere la recita del Rosario con l’antica invocazione Sub Tuum Praesidium, e con la preghiera a san Michele Arcangelo che ci protegge e aiuta nella lotta contro il male (cfr. Apocalisse12, 7-12).

La preghiera, aveva osservato il Pontefice l’11 settembre in un’omelia a Santa Marta, citando il primo libro di Giobbe, è l’arma contro il Grande accusatore che «gira per il mondo cercando come accusare». 
Solo la preghiera lo può sconfiggere. I mistici russi e i grandi santi di tutte le tradizioni consigliavano, nei momenti di turbolenza spirituale, di proteggersi sotto il manto della Santa Madre di Dio pronunciando l’invocazione Sub Tuum Praesidium.

L’invocazione Sub Tuum Praesidium

L'invocazione recita così:
Sub tuum praesidium confugimus Sancta Dei Genitrix. Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo Gloriosa et Benedicta.
[Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine Gloriosa e Benedetta].
Con questa richiesta di intercessione il Papa chiede ai fedeli di tutto il mondo di pregare perché la Madonna ponga la Chiesa sotto il suo manto protettivo: per preservarla dagli attacchi del maligno, il grande accusatore, e renderla allo stesso tempo sempre più consapevole delle colpe, degli errori, degli abusi commessi nel presente e nel passato e impegnata a combattere senza nessuna esitazione perché il male non prevalga.

La preghiera a san Michele Arcangelo

Il Papa ha chiesto anche che la recita del Santo Rosario durante il mese di ottobre si concluda con la preghiera scritta da Leone XIII, che recita così:
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute, in infernum detrude. Amen.
[San Michele Arcangelo, difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la malvagità e le insidie del demonio. Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini e Tu, Principe della Milizia Celeste, con il potere che ti viene da Dio, incatena nell’inferno satana e gli spiriti maligni, che si aggirano per il mondo per far perdere le anime. Amen].

Fonte: Avvenire QUI