"Noi siamo coscienti dell’inquietudine, che agita alcuni ambienti moderni in relazione alla fede.
Essi non si sottraggono all’influsso di un mondo in profonda trasformazione, nel quale un così gran numero di certezze sono messe in contestazione o in discussione.
Vediamo anche dei cattolici che si lasciano prendere da una specie di passione per i cambiamenti e le novità.
Senza dubbio la Chiesa ha costantemente il dovere di proseguire nello sforzo di approfondire e presentare, in modo sempre più confacente alle generazioni che si succedono, gli imperscrutabili misteri di Dio, fecondi per tutti di frutti di salvezza.
Ma al tempo stesso, pur nell’adempimento dell’indispensabile dovere di indagine, è necessario avere la massima cura di non intaccare gli insegnamenti della dottrina cristiana.
Perché ciò vorrebbe dire - come purtroppo oggi spesso avviene - un generale turbamento e perplessità in molte anime fedeli.
A tale proposito occorre ricordare che al di là del dato osservabile, scientificamente verificato, l’intelligenza dataci da Dio raggiunge la realtà (ciò che è), e non soltanto l’espressione soggettiva delle strutture e dell’evoluzione della coscienza; e che, d’altra parte, il compito dell’interpretazione - dell’ermeneutica - è di cercare di comprendere e di enucleare, nel rispetto della parola pronunciata, il significato di cui un testo è espressione, e non di ricreare in qualche modo questo stesso significato secondo l’estro di ipotesi arbitrarie.
Ma, soprattutto, Noi mettiamo la Nostra incrollabile fiducia nello Spirito Santo, anima della Chiesa, e nella fede teologale su cui si fonda la vita del Corpo mistico".
Ven. Paolo VI, Omelia a conclusione dell'Anno della Fede, 30 giugno 1968.
«Nella Chiesa non esiste il ‘fai da te’, non esistono ‘battitori liberi’.
Quante volte Papa Benedetto ha descritto la Chiesa come un ‘noi’ ecclesiale!
Talvolta capita di sentire qualcuno dire: ‘Io credo in Dio, credo in Gesù, ma la Chiesa non m’interessa…’.
Quante volte abbiamo sentito questo?
Questo non va!
C’è chi ritiene di poter avere un rapporto personale, diretto, immediato con Gesù Cristo al di fuori della comunione e della mediazione della Chiesa.
Sono tentazioni pericolose e dannose.
Sono, come diceva il grande Paolo VI, dicotomie assurde». (Papa Francesco)
Preghiamo per il Papa e per la Chiesa !