venerdì 15 giugno 2018

La natalità, che in Italia è in deficit spaventoso «è essenziale per il futuro della nostra civiltà»

L'Arcivescovo di Parigi Mons. Aupetit ha recentemente ribadito: “Natalità tema essenziale per il futuro”.
Non gli hanno fatto certamente eco i Confratelli italiani della CEI per nulla spaventati che la nostra amata Patria è il paese del mondo con il più basso numero di bambini nati nel 2017 perchè perchè sono afflitti da un'unica ossessione : i cosiddetti migranti.  
Migliaia  di giovani per lo più africani attirati da organizzazioni senza scrupoli a venire in Italia fra mille rischi  al fine di sostituire la polazione locale resa sterile da mode e leggi nettamente contrarie alla famiglia.
L'Arcivescovo, ma anche medico, di Parigi Mons. Aupetit ha invece sottolineato che oggi ci troviamo «al crocevia tra due visioni sociali. Da un lato una società basata sulla fraternità, nella quale la persona è qualificata dalle relazioni che ha con gli altri. In questa situazione, la legge protegge i più vulnerabili. Dall’altra parte una società individualista, nella quale tutti rivendicano autonomia. In questo caso la legge si adegua al desiderio individuale». (Cfr. Il Timone QUI )
Preghiamo la Madonna Santissima perchè ispiri ai Governanti urgenti e buoni propositi per la Famiglia e per i nuovi nati.

L’Istat conferma: in Italia non si nasce più

Non disegnano certo un futuro roseo per il nostro Paese gli ultimi dati demografici diffusi dall’Istat.

L’Italia si conferma il Paese con il più basso tasso di natalità al mondo, secondo solo al Giappone. 
Nel 2017, per il terzo anno consecutivo, secondo l’Istat, i nati sono stati meno di mezzo milione (458.151, 15mila in meno rispetto al 2016), 68mila dei quali stranieri (il 14,8% del totale, anch’essi però in diminuzione). Si tratta del nuovo minimo storico dall’Unità d’Italia ad oggi.

Di contro, i decessi sono stati quasi 650mila, circa 34mila in più rispetto al 2016, proseguendo il generale trend di crescita, rilevato negli anni precedenti, dovuto all’invecchiamento della popolazione. 
In generale l’andamento demografico ha registrato un saldo (nati meno morti) negativo per quasi 200mila unità. 
Il dato naturale risulta positivo per i cittadini stranieri (quasi 61mila unità), mentre per i residenti italiani il deficit è molto ampio e pari a 251.537 unità. 
Insomma, cercasi urgentemente fiocchi azzurri e rosa… (T. M.)

Fonte: Corrispondenza Romana QUI