martedì 3 luglio 2018

Troppo zelo Eminenza! "Fu un immigrato, il centurione romano, a riconoscere nel crocifisso il Figlio di Dio"

Stavamo per pubblicare questo pezzo accompagnandolo dalle nostre sincere congratulazioni al Porporato, Autore della   esortazione in oggetto quando alla fine dell'articolo abbiamo notato una stranissima forzatura assai stonata...
Troppo zelo Eminenza!
Per questo motivo, al di là delle frasi ben costruite e dalle commoventi similititudini si asteniamo dal rivolgere al Porporato i nostri complimenti.
Poi c'è chi parla di "populismo"...
Raddoppiamo la nostra preghiera per i Consacrati.

L'arcivescovo di Agrigento: "a venire da noi su un barcone è Dio, non accogliere è non credere"


Il cardinale Montenegro festeggia S. Calogero, santo nero venuto dall'Africa e lancia un monito

Durante i festeggiamenti per S. Calogero, l'arcivescovo Montenegro di Agrigento ha lanciato un commovente monito, particolarmente significativo dato che S. Calogero è un santo nero, taumaturgo della Chiesa e particolarmente amato in Sicilia e in particolare nell'agrigentino:

"I migranti, i poveri sono un termometro per la nostra fede.
Non accoglierli, soprattutto chiudendo loro il cuore, è non credere in Dio. 
È Gesù a venire da noi su un barcone, è lui nell’uomo o nel bambino che muore annegato, è Gesù che rovista nei cassonetti per trovare un po’ di cibo. 
Sì, è lo stesso Gesù che è presente nell’Eucaristia. 
Un migrante alla fine del suo lungo viaggio, dopo aver subito violenze e visto sabbia, lacrime, paura, cadaveri … esclamò nel mattino in cui fu salvato: “Nulla è più bello al mondo del sorgere del sole”. 
Il sole illumina i volti di tutti gli uomini, non solo i nostri. 
Ogni migrante è una storia e una vita che, ci piaccia o no, s’intreccia con la nostra. 
I poveri e i migranti hanno un nome come noi, sognano come noi, sono pieni di paure come noi, sperano come noi, vogliono una famiglia come noi, – un minorenne mi ha detto che ciò che gli manca è la carezza della mamma – credono in qualcosa o in qualcuno come noi, osano come o più di noi, desiderano essere trattati come noi.
Anche per loro, e non solo per noi, Gesù e si è lasciato inchiodare sulla croce.
Lasciamoci scuotere la coscienza dal fatto che tanti bambini, uomini, donne, perdano la vita in mare.
Fu un immigrato, il centurione romano, a riconoscere nel crocifisso il Figlio di Dio. (sottolineatura nostra N.d.R.)
Un detto ebraico dice: chi salva un solo uomo, salva il mondo intero."

Fonte: Globalist.it QUI