mercoledì 7 agosto 2019

Alcuni vescovi sul "decreto sicurezza bis" «anche se per ipotesi fosse riconosciuto “costituzionale”» Silenzio totale sulle tematiche morali

"Voi, come pastori, abbiate cura del gregge che Dio vi ha affidato; sorvegliatelo non solo per mestiere, ma volentieri, come Dio vuole. Non agite per il desiderio di guadagno, ma con entusiasmo. 
Non comportatevi come se foste i padroni delle persone a voi affidate, ma siate un esempio per tutti. 
E quando verrà Cristo, il capo di tutti i pastori, voi riceverete una corona di gloria che dura per sempre." (Dalla prima lettera di San Pietro Apostolo)

Il vescovo Fausto Tardelli, di Pistoia, ha voluto farci sapere che il “decreto sicurezza bis” è una legge ingiusta. 
Così scrive in un post visibile sul suo profilo FB:
"Quello che è successo ieri in parlamento col decreto sicurezza, dimostra ancora una volta che non automaticamente, non necessariamente né evidentemente, una legge perché fatta da una maggioranza parlamentare democraticamente eletta, è giusta. 
Puó essere invece profondamente ingiusta, anche se per ipotesi fosse riconosciuta “costituzionale”. 
I criteri di valutazione vanno cercati altrove.
Forse è bene non dimenticarlo anche al riguardo di leggi approvate in passato o che si vorranno approvare in futuro".

Il nostro vescovo Paolo Giulietti, di Lucca, ha rincarato la dose parlando di disumanità che diventa legge in riferimento al decreto sicurezza bis.

Secondo loro, evidentemente, dovremmo continuare a tollerare e magari favorire una migrazione selvaggia, disastrosa sia per i paesi di provenienza sia per quelli di arrivo, gestita ed incentivata in ogni modo da trafficanti di carne umana, che lascia i migranti arrivati in Italia nel più totale abbandono. Per non parlare delle conseguenze sul piano sociale e su quello della sicurezza. 
Opinioni legittime le loro ma… SBAGLIATE, dal mio punto di vista. 
E sbagliate anche da un numero sempre più crescente di cattolici CHE SONO STUFI DI SENTIRE LE OPINIONI POLITICHE (NON RICHIESTE) DEI NOSTRI PASTORI.

Pastori, vescovi, occupatevi delle chiese che sono sempre più drammaticamente vuote, insegnate a quelli che vengono in chiesa a confessarsi che ormai non lo fa quasi più nessuno, parlate di famiglia, di cui si è ormai perso ogni criterio, parlate di paternità e di maternità, tornate a parlare di GESU’ CRISTO MORTO E RISORTO PER I NOSTRI PECCATI, parlate di redenzione, resurrezione, vita eterna, paradiso, inferno, diavolo, dannazione, buona battaglia, Santa Vergine Maria, fine dei tempi, apostasia della Chiesa, apocalisse e tutte le drammatiche verità di fede di cui i nostri giovani, tranne rare eccezioni, non hanno mai sentito parlare. Questo è il vostro compito, non occuparvi di politica, di cui non capite una mazza.»