venerdì 13 settembre 2019

Aldo Maria Valli. Il "gioco" di scoprire chi NON parla mai "nemmeno una volta né di Dio né del suo figlio Gesù"


E' diabolicamente efficace imporre il pensiero illuminista avvalendosi dei simboli religiosi svuotati però dei loro naturali riferimenti.
Il "
Comitato per la Fratellanza Umana" può stare ora qui e ora là e può cambiare di vestito, di tonaca e di simbologia tanto il risultato (voluto) sarà sempre lo stesso.

D'altronde durante la rivoluzione francese i chierici che avevano tradito ( i preti costituzionali o i preti giurati) erano invitati a vivere la veste talare anche ( e soprattutto) quando il loro comportamento di vita era totalmente diverso da quello che avevano solennemente promesso al momento della loro consacrazione. Continuando a vestire come dei preti avrebbero più facilmente tratto in inganno i fedeli...

Il Patto educativo / Trovate l’autore!

di Aldo Maria Valli

Cari amici di Duc in altum, vi propongo un gioco. 
Qui sotto pubblico un documento, un appello, che è stato
diffuso oggi. 
Lo pubblico con cinque firme diverse: 
il segretario generale dell’Onu, 
il gran maestro della massoneria, 
il segretario dell’unione mondiale dei sindacati, 
il papa, 
il segretario del partito socialdemocratico.

Il gioco consiste nel dire chi è il vero autore. Io sinceramente mi trovo in grande imbarazzo, perché mi sembra che il testo potrebbe essere farina del sacco di ciascuno dei personaggi che ho menzionato (a dire il vero, non so se esista ancora un partito socialdemocratico e se abbia un segretario, ma insomma ci siamo capiti).

Direte: ma perché menzioni il papa visto che nel testo non si parla nemmeno una volta né di Dio né del suo figlio Gesù? Avete ragione, ma ai fini del gioco mi sembrava che anche la firma del papa potesse starci bene.

Ah, dimenticavo. 
Chissà perché, nel leggere il testo mi è venuto in mente uno scritto di tanto tempo fa: I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo, di Vladimir Sergeevic Solov’ëv, specie là dove l’autore russo descrive l’Anticristo come il simpatico e accattivante uomo del dialogo e dell’ecumenismo, il paladino di un nuovo umanesimo, il profeta del pacifismo universale e dell’ecologismo integrale, il sostenitore delle buone cause che raccolgono unanime consenso, il benefattore inclusivo e misericordioso che si esprime con la langue de bois, la lingua di legno fatta di luoghi comuni che non possono non piacere.

Direte: che c’entra adesso l’Anticristo di Solov’ëv con l’appello diffuso oggi? 
Mah, non so. 
Eppure continuo a pensarci…

A.M.V.

***

Messaggio per il lancio del Patto educativo

Carissimi,

per capire quanto urgente sia la sfida che abbiamo davanti dobbiamo puntare sulla educazione, che apre la mente e i cuori ad una comprensione più larga e più profonda della realtà.

Serve un patto educativo globale che ci educhi alla solidarietà universale, a un nuovo umanesimo.

Per questo ho promosso un evento mondiale che si terrà il 14 maggio 2020.

In un momento di estrema frammentazione, di estrema contrapposizione, c’è bisogno di unire gli sforzi, di far nascere un’alleanza educativa per formare persone mature, capaci di vivere nella società e per la società.

Ogni cambiamento, però, ha bisogno di un cammino educativo. Noi non possiamo fare un cambiamento senza educare a quel cambiamento.

Un proverbio africano recita che “per educare un bambino serve un intero villaggio”. Ma dobbiamo costruirlo, questo villaggio. Tutti insieme, per educare i bambini, per educare il futuro.

E dobbiamo bonificare il terreno dalle discriminazioni.

Dobbiamo fare in modo che questo villaggio faccia crescere in tutti la consapevolezza di ciò che unisce le persone e tutte le componenti della persona; lo studio e la vita; le generazioni; i docenti e gli studenti, la famiglia e la società civile con le sue espressioni politiche, produttive, imprenditoriali e solidali.

Dobbiamo fare in modo che in questo villaggio nasca una convergenza globale per un’alleanza tra gli abitanti della Terra e la “casa comune”, affinché l’educazione sia creatrice di pace, di giustizia, sia accoglienza tra tutti i popoli della famiglia umana nonché di dialogo tra le loro religioni. Un villaggio universale, ma un villaggio anche personale, di ognuno.

Dobbiamo fondare i processi educativi sulla consapevolezza che tutto nel mondo è intimamente connesso ed è necessario trovare altri modi di intendere l’economia, la politica, la crescita e il progresso.

Dobbiamo avere il coraggio di formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunità.

Per questo desidero incontrarvi: per promuovere insieme ed attivare questo patto educativo.

Insieme a voi, faccio appello a tutte le personalità pubbliche che a livello mondiale sono già impegnate nel delicato settore dell’educazione delle nuove generazioni. Ho fiducia che non si tireranno indietro.

Cerchiamo insieme di trovare soluzioni, avviare processi di trasformazione, senza paura. Invito ciascuno di voi ad essere protagonista di questa alleanza.

Il segretario generale dell’Onu (?)

Il gran maestro della massoneria (?)

Il segretario dell’unione mondiale dei sindacati (?)

Il papa (?)

Il segretario del partito socialdemocratico (?)



Fonte: Duc in altum QUI

Immagine: Nicola di Ulisse da Siena: la “Battaglia tra Ginesini e Fermani” particolare. San Ginesio chiesa di Sant'Agostino. La tavola è detta anche “La Fornarina” perché fu una fornaia, all’alba del giorno di Sant’Andrea, ad accorgersi che i mercenari fermani stavano per assaltare la città di San Ginesio.
La battaglia si svolse nel 1377 e fu vinta dai Ginesini.