sabato 12 ottobre 2013

“ Quando resistere al Papa è un dovere” : chi si assume davanti a Dio ( e alla legge ) le responsabilità del “ fuoco amico” sulla fanteria tradizionalista?

" Se il mio nemico fa o dice una cosa giusta (e certamente accade) non diventa per questo mio amico, è e resta mio nemico, da combattere! .." un Lettore di MiL riferendosi al PAPA (cioè al  Successore di Pietro e Vicario di NSGS sulla terra ). Leggere sotto.

Un fedele , non potendone più delle derive protestanti e sedevacantiste del blog storico del tradizionalismo liturgico ( Messainlatino ) aveva scritto questo commento su MiL , che tutti i giorni deride il Papa :" Il cattolico fedele all’antica liturgia NON può essere confuso con coloro che insultano e criticano il Vicario di Cristo sulla terra :  Il fatto che la messa nell’antico rito faccia spesso da polo aggregatore per gruppi integralisti , fondamentalisti e dalle più scure e strane colorazioni è vero ! E’ necessario ed urgente che i cattolici si riappropino essi stessi della “ loro” Messa Vetus Ordo oppure questi estremisti ne decreteranno la fine ”. 

“Soprattutto va infatti sottolineato il danno enorme che questo sito arreca agli amanti della liturgia tridentina. E' per colpa vostra che i fedeli tradizionali vengono tacciati di superbia e indisciplina verso le gerarchie. 
Vorrei conoscere una realtà in cui l'amore per la liturgia antica, per il silenzio e per la lingua dei padri non sia accompagnato da un'invettiva costante verso tutto e tutti, ma da pace interiore”. ( Un Fedele ha così scritto dopo la pubblicazione di un post - dal sapore sedevantista – che sarebbe censurato pure in casa FSSPX – del giovane Mattia Rossi sul Foglio N.d.R. )

Ad ogni attacco contro il Papa su Messainlatino la   “ fanteria “, cioè coloro che stanno nelle trincee organizzando e gestendo i gruppi stabili, ricevono una fucilata alle spalle dal “ fuoco amico …”

Imperterrita nelle sue idee c’è chi pubblica giorno dopo giorno su MiL inverecondi articoli contro Papa Francesco .

CONSEGUENZA LOGICA :  un Lettore di MiL, nel post dedicato all’Omelia che il Papa ha recentemente pronunciato sul diavolo ha scritto : “ Perché avete postato questo articolo in stridente contrasto con tutti gli altri e senza nessuna introduzione o commento della redazione?? Lo ritenete un raro sussulto dello Spirito Santo in questo poco avveduto Pontefice o è una strategia cerchiobottista???
L'onestà non è cogliere episodicamente il buono ovunque o in chiunque (ovunque e in chiunque c'è bene e male), ma scegliere decisamente da che parte stare e resistere per combattere le proprie battaglie.
Se il mio nemico fa o dice una cosa giusta (e certamente accade) non diventa per questo mio amico, è e resta mio nemico, da combattere!
Anche voi vi state facendo crescere la coda di paglia, e questo mi dispiace!

  “ Roberto” della Redazione di MiL gli ha risposto prontamente : " 
Mi spiace non ha capito nulla di MiL.
Il papa non è nostro nemico!!!
Coda di paglia? Ma che va cianciando ????
A noi dispiace pubblicare articoli critici verso il vicario di Cristo.ma ci pare doveroso. 
E pubblicare le sue frasi ortodosse ci sembra normale e maggiormente doveroso. 
Almeno
Ci rassicurano e... scampato pericolo!
Se la deludiamo, non eravamo il blog per lei!
Noi siamo CUM PETRO nonostante le nostre frasi critiche!

Roba da pazzi …

Qualcuno si chiede se questa " manovra "  editoriale che dura da mesi su MiL può danneggiare la fanteria del tradizionalismo, cioè coloro che in piena armonia con la gerarchia organizza le Messe nell’antico rito ?
Si !
Si tratta purtroppo di  un danno enorme !!!

Qualcuno si chiede se l’equiparazione ovvia fra il sito Messainlatino e l’impegno liturgico di tanti fedeli possa portare ad un certo “imbarazzo” degli stessi quando i loro pastori leggono gli articoli contro il Papa ?
Si !
Il " fuoco amico " sta già colpendo i gruppi stabili   favorendo le correnti moderniste e progressiste !

Facciamo ora “ parlare” alcuni amici legati alla tradizione liturgica della Chiesa, ovviamente con qualche taglio ma solo per motivi di spazio .

“ Bisognerebbe chiarire entri quali limiti  può essere criticato un Papa. 
Si pensi a Dante, definito da Benedetto XV il più grande cantore (o panegirista? Perdonate la mia memoria) dell'ideale cristiano, eppure (A TORTO) criticò aspramente Bonifacio VIII è anche tanti altri papi defunti che piazzò all'inferno. 
Eppure non cessa di essere uno dei più grandi poeti cattolici, e un CATTOLICO VERO. 
Il Papa non è un Dio, non può fare quello che vuole. 
È questo il motivo più grande dello scisma persistente tra cattolicesimo e ortodossia: noi mettiamo davanti l'autorità alla tradizione. 
Un ortodosso non esiterebbe a criticare il patriarca (o il Papa se fossimo in piena comunione) se egli devia dalla tradizione, parla o si comporta in contrasto con essa.
Un ortodosso non esiterebbe a criticare il patriarca (o il Papa se fossimo in piena comunione) se egli devia dalla tradizione, parla o si comporta in contrasto con essa. 
Questo è ben mostrato da traditioliturgica.blogspot.it ottimo sito.
Quanto alla critica di Dante a Bonifacio, se può in qualche modo interessare, intendevo dire che il poeta criticò Bonifacio, a torto perché Bonifacio fu in realtà un grande pontefice, e criticò anche altri papi, non so se a torto o a ragione. 
Quello che va chiarito è fin dove ci si può spingere nel criticare un Papa. 
Leggo da alcune parti commenti molto papalini: "chi critica il Papa/un Papa non è cattolico", cui alcuni aggiungono "ma è un tradi-protestante/tradi-modernista gallicano". 
Ecco, ma forse tutte le critiche sono uguali? 
È forse uguale l'investimento piena di odio calunniatore, alla critica rispettosa e argomentata, e anche triste, dato che gli autori sarebbero felicissimi non ci fosse motivo per farla, di giornalisti cattolicissimi? È uguale una riflessione critica alle invettive di Martin Lutero, oppure ai suoi brindisi da ubriaco alla morte del Papa (tutto questo tra turpiloqui e rutti, come raccontano i suoi Discorsi a tavola)? 
È evidente che il Papa non è un essere divino, e sono in errore gli ultramontanisti estremi (ultrainfallibilisti) che ritenevano e ritengono che ogni gesto, ogni atto, ogni parola del Papa, non solo quelle dette solennemente ed ex cathedra, siano coperte da infallibilità e che quindi il Papa non sbagli mai. Io credo che il Papa possa sbagliare in tutto tranne quando insegna solennemente e nei gradi di infallibilità che ricapitolano anche Gleize e gli altri,e che voi tutti conoscete meglio di me. 
Tanti papi hanno sbagliato in tante cose. Se non mi sbaglio abbiamo anche avuto qualche papa filoariano e filomonotelita, abbiamo avuto papi simoniaci, papi concubini e filognostici, ma dal magistero cattolicissimo come il Borgia, anche papi demagoghi immagino. 
Mi chiedo: quanto può essere legittima la critica di chi afferma, seguendo la sua COSCIENZA e la sua RAGIONE, che Papa Francesco è un Demagogo?"

“Messa in Latino …. Non si occupa di pastorale in linea con la tradizione. 
E' diventato un' inutile piazza delle paranoie tradizionaliste. 
A mio avviso andrebbe o chiuso o riformato, riformato in senso "lefebvriano" ossia mostrando che alla bellezza del culto va sempre affiancata la cura delle anime e la pastorale. 
Altrimenti si scade negli errori che hanno fatto venire a noia la messa in latino ai vari novatores di inizo '900.
Chi non vuol sentir parlare di continuità sono sì i novatores, ma anche i tradizionalisti incapaci di vivere serenamente la sintesi, ingabbiati in questo gioco logico:
la messa nuova è brutta=
è eretica e voluta da massoni=
la Chiesa è nelle mani di una pattuglia di massoni eretici=
il Papa è l'anticristo=
noi siamo gli unici veri paladini della verità=

Così non si va da nessuna parte”.

"Di questo passo si finirà per prendere atto del completo fallimento della liberalizzazione della Messa gregoriana operata da Papa Ratzinger. 
La verità sarebbe che essa continua ad essere monopolizzata da gruppi e personaggi a vocazione scismatica e anticattolica. 
Avrebbe avuto ragione chi ha sempre pensato che la Messa anteriore alla riforma liturgica avviata dal Concilio Vaticano II è di fatto diventata incompatibile con la vita di Fede nella Chiesa Cattolica. 
L'unica speranza è che quel che si legge in questo sito, considerato - a torto? - uno dei più autorevoli punti di riferimento dei cattolici che amano la forma straordinaria del Rito Romano, sia solo espressione di una minoranza..."

Un Padre FFI : “ Quando dici che la Messa nell'antico rito fa da polo aggregatore per certi tipi di gruppi. 
Ma si può considerare come, sul fronte opposto, la S. Messa nella Forma Ordinaria pare faccia da aggregatore per altri tipi di gruppi e di ideologie. 
A questo punto è necessario che i cattolici si riapproprino non solo della "Messa Antica", ma anche della "Messa Nuova". 
P. Stefano Manelli ha insegnato a noi Frati ad amare la Messa Antica rispettando e obbedendo al Papa, e a celebrare bene la Messa Nuova nella fedeltà alla Tradizione Perenne della Chiesa. Secondo me è percorrendo questa strada che si aiuterà la Chiesa a superare le divisioni e a portare avanti un vero risanamento”.


“ E’ vero Padre ! Veramente questo è il ragionamento fatto da Papa Benedetto: il miglioramento della messa nuova attraverso la riscoperta di quella antica. 
E' quello che fanno al Brompton Oratory a Londra (dove c'è p. Lang)”


“ Il cattolico fedele all’antica liturgia NON può essere confuso con coloro che insultano e criticano il Vicario di Cristo sulla terra DITEGLIELO A LUI, CHE lui, per primo, ha il dovere di non deridere la funzione che svolge
IL "MODERNO" FIGLIOL PRODIGO
C'era una volta un padre che aveva due figli. 
Il più giovane un giorno gli
chiese la sua parte di eredità e partì per un paese lontano, dove si mise a
vivere da dissoluto. 
Il padre, affranto dal dolore per la partenza del
figlio, partì anche lui e andò a cercarlo nei bordelli, dove lo trovò mentre
fornicava con le prostitute. 
Allora si inginocchiò e piangendo gli disse "Tu
sei sempre mio figlio!". 
Questi allora rispose: "Benissimo, mi fa
piacere.... Adesso però mi lasci continuare per favore?". 
Il padre prima di
ripartire disse al figlio dissoluto: "Figlio mio, visto che stai seguendo la
tua coscienza di macho, eccoti un altro po' di soldi, sono quelli di quel
bacchettone di tuo fratello che è a lavorare nei campi... prendili tu e
pagaci le escort, che con quello che costano non vorrei restassi senza
liquidi!!! anzi, tieni, ti do anche il bancomat... sei sempre mio figlio,
no???
Allora il padre tornò a casa e, incontrato il figlio maggiore, tutto sudato
mentre lavorava nei campi, lo prese a sberle sgridandolo severamente:
"Sporco tradizionalista ! 
Perchè non sei venuto con me ad aiutare tuo
fratello, che aveva bisogno di soldi per pagarsi le escort? 
E tu saresti
cristiano? Sei solo un pelagiano!"

Noi italiani  tradizionalmente siamo  :

- Ognuno capitano della nazionale di calcio;
- Ognuno inistro dell’economia;
- Ognuno Presidente del Consiglio;
ormai si aggiunge anche la qualifica di essere : ognuno più papalino del papa !

E via !!! All’infinito !!!