Aiutato da Fides et forma ho letto con enorme tristezza i due paragrafi del documento pontificio che ho sotto postato.
Ma come ?
Nel corso della storia della Chiesa i Santi, i Papi e i Pastori delle anime non avevano smepre spronato i fedeli ( e gli uomini di Chiesa ) a coltivare la liturgia per la salvezza delle anime e per la santificazione della società ?
La cura ostentata per la Liturgia, la Dottrina e il prestigio della Chiesa non sono più azioni " buone e sante"?
Qualcosa mi sfugge ...
Intanto prevediamo, non occorre avere il dono della profezia, un ulteriore calo delle vocazioni al Sacerdozio ( come avvenne in modo drammatico dopo il Concilio Vaticano II ) .
Chi sta fianco a fianco con i Sacerdoti nota uno stato di crescente " depressione " : lo smantellamento delle regole, su cui la Dottrina trova attuazione pratica nella cura pastorale, a favore di formule " carismatiche " , personalistiche e sensazionaliste produce uno stato di smarrimento in coloro che debbono confessare e consigliare i fedeli !
Tutto questo è accaduto a ridosso del Concilio Vaticano II con i tristi risultati che abbiamo tante volte pianto !
Va colpita la deformazione non il sistema !!!
Come possono essere sommersi nella poltiglia populista i nobilissimi " tres munera " Sacerdotali istituiti per la salvezza delle anime !
Attendiamoci ora una nuova fase di " spretamenti " perchè , lo possiamo documentare fin d'ora, la dissoluzione delle regole e dei regolamenti colpirà proprio la sensibilità sacerdotale !
E se usciranno in pochi sarà per un solo motivo : nessuno, a 30 o 50 anni, vuole morire di fame ... e con la crisi occupazionale attuale ...
Non mischiamo infine le carte a tavola : l”elitarismo narcisista e autoritario” è solo dei modernisti coloro che hanno maciullato la Chiesa Cattolica in modo che , così sfigurata, non potesse più attrarre, sedurre e convertire mentre “i veri amici del popolo non sono né rivoluzionari, né novatori, ma tradizionalisti” ( San Pio X Lettera Apostolica “Notre charge apostolique" ).
I modi di espressione dei tradizionali possono essere a volte apparentemente crudi e decisi ma sono pervasi sempre dall’amore per la Chiesa e dal senso di carità e di amore nei confronti dei fratelli specialmente quelli bisognosi di essere confermati nella fede !
Chi ha la mia età è in grado di fare un raffronto, un paragone storico di come i " novatori " nemici della tradizione vivente della Chiesa che hanno imposto, e lo continuano a fare quotidianamente, le loro idee e soprattutto i loro schemi liturgici e dottrinali calpestando i corpi , le menti e i cuori di chi non è d'accordo con le loro scelleratissime finalità !
Noi non ci faremo ulteriormente massacrare e divorare dai lupi rapaci senza reagire, Vangelo alla mano !
A.C.
Dall'ESORTAZIONE APOSTOLICA EVANGELII GAUDIUM DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI VESCOVI AI PRESBITERI E AI DIACONI ALLE PERSONE CONSACRATE E AI FEDELI LAICI
SULL' ANNUNCIO DEL VANGELO NEL MONDO ATTUALE
94. Questa mondanità può alimentarsi specialmente in due modi profondamente connessi tra loro. Uno è il fascino dello gnosticismo, una fede rinchiusa nel soggettivismo, dove interessa unicamente una determinata esperienza o una serie di ragionamenti e conoscenze che si ritiene possano confortare e illuminare, ma dove il soggetto in definitiva rimane chiuso nell’immanenza della sua propria ragione o dei suoi sentimenti.
L’altro è il neopelagianesimo autoreferenziale e prometeico di coloro che in definitiva fanno affidamento unicamente sulle proprie forze e si sentono superiori agli altri perché osservano determinate norme o perché sono irremovibilmente fedeli ad un certo stile cattolico proprio del passato.
È una presunta sicurezza dottrinale o disciplinare che dà luogo ad un elitarismo narcisista e autoritario, dove invece di evangelizzare si analizzano e si classificano gli altri, e invece di facilitare l’accesso alla grazia si consumano le energie nel controllare. In entrambi i casi, né Gesù Cristo né gli altri interessano veramente.
Sono manifestazioni di un immanentismo antropocentrico.
Non è possibile immaginare che da queste forme riduttive di cristianesimo possa scaturire un autentico dinamismo evangelizzatore.”
95. Questa oscura mondanità si manifesta in molti atteggiamenti apparentemente opposti ma con la stessa pretesa di “dominare lo spazio della Chiesa”.
In alcuni si nota una cura ostentata della liturgia, della dottrina e del prestigio della Chiesa, ma senza che li preoccupi il reale inserimento del Vangelo nel Popolo di Dio e nei bisogni concreti della storia. In tal modo la vita della Chiesa si trasforma in un pezzo da museo o in un possesso di pochi.
L’altro è il neopelagianesimo autoreferenziale e prometeico di coloro che in definitiva fanno affidamento unicamente sulle proprie forze e si sentono superiori agli altri perché osservano determinate norme o perché sono irremovibilmente fedeli ad un certo stile cattolico proprio del passato.
È una presunta sicurezza dottrinale o disciplinare che dà luogo ad un elitarismo narcisista e autoritario, dove invece di evangelizzare si analizzano e si classificano gli altri, e invece di facilitare l’accesso alla grazia si consumano le energie nel controllare. In entrambi i casi, né Gesù Cristo né gli altri interessano veramente.
Sono manifestazioni di un immanentismo antropocentrico.
Non è possibile immaginare che da queste forme riduttive di cristianesimo possa scaturire un autentico dinamismo evangelizzatore.”
95. Questa oscura mondanità si manifesta in molti atteggiamenti apparentemente opposti ma con la stessa pretesa di “dominare lo spazio della Chiesa”.
In alcuni si nota una cura ostentata della liturgia, della dottrina e del prestigio della Chiesa, ma senza che li preoccupi il reale inserimento del Vangelo nel Popolo di Dio e nei bisogni concreti della storia. In tal modo la vita della Chiesa si trasforma in un pezzo da museo o in un possesso di pochi.
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Poichè i fedeli tradizionali sono per natura ottimisti, perchè credono nell'azione della Divina Provvidenza anche nei momenti più terribili , sento il dovere di postare un breve commento a questo post di un illustre Teologo :
" E' soltanto una mia piccola impressione, probabilmente errata.
Mi pare che il Santo Padre abbia voluto accogliere e mettere assieme le diverse istanze della base. Normalmente il Sinodo propone e il Papa elabora, secondo il suo discernimento.
Probabilmente Francesco ha voluto dare risalto alle diverse voci. Per questo vi sono apparenti contraddizioni.
Un contentino a tutti, insomma. E' un documento corposo, ma con poche idee teologiche. Prevale un tono più pastorale.
E da questo punto di vista non occorre preoccuparsi eccessivamente, come alcuni già fanno, riguardo alla dottrina.
Dal punto di vista ecclesiologico trovo poco convincente il decentramento del potere così come è prospettato, perchè il potere risiede nell'intero Collegio, sempre con il suo Capo, e non in una parte di esso.
Almeno secondo il Vaticano II.
Ma potrei aver letto male e interpretato peggio".
Foto storica della guerra civile anti cristiana in Spagna : la statua di Nostro Signore, Cristo Re, mentre viene fuciliata dai comunisti.