sabato 2 agosto 2014

“ Nel mondo di oggi la fedeltà al Papato è un servizio e una testimonianza alla Tradizione”

Un fedele ci ha scritto.
Parole che debbono farci riflettere perché vengono dal cuore, puro, di un nostro fratello della fede .
Parole che potrebbero anche farci cambiare , anche di poco,  nel rispetto della santa tradizione della Chiesa e dei nostri padri…
Altrimenti ?
Altrimenti anche noi diventiamo dei “ professionisti della tradizione “( au contraire dei " professionisti del progressismo " ) ripieni solo del nostro “ ego “ che non annunciamo un bel niente ma cerchiamo di compiacere solo la nostra vanità in un continuo quanto mai sterile orgasmo intellettivo .
Ringraziamo dunque il fedele per quel che ci ha scritto :  spunto di riflessione e speriamo di correzione di rotta in un momento tanto difficile per la fede e per il corretto " sentire cum Ecclesia ".
Andrea Carradori

“ La situazione non è difficile solo per la Chiesa, do per scontato il comune sentire sulle cause, ciò che è disperata è la situazione di quella galassia che va sotto il nome di tradizionalismo cattolico che va dalle persone di buona volontà che partecipano con fede alle iniziative del “ Summorum Pontificum” all'estremismo dei sedevacantisti, passando per Ecòne e per la resistenza di Mons. Williamson. 
La povertà della proposta di alcuni dal punto di vista teologico, ecclesiologico e spirituale è davvero imbarazzante, si riduce all'insulto quotidiano verso il Papa, allo sberleffo e mai all'esposizione sistematica e scientifica dei motivi di disaccordo e alla proposta di soluzioni per il bene della Chiesa. 
In questo quadro di povertà si stagliano i gruppi maggiormente organizzati come la Fraternità che hanno una capacità di elaborazione sistematica. 
Ciò che credo fermamente è che nel mondo di oggi la fedeltà al Papato, nel senso di primato, sia un servizio e una testimonianza alla Tradizione, dove c'è unità sub Petro è più difficile che si insinui il fumo di Satana. 
Lei mi chiederà : " ma allora le piace questo Papa ? " 
Io le rispondo che non è il Papa che io possa amare con le mie forze " sentimentali  " ma gli presto obbedienza e venerazione come successore di Pietro poichè anche la sofferenza di non vedere un Papa così come si vorrebbe fa parte dell'ascesi ” .