Il Papa: idolatri e ribelli i cristiani fermi al "si è fatto sempre così"
I cristiani fermi al “si è fatto sempre così” hanno un cuore chiuso alle sorprese dello Spirito Santo e non arriveranno mai alla pienezza della verità perché sono idolatri e ribelli: è quanto ha detto il Papa nella Messa del mattino a Casa Santa Marta.
Il servizio di Sergio Centofanti:
Aprire il cuore alla novità dello Spirito Santo
Nella prima lettura Saul viene rigettato
da Dio come re d’Israele perché preferisce ascoltare il popolo più che
la volontà del Signore e disobbedisce.
Il popolo, dopo una vittoria in
battaglia, voleva compiere un sacrificio a Dio con i migliori capi di
bestiame perché, dice, “sempre si è fatto così”. Ma Dio, stavolta, non
voleva. Il profeta Samuele rimprovera Saul: “Il Signore gradisce, forse,
gli olocausti e i sacrifici quanto l’obbedienza alla voce del
Signore?”.
“Lo stesso – osserva Papa Francesco - ci insegna Gesù nel
Vangelo”: i dottori della legge gli rimproverano che i suoi discepoli
non digiunano come finora si era sempre fatto.
E Gesù risponde “con
questo principio di vita”: “Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un
vestito vecchio, altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla
stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore; e nessuno versa vino nuovo
in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino
e otri.
Ma vino nuovo in otri nuovi!”.
“Cosa significa questo? Che cambia la legge?
No!
Che la legge è al
servizio dell’uomo che è al servizio di Dio e per questo l’uomo deve
avere il cuore aperto.
Il ‘sempre è stato fatto così’ è cuore chiuso e
Gesù ci ha detto: ‘Vi invierò lo Spirito Santo e Lui vi condurrà fino
alla piena verità’.
Se tu hai il cuore chiuso alla novità dello Spirito,
mai arriverai alla piena verità!
E la tua vita cristiana sarà una vita
metà e metà, una vita rattoppata, rammendata di cose nuove, ma su una
struttura che non è aperta alla voce del Signore.
Un cuore chiuso,
perché non sei capace di cambiare gli otri”.
Cristiani ostinati e ribelli
“Questo – sottolinea il Papa - è stato il peccato del re Saul, per il quale è stato rigettato.
“Questo – sottolinea il Papa - è stato il peccato del re Saul, per il quale è stato rigettato.
E’ il peccato di
tanti cristiani che si aggrappano a quello che sempre è stato fatto e
non lasciano cambiare gli otri. E finiscono con una vita a metà,
rattoppata, rammendata, senza senso”.
Il peccato “è un cuore chiuso” che
“non ascolta la voce del Signore, che non è aperto alla novità del
Signore, allo Spirito che sempre ci sorprende”.
La ribellione – dice
Samuele – è “peccato di divinazione” l’ostinazione è idolatria:
“I cristiani ostinati nel ‘sempre è stato fatto così’, 'questo è il
cammino, questa è la strada', peccano: peccano di divinazione.
E’ come
se andassero dalla indovina: ‘E’ più importante quello che è stato detto
e che non cambia; quello che sento io – da me e dal mio cuore chiuso –
che la Parola del Signore’.
E’ anche peccato di idolatria l’ostinazione:
il cristiano che si ostina, pecca! Pecca di idolatria.
E qual è la
strada, Padre?’: aprire il cuore allo Spirito Santo, discernere qual è
la volontà di Dio”.
Abitudini che devono rinnovarsi
“Era abitudine al tempo di Gesù -
afferma ancora il Papa - che i bravi israeliti digiunassero.
Ma c’è
un’altra realtà: c’è lo Spirito Santo che ci conduce alla verità piena.
E
per questo Lui ha bisogno di cuori aperti, di cuori che non siano
ostinati nel peccato di idolatria di se stessi, perché è più importante
quello che io penso che quella sorpresa dello Spirito Santo”:
“Questo è il messaggio che oggi ci dà la Chiesa. Questo è quello che
Gesù dice tanto forte: ‘Vino nuovo in otri nuovi’.
Alle novità dello
Spirito, alle sorprese di Dio anche le abitudini devono rinnovarsi.
Che
il Signore ci dia la grazia di un cuore aperto, di un cuore aperto alla
voce dello Spirito, che sappia discernere quello che non deve cambiare
più, perché fondamento, da quello che deve cambiare per poter ricevere
la novità dello Spirito Santo”.
Radio Vaticana
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